giovedì 25 luglio 2013

Nella vita bisogna scegliere: che fatica però!!

Sono settimane che cerco di partorire questo post... ma adesso direi che è proprio giunto il momento!
Quello che vorrei dire l'ho un po' riassunto nel titolo: sono anni che aspettavo questa occasione, ma nell'arrivare mi sono resa conto che implicherà alcune (sofferte) rinunce. 
Ebbene sì, firmerò un contratto di quelli seri e dall'1 settembre sarò ufficialmente una professoressa di scuola superiore. È successo che una mia amica, insegnante di sostegno in questa scuola privata, a fine giugno mi ha chiamato dicendo che cercavano un'altra figura per il sostegno e mi ha chiesto se ero interessata. Ho detto sì, e nel giro di 48 ore ho fatto il colloquio e mi hanno detto che ero "a bordo". E pare che il direttore sia stato ben impressionato, così anziché affidarmi solo il sostegno mi ha assegnato anche la cattedra di Lettere in due prime, che significa più di metà del mio orario come prof. di classe. E quindi... OHHHH, FANTASTICO!!! Però... però questo questo vuol dire salutare la maggior parte dei mie amati alunni di ripetizioni, perché avrò anche alcune ore pomeridiane e non sarebbe fattibile lavorare 10 ore al giorno visto che vorrei godermi ancora un po' il mio bimbo... il bimbo, appunto. Che sta quasi sempre con me, spesso anche mentre faccio lezione, e nonostante lo stress che questo comporta mi fa sentire serena. Che fa i pisolini e si sveglia sempre vedendo il mio viso. Buuuuaaahhh... già dopo queste righe sono in depressione. :-(
Dopo varie riflessioni, elucubrazioni mentali allucinanti ecc. ecc., la decisione definitiva sembra essere la seguente: il pupo andrà al NIDO la mattina, se tutto va bene portato da me, e verrà ritirato dai nonni a turno, con i quali starà due/tre ore, fino al mio arrivo, che a occhio e croce dovrebbe essere verso le 4 (i dubbi sono dovuti al fatto che non ho ancora l'orario definitivo e non so bene le ore che mi spettano, specie quelle pomeridiane; quando firmerò il contratto saprò qualcosa di meglio).
Ora, detta così sembra una cosa facilissima e bellissima (?), in realtà ci sono stati vari ripensamenti dovuti al fatto che, in effetti, mentre i miei genitori la mattina lavorano e quindi in ogni caso non potrebbero tenermelo, tranne forse una mattina a settimana, i miei suoceri sarebbero tecnicamente disponibili. Qui al paesello al nido ci vanno solo i poveri bimbi tristi e privi di nonni, quindi la nostra sembrerà una decisione assurda (già mi immagino le voci). Il fatto è che:
1. in inverno i suoceri se ne vanno all'altro capo del mondo 2/3 mesi dall'altro figlio, quindi in ogni caso in quel periodo sarei scoperta, con conseguente cambiamento di equilibri per il pupo, che dovrebbe subire una nuova riorganizzazione;
2. avendo frequentato vari corsi pre e post parto, ho avuto modo di parlare con una psicologa e varie altre mamme, e mi sono convinta sempre di più che lasciare il bimbo troppe ore con i nonni non è il massimo della vita: ok, il nido costa e i nonni sono gratis, ma preferisco che mio figlio, che già è molto attivo e intraprendente di suo, frequenti altri bambini e faccia attività che lo lascino socializzare, piuttosto che cresca con soli adulti che lo viziano a go-go;
3. effettivamente, la vera ragione sta nel fatto che non voglio lasciare il pupo con mia suocera per troppe ore; è di indole invadente e finora se n'è stata nel suo perché ho sempre saputo arginarla, avendo io un bel caratterino ;-). Lasciarle il bambino tutti i giorni, però, significherebbe lasciarla spadroneggiare troppo, cosa che non posso accettare. Chiaramente, credo che non la prenderà benissimo, ma la mia decisione è questa. Il maritino in realtà avrebbe voluto rimandare il nido a gennaio, e fare alcuni mesi di transizione adesso, ma poi ha capito che io non sarei stata serena ed ha acconsentito ad iniziare subito a settembre.
Tra l'altro, in questo modo, riusciremo a fare una decina di giorni di inserimento, cioè, essendo ancora in ferie, potremo accompagnare noi il cucciolo i primi giorni e lo lasceremo solo due ore, in modo che si abitui all'idea. Mi sembra una buona cosa, ma a gennaio non riusciremmo perché il nido riapre il 7 e quindi entrambi lavoreremmo. 
Voi che dite? Vi sembra una scelta saggia? Il nido è formato famiglia, con solo 4-5-6 bimbi, quindi non affollato, con un'educatrice-mamma che si occupa di tutto e prepara da mangiare in casa, e con molta flessibilità: in pratica, se un pomeriggio dovessi avere bisogno, posso lascialo qualche ora in più senza problemi, e a fine mese vengono conteggiate le ore: più se ne fanno e meno si paga all'ora. Comodo è comodo, non c'è dubbio. Ma sarà la scelta giusta?! O_o

sabato 20 luglio 2013

Pancia a prova di due-pezzi dopo un figlio... si può!

È da un sacco di tempo che voglio scrivere questo post, ma come al solito tendo a procrastinare (di questi tempi, in realtà, avrei un post ben più importante da scrivere, ma sto cercando l'ispirazione).
Comunque, finalmente mi voglio mettere d'impegno, perché non sia mai che la mia sapienza rimanga celata ai più. :-D
Vi ricordate quando scrissi questo? Ero terrorizzata dall'idea di riempirmi la pancia di smagliature, visto che al quarto mese di gravidanza avevo notato che mi stavano comparendo delle "righette" rosate. Perciò ero corsa in profumeria in preda all'ansia e pronta a spendere qualsiasi cifra per porre un freno allo sfacelo. La commessa, carinissima, mi consigliò la crema intensiva antismagliature della Collistar, dicendomi che l'aveva usata anche lei e si era trovata soddisfatta. Mi disse anche di usarla mescolata all'olio di mandorle, che secondo me messo da solo è una gran palla, perché unge da far schifo e puzza pure un po'. Questa crema, invece, oltre ad essere bella fresca, si assorbe subito e non unge per niente, quindi anche per le sfaticate come me che non vogliono perdere tempo a spalmarsi è ottima. Devo dire che secondo me è stata miracolosa: la mettevo anche 3-4 volte al giorno, ma le righette rosate sono andate via e sulla mia pancia non è comparsa nemmeno l'ombra di una smagliatura... col risultato che quest'estate posso mettermi tranquillamente il due-pezzi senza farmi paranoie! Sottolineo che questo post non è una marchetta, sono una blogger troppo sfighy per essere contattata dalle aziende ;-), ma ci tenevo a scriverlo perché se qualche panzetta avesse bisogno di una dritta come è successo a me in quel periodo, potrebbe trovare qui un qualche genere di conforto!


PS: so che le smagliature sono anche una questione di predisposizione genetica, in ogni caso io non ne sono stata immune in passato (ho le famigerate smagliature all'inizio della coscia che vengono durante l'adolescenza), eppure la pancia è rimasta salva!

domenica 14 luglio 2013

Di consigli non richiesti e spaccapalle di professione

Ogni giorno, una giovane mamma si sveglia... e sa che deve correre più veloce dello spaccapalle di turno, che desidera ardentemente ammorbarla con le sue perle di saggezza.
Ebbene sì, c'è davvero gente che ti conosce appena e si permette domande al limite della violazione della privacy e sentenze basate su un qualche bagaglio di conoscenze arraffate su Novella 2000 o giù di lì. 
Di solito io non riesco proprio a camuffare un'espressione eloquente, più o meno paragonabile a un "Caxxi tuoi mai?"; è quello che ho fatto anche qualche giorno fa, incontrando un uomo - eh già, non pensate che siano solo le donne a fare le sapientone - con il quale ho un semplice rapporto di conoscenza. Ecco a voi l'interessante scenetta.


Le sei di sera, bel sole  (finalmente!!!), ariettina, Giorgio con il cappellino e biberon di acqua a portata di mano.
"Ciao, sei a passeggio?!"

"Sì eh!"
"Eh ma fa un po' troppo caldo adesso per essere a passeggio, DIGLIELO ALLA MAMMA!"
-.-'

Partiamo dal presupposto che il "DIGLIELO ALLA MAMMA" è da calcio in c--o diretto: oh bello, se vuoi dirmi qualcosa fallo rivolgendoti direttamente a me e guardandomi dritto negli occhi, non deviando le tue inutili osservazioni sul bambino e facendole rimbalzare a me. 
Non mi sono nemmeno fermata, ho fatto uno degli sguardi eloquenti di cui sopra e ho detto: "Beh, c'è un MINIMO  di caldo FINALMENTE! Vediamo di godercelo almeno quando capita!".
Oh supremo intelligentone, a che ora sarebbe opportuno portare a spasso il pargolo?!? Alle 7 di sera, quando deve mangiare e io devo preparare la cena? A mezzanotte, quando dorme da quasi tre ore?!?


Qualche tempo fa, invece, una signora ha tormentato me perché il mio pupo non aveva le scarpe, e poi una mia parente perché i suoi figli gemelli - orrore! - a 17 mesi non camminano ancora. Il dialogo si è svolto più o meno così:

Signora intelligentona: "Ciaaaooo! Ah, ma non hai le scarpine? Perché non hai le scarpine? Bisogna metterle le scarpine adesso eh!"
Io: "Non le vuole mettere, fa urla e strepiti, quindi lo lascio senza"
Signora intelligentona: "Eh però dovresti mettergliele, così magari cammina! Bisogna mettere le scarpine!"
Io: "Un giorno te lo porto così gliele metti tu, prova prova!"
Signora intelligentona: "Eh però è meglio metterle le scarpine!" -.-'
(NDR: allora il pupo non camminava, ha poi imparato a farlo senza aver bisogno delle scarpe, e adesso si è deciso a metterle perché evidentemente era pronto)
Ma la Signora intelligentona continua rivolgendosi alla mia parente: "E loro camminano?"
Lei: "No, non ancora"
Signora intelligentona: "Perché non camminano? Ma adesso dovrebbero già camminare!"
Lei: "..."
Signora intelligentona: "eh sì, sarebbe ora di camminare... perché non camminano?!?"
Voi capite che ogni commento qui sarebbe totalmente superfluo (se non dicendo qualcosa del tipo:"Tu perché parli senza collegare il cervello alla lingua? Perché? Eppure alla tua età lo dovresti già fare!!!").



Dai, raccontatemi qualche consiglio degno di nota che avete ricevuto anche voi... così, giusto per scambiarci un po' di somma sapienza!!! :-D