venerdì 7 dicembre 2012

L'amicizia dopo un figlio

A volte ritorno. ;-)
Vorrei essere più presente, ma non è facile... sto cercando di preparare un esame di latino da 9 cfu per il 18 dicembre, faccio 14/15 ore di lezione a settimana ai miei alunni, tento di mantenere un appartamento dignitoso :-D, e il tutto con il mio cucciolo per casa. Giusto nelle ultime 48 ore ho rifiutato tre alunni tornati alla carica e un'intervista ad un fotografo per un articolo per la solita rivista con cui collaboro (prevalentemente come correttore di bozze)... e sono ancora in lutto, soprattutto per l'intervista, anche se so che mi sarebbe stato impossibile farla bene in questa settimana... Però sarebbe stato il mio secondo articolo/intervista per loro, e il primo (che ho fatto tipo a marzo) mi aveva dato grande soddisfazione... Va beh, devo ancora imparare che non posso fare tutto... Tra l'altro giusto oggi ho realizzato che ci sono amici stretti che non sento da più di un mese... -.-'

Dopo questo pallosissimo preambolo vengo al dunque: parliamo di amici, appunto. Spesso si dice che certe coppie, avuto un figlio, scompaiono. Stop, zero vita sociale e amen. Direi che noi - grazie anche al fatto che il nostro piccolo è un tesoro tranquillo e pacioccoso - siamo usciti parecchio per essere neogenitori, complice anche il fatto che, avendo partorito d'estate, il clima conciliava le gite.
Ci sono però amici che hanno smesso di chiamarci, dando probabilmente per scontato che noi non fossimo disponibili. Eppure noi li abbiamo invitati a casa più volte e ci siamo anche incontrati in giro, anche a teatro, per dire, perché il Giorgino nella sua carrozzina sta buono buono ;-). Ovvio, però, che dobbiamo un pochetto adeguarci alle sue esigenze, e questo non è essere diventati pallosi, ma direi quantomeno responsabili ;-). Domenica sera abbiamo in programma una pizzata per ritrovarci e ci stiamo sentendo via mail per accordarci: io ho proposto una pizzeria in paese, cosa che per noi sarebbe molto più comoda... non l'ho detto espressamente, ma penso che uno ci possa arrivare da sè, no? Invece nulla, hanno virato su un altro ristorante a 20-30 minuti da casa. Ora io dico: va bene non fare i rompi palle-genitori paccosi, ma cosa vi costa venirci incontro? Io penso che bene o male un posto valga l'altro, forse perché già prima di diventare mamma la mia idea è sempre stata: "L'importante è la compagnia". Ok, non dico di andare al centro anziani, però di pizzerie carine ce ne sono anche vicino a casa. E poi, visto che non ci vediamo da un po', risparmiamo il tempo del viaggio per chiacchierare, no? Ecco, tutto questo per dire che, dalla mia attuale esperienza, sono gli amici senza figli che non si vogliono adeguare un pochetto a chi li ha, e non viceversa! Voi cosa ne pensate? :-)

Ah, quasi dimenticavo... Ce l'ho fatta anche quest'anno a partecipare al Calendario dell'Avvento de I Piccolini Barilla, se volete dare una sbirciatina qui trovate la mia favola: http://it.piccolini.com/calendario-avvento-2012/il-primo-albero-di-natale/.
PS: quest'anno c'è stata una retribuzione di 50 euro lordi (44 netti) per ciascuno scrittore: direi che la Barilla ha fatto quello che ormai quasi nessuno fa... dare anche un contributo economico, e non solo far lavorare per la gloria... APPLAUSI!! :-)