martedì 29 marzo 2011

Propositi primaverili

Di solito la gente comune fa la lista dei buoni propositi all'inizio dell'anno. Io, che forse tanto normale non sono ;-), la faccio adesso che è cominciata la primavera, perché penso che dopo i torpori invernali vadano prese decisioni drastiche. In questi giorni ho riflettuto parecchio nei momenti in cui sono stata sola con me stessa e mi sono resa conto di alcune cosette.
In primis, voglio tornare a sorridere più spesso. Non sono una musona, per carità, e anzi non sopporto chi se ne va sempre in giro con una faccia da funerale come se c'avesse tutte le rogne del mondo. Le persone mi hanno sempre detto che la parte migliore di me è il mio sorriso, la mia espressione solare. Be', pensandoci, non so se ce l'ho ancora così spesso come un tempo. Sono sempre di corsa, ho mille cose per la testa. Sono nervosa. Un paio di settimane fa mi sono accorta con sgomento che mentre parlavo di cose sgradevoli le mani mi tremavano e non riuscivo a farle smettere. Ho i nervi tesi, ecco. Che poi il perché di preciso mica lo so. Però è così e ne devo prendere atto. Indi, occorre staccare la spina, ogni tanto. Mi do un sacco di doveri, di compiti. Il mio super io ha sempre di gran lunga battuto l'es. Ma adesso devo cercare di bilanciare le cose e tornare a sorridere come prima. Credo di essere stressata (oh, una che non c'ha un lavoro a contratto stressata?! :-o Si può dire?! Ebbene, mi sa di sì). ;-)
Il secondo proposito è smettere di dare peso e importanza a persone che non ne hanno assolutamente. Oserei dire che è parecchio collegato a quello sopra, perché troppo spesso negli ultimi mesi ho perso la mia serenità per gente che non merita la minima stima. Io prendo tutto di petto, non tollero le ingiustizie, i paraculo, i falsi. Sicuramente non cambierò in questo, ma ho deciso che devo imparare a farmi scivolare addosso ciò che non mi sta bene.
Al terzo posto ci metto la risoluta intenzione a tornare ad essere una sportiva come si deve. Che non vuol dire lavare i pavimenti, sollevare le borse della spesa, fare le scale 30 volte al giorno. Nossignore. Vuol dire andare a correre, almeno una volta a settimana. E fare qualche addominale prima di andare a letto. Sabato ho inaugurato la stagione con una corsetta di 25 minuti, ma spero non sia stato un episodio isolato. Anche perché sento che il mio corpo ne ha bisogno: sono due mesi che il mio stomaco mi fa disperare, il dottore dice che è gastrite. Mi sto curando ma non vedo molti benefici. Di qui - e torniamo al punto primo - uno dei motivi per cui non sorrido poi molto ultimamente. Passare le giornate con la testa che scoppia a causa della cattiva digestione non è esattamente divertente. E' una palla pazzesca, oh. Chissà che un po' di sport mi faccia sentire meno appesantita.
Last but not least, devo finire il mio racconto per il concorso, anche perché ormai si avvicina la data di scadenza. Sono partita bene e poi mi sono un po' arenata, mi manca il passettino finale. Devo darmi una mossa.

Bene, ora vi chiederete come mai vi rendo partecipi dei miei pallosissimi obiettivi primaverili. Ma è chiaro, no? Perché voi dovete aiutarmi a rispettarli. Tipo che ogni tanto dovete mettermi qualche commento stile: "Oh, Imperfect, quante volte hai sorriso oggi?", "Bradipona, quanti km ti sei fatta sta settimana?" :-D Mi raccomando, conto su di voi!

Che poi, domani io e il maritino festeggiamo 10 MESI DI MATRIMONIO. Mi sembra un motivo più che degno per sorridere, no? Ecco, quando guardo lui sorrido sempre. :-)

giovedì 24 marzo 2011

Parliamo di... lavaggio denti! :-)

Donne, stasera voglio farvi una bella intervista.
Ditemi, il vostro adorabile marito / convivente / 
fidanzato si lava i denti?!
(Ehm, mi auguro di sì, onde evitare che vi faccia permanente + tinta ogni volta che vi avvicinate per baciarlo).
Passiamo al quesito successivo: COME si lava i denti la vostra dolce metà?
Ok, la domanda è troppo generica. Sarò più precisa: il vostro uomo crede che per avere denti bianchi e invidiabili occorra spazzolarli con forza titanica per 5 minuti buoni? Sentite il rumore di questa elaborata operazione anche se siete in cucina con la lavastoviglie accesa? E - quel che è peggio - quando andate in bagno trovate sul vostro splendido e spazioso specchio decine di spuzzi azzurrini che a momenti non distinguete la vostra immagine riflessa o vi chiedete se vi sia venuta una malattia rara e incurabile?
Ditemi di sì, vi prego, così mi sento meno sola. :-D
Per darvi l'idea della serietà con cui il maritino concepisce il lavaggio denti, vi dirò che anni fa per la troppa foga si è spaccato una paletta. Ok, se l'era già rotta in precedenza e quindi non era the original, però... non vi pare eccessivo?!? :-o

Ah, dimenticavo l'ultimissima domanda: avete mai provato a unire i puntini e a vedere cosa viene fuori?! (No eh? Ok, ho esagerato, vado a nanna). :-D

lunedì 21 marzo 2011

E tu, che lavoro fai?

Ecco, quando mi fanno 'sta domanda io tremo. Annaspo. Cerco un'ancora di salvezza. E di solito non la trovo.
Tento di calcolare in un nano-secondo il tipo di interlocutore che ho di fronte e di formulare quindi la risposta migliore. Il problema è che la definizione più concisa e figa sarebbe "il precettore privato". Ah ah. Zittirebbe molti, non tanto perché soddisfatti della spiegazione, quanto perché inebetiti e alla ricerca del significato della parola "precettore" nel proprio vocabolario personale. Finora non l'ho mai usata come risposta, eh. ;-) La tengo lì per le persone invadenti e con la puzza sotto il naso, giusto per destabilizzarle un po'.
Di solito arrossisco mentre spiego un po' affannosamente che do lezioni private a 10 ragazzi per una media di 4-5 ore al giorno, che nel mio ambito c'è crisi ma non demordo e ho vari progetti, che comunque sono contenta e bla bla bla. Già il fatto di arrossire mi manda mentalmente in bestia: la odio questa mia caratteristica, e odio anche il senso assurdo di vergogna che provo dovendo parlare di questo mio strano lavoro. Che poi non è così strano, solo che semplicemente pare non sia considerato tale dal 90 % delle persone. Eppure richiede tempo ed è retribuito, cioè possiede i due requisiti fondamentali per essere definito un lavoro, appunto.
E' un po' avvilente questa cosa. Un po' tanto. Che poi se ci penso, mi rendo conto che la mia vita sarebbe molto peggiore senza i miei alunni e che giorno dopo giorno ottengo soddisfazioni che con certi lavori ti sogni. Rientrando a casa, anche se sono le 8 di sera, di solito sorrido. Ed è la cosa più importante. Certo che non ho studiato per fare questo tutta la vita, ma è questo che ora la vita mi offre e mi va bene così. Però il fatto che gli altri lo considerino poco più che un hobby mi fa stare male. Sarà che dalle mie parti il lavoro è tutto per una persona - pure troppo - sarà che io mi faccio troppo condizionare dal giudizio altrui, sta di fatto che quando qualcuno mi pone la fatidica domanda mi rende di cattivo umore per alcune ore. Se non per giorni.
Odio sentirmi così. Odio dover prendere atto del fatto che non è poi servito a molto laurearmi  il più velocemente possibile e con il massimo dei voti. Mi rode un po' anche vedere che gente che si è sempre sbattuta il meno possibile ha avuto in poco tempo la classica "botta di c...".
Stanotte il mio sonno avrà un gusto amaro, già lo so.

venerdì 18 marzo 2011

W l'Italia


 
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.


Una canzone stupenda di un cantautore che ha segnato la mia adolescenza.
Una canzone-poesia per festeggiare l'Italia, la MIA Italia, della quale riconosco gli enormi vizi ma anche alcune preziose virtù. L'Italia che amo dal profondo perché è la mia patria. L'Italia che potrebbe essere migliore... ed è per questo che rimango qui, sperando di contribuire a cambiarla, almeno un po'.

Stasera, alla commemorazione che si è tenuta in paese, ho visto un sacco di gente. Molta più di quanto mi aspettassi. Stasera, quando tutti ci siamo alzati in piedi a cantare l'inno, le labbra e il cuore un po' mi tremavano. Stasera, nonostante tutto, mi sono sentita orgogliosa di essere italiana.

mercoledì 16 marzo 2011

Momento catartico

Vi è mai capitato di guardare un film e di immergervi a tal punto da utilizzarlo per ripensare a un sacco di aspetti, passati-presenti-futuri, della vostra vita e della vostra società? A me sì, ieri sera. Su Canale 5 davano Australia. Non avevo mai avuto occasione di vederlo, né mi premeva farlo, però c'era ben poco altro di interessante in TV. Dopo l'inizio in cui ho faticato a star dietro alla trama, mi sono lasciata prendere sempre di più. E ho cominciato ad agganciare riflessioni su riflessioni. Come "Ma non è possibile che l'uomo voglia davvero fare la guerra, che possa anche solo lontanamente ritenerla vantaggiosa". Non è un pensiero buonista. Anch'io rido quando le aspiranti modelle dicono che il loro massimo desiderio è la pace nel mondo. Ma vaff. va.
La mia era una considerazione che scaturiva dalle immagini del film e davvero ci pensavo ed ero sbigottita, non riuscivo a trovare nemmeno mezza motivazione valida: già al mondo le tragiche fatalità succedono, andarsele a cercare mi sembrava (e mi sembra, eh)totalmente assurdo. La cosa particolare è che la sentivo espodermi dentro tutta questa assurdità, come se fosse impossibile anche solo immaginare un punto di vista diverso.
Ho ricordato la mia infanzia, i momenti belli e quelli brutti, e poi quanto i miei genitori siano stati e siano tuttora importanti per me. Ho sentito dentro tutto quell'amore che provo per loro e che a volte rimane sepolto sotto la marea di cose da fare. Mi sono sentita in colpa per quando liquido velocemente mia madre al telefono. E per quando rispondo male a mia suocera. Per quando lascio prevalere la fretta.
Ho rivissuto gli inizi del mio amore con il maritino, i primi baci e tutte quelle emozioni frizzanti tipiche dell'innamoramento. Adesso il nostro è un sentimento decisamente più maturo e profondo, ma il fascino dei primi tempi non si dimentica.
Ho empatizzato con i nativi, che si sono visti strappare la terra e la cultura, che non potevano entrare nei locali dei bianchi. E' una cosa straziante, se ci si pensa. E' riaffiorato in me il dolore di certe esclusioni, sia subìte sia attuate.
Insomma, ho fatto una full immersion di emozioni che mi ha visto - come sempre in questi casi - versare un mare di lacrime. Proprio di gusto. Questa funzione catartica dei film e dei libri mi ha sempre affascinato. Giuro che quando sono andata a dormire ero uno straccio, anche se sapevo che tutto quel riflettere era stato solo positivo. Stamattina ho ancora le guance un po' rosse. ;-)

Bene, dopo questo post un po' inutile, voglio concludere con una frase tratta dal film (echevvvelodicoafffare) e che - come sempre anche in questi casi - ho raccolto come un altro degli inviti subliminali, dei segnali che tutto ciò che ho intorno mi dà per spingermi a coltivare i miei sogni:
"Una cosa io so. Raccontare storie è la cosa più importante di tutte. E' così che le persone restano dentro di te. Per sempre".

Ditemi: è o non è stupenda?!

domenica 13 marzo 2011

Casalinghitudine e riflessioni melense

Cosa fa secondo voi una mogliettina per bene la domenica pomeriggio?! Ma è ovvio!! Stira, rammenda, mette in ordine, pulisce... Ok, non voglio spaventare a morte chi sta per compire il grande passo, perciò rimarcherò che non succede tutte le domeniche. Però succede. Abbastanza spesso. ;-) Magari non tutte queste cose insieme ecco... ma oggi sì, tutte le cose che ho scritto. Ehhggià. Il motivo per cui ve lo dico non è per autocompiangermi, in realtà. E' per lasciare scritto ai posteri che oggi, 13 marzo 2011, IO HO PASSATO UNA BELLA DOMENICA. Cioè, nonostanze le incombenze domestiche. O forse proprio per quelle. Rattoppavo un calzino bucato e cantavo. Sissignori, di brutto. Con la musica a palla, da Eros ai Green Day. (Sì dai, chiamate la neuro :-D).
Prenderne atto mi ha lasciato abbastanza stupita. Oddio, nemmeno troppo. La trasformazione - quella da giovane cazzeggiatrice a sposina giudiziosa - è avvenuta in modo lento ma inesorabile. Azz, mi sto innonendo? Può essere. La cosa incredibile è che 'sto invecchiamento precoce non sembra essere poi così male. -.-'. Sì, è così. :-O

Ciliegina sula torta: stasera ci siamo visti un filmetto in dvd, Ghost Town. O meglio, l'ho visto io, perché lui ha più che altro dormicchiato. ;-) Film carino, niente di speciale, ma con un bel finale. Soprattutto, ci ho trovato la mia morale: ma senza di lui, oh, io come farei?!

Ok, stasera il mio grado di melensaggine ha raggiunto l'apice, quindi vi saluto veloce veloce. :-)))

venerdì 11 marzo 2011

Serate mondane e considerazioni filosofiche

Stasera sono uscita con due amiche. Ma amiche amiche, cioè quelle che anche se non vedi per un paio di mesi senti sempre vicine. Scrivi loro mail, sms... ma soprattutto le pensi... e sai che pure loro ti pensano. Insomma, le adori abbastanza. Va be', bando ai sentimentalismi. :-D
Al di là che non potevano mancare i gossip (ne succedono di ogni di questi tempi), mi sono anche confessata un bel po'... ho persino rivelato l'esistenza di questo blog... cosa che ignorano praticamente tutti. Sono stata anche parecchio logorroica credo, e mi è venuto da chiedermi se non ci sia un collegamento sotterraneo tra la "malattia della chiacchiera" (verbale eh, mica quella che si mangia) dalla quale io sono chiaramente affetta e la passione per la scrittura: della serie, se non mi volete ascoltare tié, le metto nero su bianco le cose voglio dire, così qualcuno le deve leggerle per forza, o perlomeno mi sfogo e ho la soddisfazione di fare uscire fuori tutte le parole che ho sulla punta della lingua.

Dai, ditelo che non c'ho un cazzo da fare per dedicare un post a queste amenità. ;-)

Comunque, mi torna alla mente un tempo in cui, da bambina, mi sentivo spesso dire: "Stai zitta adesso per piacere!". Probabilmente logoravo un bel po', ma quelle frasi mi facevano male un sacco. Nell'adolescenza sono divenatata un po'ombrosa, parlavo poco, almeno a casa. Quando mi dicevano: "Ma non dici mai niente, racconta un po' ", ecco, sotto sotto godevo. Era la mia rivincita. Aveva un sapore amaro, però.

martedì 8 marzo 2011

Una donna imperfetta

Se quando ho aperto questo blog ho deciso di avere come nickname ImperfectWife un motivo c'è. Ed è che sottolineando la mia imperfezione volevo allo stesso tempo considerarla come qualcosa di cui non dovermi necessariamente vergognare. Da quando sono nata - o almeno così mi pare - sono sempre stata una perfezionista e ho cercato, in tutti i campi, di raggiungere il massimo. Di essere perfetta. Intransigente con me stessa fino allo sfinimento, ho passato l'adolescenza sentendomi in difetto per qualsiasi mia minima mancanza. Poi ho iniziato a capire che in fondo essere imperfetti non era poi così male. Che la perfezione non esiste e chi sembra senza macchia di solito nasconde le magagne più grosse. Ironia della sorte, cominiciata l'università alcune compagne hanno iniziato a chiamarmi "la ragazza perfetta"; se da una parte la cosa mi lusingava, dall'altra mi sentivo nuovamente costretta a mostrarmi al massimo sotto ogni aspetto. Un' "ansia da prestazione" che è stata parte integrante della mia vita. Sono cresciuta, ma non me ne sono liberata del tutto. A volte riaffiora, e allora devo combatterla con tutte le mie forze per non farmi sopraffare. Sono capace di ripensare per ore ad un mio piccolo errore maledicendomi per non averlo saputo evitare. E' un meccanismo sfiancante, credetemi. Oggi, complice lo stress di questi giorni carnevaleschi in cui i miei alunni anzichè dedicarsi alle maschere sono stati investiti dal sacro fuoco dello studio e mi hanno tenuta occupata dalla mattina alla sera, il perfezionismo mi ha investito in pieno. Perché ho lasciato andare via un alunno senza avergli risolto l'esercizio fino in fondo. Non importa che già avessimo sforato di 10 minuti, che un'altra ragazza mi stesse aspettando, che a lui effettivamente di quell'esercizio fregasse molto relativamente. Vi giuro, gli ho chiesto di lasciarmelo copiare per bene per poterglielo finire e lui mi ha detto: "Ma stai tranquilla, stasera vatti a divertire". C'è da ridere. Probabilmente crede sia una pazzoide che passa la notte a finire i compiti dei suoi studenti non modello. E il problema è che è pure vero, accidenti. Infatti, l'esercizio l'ho finito stasera e gliel'ho spiegato via sms. Ma non sono comunque soddisfatta di me, continuo a pensare che potevo fare meglio.

Ecco, volevo farvi tanti auguri per la festa della donna. Che ormai è stata rovinata da quelle che pensano di festeggiarla furoreggiando penosamente davanti a uomini nudi, ma comunque un suo senso ce l'ha. Volevo ricordare - a me in primis - che anche se non siamo perfette, siamo delle donne a nostro modo molto speciali e non dobbiamo mai svilirci.

Ah, dal maritino nemmeno una mimosa striminzita. In compenso la famiglia B. mi ha regalato degli splendidi tulipani. E' una famiglia speciale, ne sono sempre più convinta. ;-)

Felice io! *-*


Che dire... Mi sento molto molto emozionata per questo premio che Satoko di Chicche e coccole ha voluto regalarmi definendo il mio diario virtuale "molto carino e soprattutto intelligente" *-*
Non sono nemmeno due mesi che ho aperto questo blog e credo davvero di aver fatto un'ottima scelta perché mi sta dando modo di sorridere sempre più spesso. Be', non posso che ringraziare di cuore Satoko e rilanciare! ;-)

L'idea di questo premio nasce per sostenere i nuovi blog permettendo loro di avere maggiore visibilità nel marasma della rete.
Ci sono solo 3 regole da seguire:

1) Accettare il premio e scrivere un post nel proprio blog;
2) Scegliere dai 3 ai 5 blog che seguite e che siano nati da poco o abbiano meno di 100 lettori fissi e comunicare loro che hanno vinto;
3) Linkare il blog della persona che ve lo ha inviato.

Bene, ora RULLO DI TAMBURI... tu-tum, tu-tum, tu-tum... Eccovi la lista delle mie vincitrici:

- Distrattamente Me, con i suoi post "distratti" ma anche profondi;
- Kisal e il suo blog appena nato, perché spesso siamo in sintonia e mi piacciono i suoi "flussi di coscienza";
- Zia Atena, un po' zia e un po' donna in carriera;
- PrecariaMamma, perché quando leggo il suo blog penso che sarò come lei tra una decina d'anni;
- Cristina e le sue ricette, che devo decidermi a sperimentare.

Un abbraccio a tutti i miei followers, preziosi amici virtuali. :-)

sabato 5 marzo 2011

La dura vita della "donna di casa" ;-)

Dunque, oggi parliamo di un'immane fonte di stress per una giovane mogliettina come me: l'obbligo di compilare carte e cartacce per conto di Enel Energia, Enel Gas, il comune ecc. ecc. Partiamo dal presupposto che io odio la burocrazia (soprattutto perché in Italia è spesso solo una perdita di tempo). Aggiungiamoci che, quand'ero ancora una figlia, di queste cose me ne occupavo assai poco dato che mio padre provvedeva a tutto. Disgraziatamente, nella family originaria del maritino queste questioni erano sbrigate tutte da sua madre, quindi secondo lui questo è un settore prettamente femminile (?).
Indi, le disgrazie cadono sulla mia testa. :-D
Tralascio il numero incredibile di documenti che abbiamo dovuto compilare per il trasferimento in questa casa, altrimenti scrivo un post di 100.000 battute.
Comunque, ieri mattina ero alle prese con la compilazione di una carta per Enel Energia che prevedeva l'inserimento di tutti i dati catastali del nostro appartamento. Non chiedetemi il perché, non l'ho capito neanch'io. Cerca i documenti del catasto tra quelli di mio suocero, trova la cartelletta giusta, prova a districarti tra sigle e siglette. Scopri poi con disappunto che quelli dell'Enel come somma presa per il c... nei tuoi confronti hanno pensato bene di non far corrispondere il numero esatto di caselle a ciascuna voce, quindi dove devi inserire solo una cifra ci sono 5 caselle e via dicendo. Sistemato il tutto - o almeno credo... :-) - ecco che arriva la bolletta del gas. La apro giusto per vedere l'importo perché di pagarla se ne occuperà la banca. :-o Faccia basita: c'è il sollecito per un pagamento che scadeva a dicembre. Cerco velocemente la cartelletta con tutte le pratiche Enel (che in 9 mesi è già gonfissima). No, il pagamento c'è stato, ho le prove. Inizio a imprecare in cinese contro sti stronzi che ti fanno prendere colpi. Poi decido di chiamare il numero verde. Per Enel Energia prema 1, per Enel Gas prema 2, per avere uno dei nostri tecnici bellimbusti a casa sua prema 3... :-D Per insultare chi sta a capo della società... no, non c'è, se no sai che intasamento. Quando azzecco la serie di cifre giusta e arrivo a "per avere notizie sui suoi pagamenti" la voce malefica mi dice di digitare il numero della bolletta incriminata... il numero, il numero... dove cazzo è? C'è pieno di codici... La voce s'incazza (lei???) e ripete per tre volte con tono metallico che non ho inserito alcun numero. La terza volta secondo me ha pure alzato il volume, ma forse è solo suggestione. Ok, mi arrendo e riattacco. Trovo il numero e richiamo. Bene, la voce metallica dice che non ci sono pagamenti in sospeso per la bolletta in questione. Ma allora mi chiedo: perché mi avete scritto che non l'ho pagata?!? Non del tutto convinta, cerco di parlare con l'operatore. Lei - Giulia, Giovannina o Teresa, non mi ricordo - mi chiede il numero dell'utente, digita sul computer, poi conferma che è tutto a posto, il pagamento è stato effettuato ma sono loro a non averlo registrato. La domanda sorge spontanea: ma se il problema è vostro, perché dovete rompere le palle a me?!? Decido comunque di non importunare la poveretta e la saluto con simpatia, vuoi mai che sia una mia ex compagna di università che si è ritrovata inghittita nel magico mondo dei call center.

In ogni caso, questa trafila di mezz'ora abbondante mi ha prostrato più di 5 ore consecutive di ripetizioni, garantito. :-)

mercoledì 2 marzo 2011

Ma guarda un po' cosa mi dice l'oroscopo

Oggi mi dedico a un post che avevo in mente da un po'. Ora, non pensiate che sia una fissata con gli oroscopi. Anzi. Li leggo spesso ma con distacco e ironia. Però stavolta ne ho trovato uno che ho pensato di conservare perché mi sembrava ci azzaccasse in molti punti o perlomeno mi lanciasse dei messaggi.
Era sul primo numero di Confidenze di gennaio (rivista bellissima e alla quale sono molto affezionata) e fa una panoramica del 2011. Ci sono dei tagli  ma ne ho riportato la maggior parte, chiaramente intervellata dai miei commenti. ;-)
Amore
Rilancio della complicità
...La tua vita sentimentale sta per cambiare radicalmente... Se hai già un compagno vivrai un ritorno della passione e comincierai molte cose nuove insieme a lui. Un rilancio dell'amore e del piacere di stare insieme che durerà tutto l'anno.
Dunque, a dire il vero vista la "giovinezza" del mio matrimonio non ci dovrebbe esser bisogno di un rilancio dell'amore. Però mi sembra comunque un bell'augurio e una cosa che  si può tranquillamente realizzare... l' amore può sempre crescere, no? :-D
Famiglia
E' il momento di un figlio
Questo è l'anno giusto per formare o allargare la famiglia, ma dovrai assumerti le tue responsabilità e "diventare grande", cioè fare scelte precise, rinunciando alla tentazione di pensare che tanto hai tutta la vita davanti. Non è sbagliato, ma questo è il momento di concretizzare gli obiettivi.
Oh mamma. Mi vien da dire "Ma che davvero?" come la mitica Wondeland dell'omonimo blog. Questa è la parte che mi ha colpito di più, perché effettivamente il mio pensiero è proprio che ho un sacco di tempo per diventare mamma e l'istinto mammesco non si è ancora esattamente sviluppato in me. E' l'anno buono? Ma così presto? :-o Non mi ci vedo molto con la panzona e le nausee, anzi l'idea mi mette decisamente ansia, in barba a chi continua imperterrito a chiedermi: "Ma quando fate un bambino?" "E tu quando te li farai i cazzacci tuoi?!" (prima o poi sento che lo risponderò:-P)
Lavoro e tempo libero
Via a mille progetti
Nel lavoro sono favorite le nuove iniziative che, grazie a Giove e a Urano, possono andare a gonfie vele. Ricorda solo di tenere la testa sulle spalle: è vero che ti piacciono le imprese azzardate, ma attenta ai rischi! Un filo di equilibrio non guasta.
Ma vieniii, le mie iniziative strampalate potrebbero finalmente trovare un senso!! (ah, dice anche di non azzardare troppo... va beh, cercherò di non esagerare! ;-) )
Per ora mi sono lanciata in una collaborazione con un blog letterario veramente molto bello che pubblica prevalentemente recensioni. La mia candidatura è stata accettata la scorsa settimana e il mio primo post lo trovate qui: http://lalibreriaimmaginaria.splinder.com/member/822456 (come vedete, il mio nick è abbreviato in imperwi perché ho dato l'indirizzo anche a persone che non sanno dell'esistenza di questo blog... non smascheratemi please! ;-) ).
Ah, e poi ho aperto Dafidanzataamoglie... ma questo voi già lo sapete!!!
Che cosa cambierà in te
Il carattere "focoso"
Discutere per te è fonte di energia. Ma ora Giove nel tuo segno ti insegna a distinguere tra le offese reali e quelle immaginarie. Questo ti aiuterà a essere meno competitiva e più collaborativa con amici e parenti.
Ecco, sta focosità effettivamente nella mia indole c'è. Oddio, finora anche se il 2011 è iniziato da 2 mesi non mi pare si sia molto placata. Ma magari c'è margine di miglioramento. Tipo con la suocera (un giorno scriverò un post pure su di lei).
Il sogno che puoi realizzare
Diventare più serena
Cerca di capire quali sono i veri successi nella vita e impara ad avere migliori rapporti con gli altri. Ci vuole poco, basta che moderi un po' il tuo carattere litigioso e punti all'armonia con le persone che ami.
Diciamo che con diverse persone ho già decisamente un bel rapporto, eh. Però è vero che con altre (vedi post precedente) nello scorso anno ho avuto vari punti di collisione e il mio caratterino non propriamente accondiscendente ha fatto sì che perdessi un po' della mia serenità. Non succederà più, lo prometto. Anche perché mai vorrei dare questa soddisfazione a chi vuole il mio male. :-P

Ah, dimenticavo di dirvi che sono un'arietina di quelle con la testa dura!!
Ora ditemi, voi agli oroscopi ci credete?!

PS: l'anno prossimo farò un bilancio del 2011 e vedremo se questo oroscopo avrà avuto ragione!