domenica 22 dicembre 2013

Chi non muore...

...si rivede! Mi sento terribilmente in colpa per aver interrotto di colpo gli aggiornamenti, ma sono stata risucchiata dal vortice scuola/casa/pupo e, anche se leggo sempre tutti i blog a cui sono affezionata, proprio non mi andava di scrivere un nuovo post!
In vista delle feste (e delle benedettissime ferie) vi aggiorno un po':
  • Minutino: ormai ha un anno e mezzo e... è un capolavoro! Dice qualche parolina, ci fa gli scherzi e si nasconde, ride come un pazzo, mi corre incontro abbracciandomi quando rientro dal lavoro... Al nido si comporta benissimo e si è inserito in fretta senza il minimo trauma... Ha i suoi amichetti e gioca come un bimbo più grande della sua età! Purtroppo è sempre soggetto al catarro, ma non ha più avuto bronchiti... Speriamo!
  • Università: no comment. Mi manca l'ultimo esame, ma non so davvero quando riuscirò a darlo è, devo essere sincera, non ci voglio nemmeno pensare.
  • Lavoro: sono veramente contenta! È un ambiente molto stimolante, giovane, dove tra colleghi si collabora e ci si scambia opinioni... Essendo una scuola professionale è frequentata da ragazzi parecchio vivaci, anche per problemi familiari alle spalle che non danno tranquillità, quindi cerchiamo di prendere in mano il ragazzo nel suo complesso, non solo dal punto di vista scolastico, ma anche educativo... Bello! Certo, se sento qualcuno dire che gli insegnanti non fanno un ca..o lo strozzo così, su due piedi... Insegno dal lunedì al venerdì per 5 ore al giorno, ho chiesto di entrare sempre alla seconda ora per portare con calma il bimbo al nido e quindi me le faccio tutte filate (e se mi chiedono qualche supplenza le ore diventano 6)... In media 2 volte a settimana mi fermo anche al pomeriggio, il che vuol dire che la scuola finisce alle 14.30 e mangio qualcosa al volo o mi faccio bastare il panino dell'intervallo per ricominciare con colloqui, riunioni varie o corsi d'aggiornamento... Nell'ultimo mese ho mangiato spesso davanti al computer causa pagelle e programmazioni varie... È vero, se non mi fermo nel pomeriggio sono a casa per le 3, ma a parte il fatto che di solito 2 volte a settimana ricomincio subito alle 3 con le ripetizioni per non togliere tempo al pupo quando si sveglia, non è che il lavoro dell'insegnante finisca a scuola... Ci sono le lezioni da preparare, le mail d'aggiornamento con i colleghi su fatti accaduti di cui non si è avuto tempo di parlare di mattina, le verifiche da "inventare" (divise per alunni senza problemi, alunni dsa e alunni h) e poi da correggere (ne ho 75 da correggere in queste vacanze!!!)... Questo vuol dire che in media lavoro 2 ore la sera, messo a nanna il pargolo, e almeno 3-4 ore nel week end... Non si stacca mai con la testa, anche perché se tieni realmente ai ragazzi, i loro problemi te li ricordi in ogni momento... Poi certo, se volete dire che è un affare d'accordo, ma non perché non si fa niente... Perché, se fatto con passione, è il lavoro più bello del mondo! ;-)
Ne approfitto per farvi tantissimi auguri per il Santo Natale ormai alle porte... Chiedo per voi è per me solo tanta serenità! :-)


domenica 8 settembre 2013

Mamme e - soprattutto - mamme psicologhe, venite a me!!!

Ciao mammine, oggi ho proprio bisogno di un consiglio. A me sembra una faccenda seria, anche se forse io estremizzo sempre un po' tutto. Chi potrebbe esserci di mezzo?! Ovviamente la figura più amata da noi donne, la suocera!!! :-D
Mia suocera quando cambia il pupo diverse volte scherza sul suo pisellino (ok, niente di male) e a volte gli fa il solletico proprio lì, come se si trattasse di un piedino... a me la cosa infastidisce un sacco (ragion per cui le vado sempre dietro quando lo cambia) e non mi sembra una cosa né corretta né elegante fatta da una nonna... non lo faccio nemmeno io che son sua madre! Oggi sono stata lì lì per sbottare, poi mi sono trattenuta, ma non so per quanto riuscirò a farlo! 
A me hanno sempre insegnato che le parti intime vanno rispettate, senza nasconderle per carità (i miei si sono sempre fatti vedere per casa nudi senza problemi, per dire), ma senza nemmeno giocarci, per quanto piccolo sia il pupo... sarà che sono abbastanza pudica per natura!
Voi come la pensate?! Sono io che esagero o è davvero una cosa che non si fa? Help me mammine, ma anche non mammine interessate all'argomento!!!

lunedì 2 settembre 2013

3-2-1... VIA!!!

Domani sarà un nuovo entusiasmante e terrificante primo giorno di scuola. Dall'altra parte. C'ho una tachicardia che è già bello se supero la notte. Ansia ed eccitazione si mescolano, ma credo non sia niente in confronto a come mi sentirò la sera dell'11, ovvero la sera prima di sedermi in cattedra con una classe davanti. OHMAMMASANTA.

Stamattina il pupo ha fatto il suo ingresso al nido. Sì, lo so, doveva iniziare mercoledì scorso, ma dato che a noi piace il brivido al mare si è beccato la broncopolmonite e abbiamo rimandato (e siamo andati al mare per rafforzargli i polmoni eh, che affarone). Non vi dico l'angoscia, sia per la malattia sia per il dover rimandare l'inserimento. Ma lui è forte e coraggioso, e stamattina non ha speso nemmeno una lacrima, mentre a me è spuntato un herpes istantaneo sul labbro non appena l'ho lasciato; e l'herpes mi viene una volta ogni morte di Papa, per dire. Nella prova di maturità, Minutino 1 - Mamma 0. ;-)

Bene, non ho la lucidità per aggiungere altro. Se sopravvivo ci aggiorniamo.

domenica 11 agosto 2013

Pantaloncini fucsia e circondarsi di amici

Ieri mi sono svegliata male. Ma proprio molto male, a metà tra la voglia di piangere fino allo sfinimento e quella di urlare e distruggere tutto. Dopo un attimo di inquietudine, ho fatto un paio di conti (sì, non me lo segno mai) e ho scoperto di essere in piena sindrome pre-mestruale. Quindi tutto sotto controllo: diamo la colpa agli ormoni e siamo a posto. Però qualche stratagemma per superare la crisi bisogna pur trovarlo, e allora ieri il mio è stato quello riassunto nel titolo: comprarmi un paio di pantaloncini fucsia e chiamare a raccolta gli amici che più mi fa piacere vedere. 
Partiamo dall'acquisto: alla modica cifra di 5 euro al mercato, mi sono presa questi shorts (molto short) fucsia; ne avevo già un paio dello stesso modello, solo beige, colore che il Maritino adora. Io un tempo lo odiavo, ma adesso ci ho fatto l'abitudine e mi piace anche . Il mio colore preferito però resta il fucsia, che al Maritino non entusiasma per nulla. L'ho scoperto non molto tempo fa, tra l'altro, rimanendoci abbastanza male visto che invece io ho vari vestiti di quel colore. Uno dei miei problemi è che spesso cerco più di accontentare gli altri che me stessa, e infatti da quando lui mi ha detto cosa pensava del fucsia non ho più preso un vestito di quella tonalità. Ieri, invece, dopo averne praticamente acquistato un paio blu, ho cambiato idea e l'ho sostituito con uno fucsia fiammante. E ho deciso che me ne sarei fregata di quello che poteva pensare il Maritino, ma anche chiunque altro. A me quegli shorts piacciono un sacco, anche se sono corti e se all'inizio avevo detto che li avrei portati solo al mare perché forse per una mamma non sono il top. Poi ho pensato che peso 2 kg in meno di quando sono rimasta incinta, dimostro meno dei miei anni e - soprattutto - ho il diritto di fare quello che mi pare fino a che non va a ledere la libertà altrui. Quindi, con un bel fan***o mentale a chi poteva pensarla diversamente, me ne sono tornata a casa con i miei bei pantaloncini e li ho subito messi. Quando il Maritino è tornato, mi ha chiesto se erano nuovi e io gli ho risposto di sì, senza aggiungere la classica domanda: "Ti piacciono?". Tanto sapevo che la risposta sarebbe stata un "ni" di sufficienza, quindi perché chiedere? A me sono piaciuti e me li sono presa, punto. A lui piacciono i marroni/beige/verde marcio/grigi che io non ho mai sopportato, ma a forza di vederglieli addosso ho allargato gli orizzonti. Lo farà anche lui, se no PAZIENZA. 
Questo primo passo del "faccio quello che voglio" già mi ha fatto stare un po' meglio, quindi sono passata al secondo. Ho sentito un paio di amici per passare un po' di tempo al lago insieme, ovviamente dopo il pisolo del pupo, e mi sono rintronata di chiacchiere. In più, ho invitato per il caffè del dopocena una coppia che adoro, ovvero i genitori del mio alunno più "longevo" che anche se hanno una quindicina d'anni in più di noi ormai sono amici con la A. Davvero, lei mi ha visto entrare e uscire da casa sua 3/4 volte a settimana per anni, perciò è una delle pochissime persone a cui basta guardarmi in faccia per capire se sono stanca/triste/preoccupata, a volte mi sembra che mi conosca meglio di mia madre. Abbiamo un carattere similissimo e la stimo come persona, come madre e come donna. Quindi chi meglio di lei per una serata di chiacchiere?
Non è che la s.p.m. sia passata eh, però perlomeno ho evitato di scassare tutto il giorno il Maritino, cosa che capita quando siamo soli e lui diventa il para-fulmine per le mie tempeste ormonali!

PS: questo post mi è nato dopo aver letto Mammadisera e il suo Acida, con annessa "richiesta di aiuto"... se avete altri metodi per sconfiggere la s.p.m. sono ben accetti! :-D

domenica 4 agosto 2013

Fatica è...

Fatica è voler portare fuori il pupo ma sapere già che non starà fermo un attimo, e tanto meno starà nel passeggino.
Fatica è voler stare in giardino col pupo e sapere che cercherà di mangiarsi sassi/foglie/terra e forse anche di peggio.
Fatica è uscire e vederlo fare capricci fuori misura perché vuole raccattare mozziconi di sigaretta e magnarseli tutti.
Fatica è sapere che se vedi un'amica lui non ti lascerà fare un discorso per intero e lei non si alzerà dal tavolo per tenertelo mentre tu giri come una trottola cercando di impedirgli di suicidarsi.
Fatica è cucinare con 30 gradi e lui in braccio perché solo lì vuole stare. E non mangiare, perché la fatica spazza anche la fame.
Fatica è sapere che anche se qualcuno lo tiene un po' con sé durante una serata in compagnia, quando gli scatterà l'ira funesta e vorrà andarsene/mangiare schifezze/urlare toccherà a te tenerlo a bada.
Fatica è avere voglia di un gelato e non mangiarlo perché se il pupo ti vede se lo magna tutto lui.
Fatica è voler dare il meglio con lui, parlargli, spiegargli tutto, giocare, ma sentirsi impotente di fronte ai suoi capricci immotivati.
Fatica è dover prenotare le ferie in ritardo come al solito e cercare i preventivi migliori stando al computer che emana calore da morire per ore.
Fatica è leggere sul computer con i caratteri rimpiccioliti perché il pupo l'ha sbattuto in terra rompendo i cristalli della parte destra dello schermo.
Fatica è cercare di dare il meglio con alunni sfaticati e disinteressati.
Fatica è lavare i pavimenti dei balconi il sabato sera, perché di giorno fa caldo/c'è il pupo che non ti lascia far nulla/devi lavorare.
Fatica è pensare a settembre e a quel che sarà, al nido, al cambio delle abitudini, dormire male e a volte piangere di nascosto quando tutti dormono.

Sono stanca. 

giovedì 25 luglio 2013

Nella vita bisogna scegliere: che fatica però!!

Sono settimane che cerco di partorire questo post... ma adesso direi che è proprio giunto il momento!
Quello che vorrei dire l'ho un po' riassunto nel titolo: sono anni che aspettavo questa occasione, ma nell'arrivare mi sono resa conto che implicherà alcune (sofferte) rinunce. 
Ebbene sì, firmerò un contratto di quelli seri e dall'1 settembre sarò ufficialmente una professoressa di scuola superiore. È successo che una mia amica, insegnante di sostegno in questa scuola privata, a fine giugno mi ha chiamato dicendo che cercavano un'altra figura per il sostegno e mi ha chiesto se ero interessata. Ho detto sì, e nel giro di 48 ore ho fatto il colloquio e mi hanno detto che ero "a bordo". E pare che il direttore sia stato ben impressionato, così anziché affidarmi solo il sostegno mi ha assegnato anche la cattedra di Lettere in due prime, che significa più di metà del mio orario come prof. di classe. E quindi... OHHHH, FANTASTICO!!! Però... però questo questo vuol dire salutare la maggior parte dei mie amati alunni di ripetizioni, perché avrò anche alcune ore pomeridiane e non sarebbe fattibile lavorare 10 ore al giorno visto che vorrei godermi ancora un po' il mio bimbo... il bimbo, appunto. Che sta quasi sempre con me, spesso anche mentre faccio lezione, e nonostante lo stress che questo comporta mi fa sentire serena. Che fa i pisolini e si sveglia sempre vedendo il mio viso. Buuuuaaahhh... già dopo queste righe sono in depressione. :-(
Dopo varie riflessioni, elucubrazioni mentali allucinanti ecc. ecc., la decisione definitiva sembra essere la seguente: il pupo andrà al NIDO la mattina, se tutto va bene portato da me, e verrà ritirato dai nonni a turno, con i quali starà due/tre ore, fino al mio arrivo, che a occhio e croce dovrebbe essere verso le 4 (i dubbi sono dovuti al fatto che non ho ancora l'orario definitivo e non so bene le ore che mi spettano, specie quelle pomeridiane; quando firmerò il contratto saprò qualcosa di meglio).
Ora, detta così sembra una cosa facilissima e bellissima (?), in realtà ci sono stati vari ripensamenti dovuti al fatto che, in effetti, mentre i miei genitori la mattina lavorano e quindi in ogni caso non potrebbero tenermelo, tranne forse una mattina a settimana, i miei suoceri sarebbero tecnicamente disponibili. Qui al paesello al nido ci vanno solo i poveri bimbi tristi e privi di nonni, quindi la nostra sembrerà una decisione assurda (già mi immagino le voci). Il fatto è che:
1. in inverno i suoceri se ne vanno all'altro capo del mondo 2/3 mesi dall'altro figlio, quindi in ogni caso in quel periodo sarei scoperta, con conseguente cambiamento di equilibri per il pupo, che dovrebbe subire una nuova riorganizzazione;
2. avendo frequentato vari corsi pre e post parto, ho avuto modo di parlare con una psicologa e varie altre mamme, e mi sono convinta sempre di più che lasciare il bimbo troppe ore con i nonni non è il massimo della vita: ok, il nido costa e i nonni sono gratis, ma preferisco che mio figlio, che già è molto attivo e intraprendente di suo, frequenti altri bambini e faccia attività che lo lascino socializzare, piuttosto che cresca con soli adulti che lo viziano a go-go;
3. effettivamente, la vera ragione sta nel fatto che non voglio lasciare il pupo con mia suocera per troppe ore; è di indole invadente e finora se n'è stata nel suo perché ho sempre saputo arginarla, avendo io un bel caratterino ;-). Lasciarle il bambino tutti i giorni, però, significherebbe lasciarla spadroneggiare troppo, cosa che non posso accettare. Chiaramente, credo che non la prenderà benissimo, ma la mia decisione è questa. Il maritino in realtà avrebbe voluto rimandare il nido a gennaio, e fare alcuni mesi di transizione adesso, ma poi ha capito che io non sarei stata serena ed ha acconsentito ad iniziare subito a settembre.
Tra l'altro, in questo modo, riusciremo a fare una decina di giorni di inserimento, cioè, essendo ancora in ferie, potremo accompagnare noi il cucciolo i primi giorni e lo lasceremo solo due ore, in modo che si abitui all'idea. Mi sembra una buona cosa, ma a gennaio non riusciremmo perché il nido riapre il 7 e quindi entrambi lavoreremmo. 
Voi che dite? Vi sembra una scelta saggia? Il nido è formato famiglia, con solo 4-5-6 bimbi, quindi non affollato, con un'educatrice-mamma che si occupa di tutto e prepara da mangiare in casa, e con molta flessibilità: in pratica, se un pomeriggio dovessi avere bisogno, posso lascialo qualche ora in più senza problemi, e a fine mese vengono conteggiate le ore: più se ne fanno e meno si paga all'ora. Comodo è comodo, non c'è dubbio. Ma sarà la scelta giusta?! O_o

sabato 20 luglio 2013

Pancia a prova di due-pezzi dopo un figlio... si può!

È da un sacco di tempo che voglio scrivere questo post, ma come al solito tendo a procrastinare (di questi tempi, in realtà, avrei un post ben più importante da scrivere, ma sto cercando l'ispirazione).
Comunque, finalmente mi voglio mettere d'impegno, perché non sia mai che la mia sapienza rimanga celata ai più. :-D
Vi ricordate quando scrissi questo? Ero terrorizzata dall'idea di riempirmi la pancia di smagliature, visto che al quarto mese di gravidanza avevo notato che mi stavano comparendo delle "righette" rosate. Perciò ero corsa in profumeria in preda all'ansia e pronta a spendere qualsiasi cifra per porre un freno allo sfacelo. La commessa, carinissima, mi consigliò la crema intensiva antismagliature della Collistar, dicendomi che l'aveva usata anche lei e si era trovata soddisfatta. Mi disse anche di usarla mescolata all'olio di mandorle, che secondo me messo da solo è una gran palla, perché unge da far schifo e puzza pure un po'. Questa crema, invece, oltre ad essere bella fresca, si assorbe subito e non unge per niente, quindi anche per le sfaticate come me che non vogliono perdere tempo a spalmarsi è ottima. Devo dire che secondo me è stata miracolosa: la mettevo anche 3-4 volte al giorno, ma le righette rosate sono andate via e sulla mia pancia non è comparsa nemmeno l'ombra di una smagliatura... col risultato che quest'estate posso mettermi tranquillamente il due-pezzi senza farmi paranoie! Sottolineo che questo post non è una marchetta, sono una blogger troppo sfighy per essere contattata dalle aziende ;-), ma ci tenevo a scriverlo perché se qualche panzetta avesse bisogno di una dritta come è successo a me in quel periodo, potrebbe trovare qui un qualche genere di conforto!


PS: so che le smagliature sono anche una questione di predisposizione genetica, in ogni caso io non ne sono stata immune in passato (ho le famigerate smagliature all'inizio della coscia che vengono durante l'adolescenza), eppure la pancia è rimasta salva!

domenica 14 luglio 2013

Di consigli non richiesti e spaccapalle di professione

Ogni giorno, una giovane mamma si sveglia... e sa che deve correre più veloce dello spaccapalle di turno, che desidera ardentemente ammorbarla con le sue perle di saggezza.
Ebbene sì, c'è davvero gente che ti conosce appena e si permette domande al limite della violazione della privacy e sentenze basate su un qualche bagaglio di conoscenze arraffate su Novella 2000 o giù di lì. 
Di solito io non riesco proprio a camuffare un'espressione eloquente, più o meno paragonabile a un "Caxxi tuoi mai?"; è quello che ho fatto anche qualche giorno fa, incontrando un uomo - eh già, non pensate che siano solo le donne a fare le sapientone - con il quale ho un semplice rapporto di conoscenza. Ecco a voi l'interessante scenetta.


Le sei di sera, bel sole  (finalmente!!!), ariettina, Giorgio con il cappellino e biberon di acqua a portata di mano.
"Ciao, sei a passeggio?!"

"Sì eh!"
"Eh ma fa un po' troppo caldo adesso per essere a passeggio, DIGLIELO ALLA MAMMA!"
-.-'

Partiamo dal presupposto che il "DIGLIELO ALLA MAMMA" è da calcio in c--o diretto: oh bello, se vuoi dirmi qualcosa fallo rivolgendoti direttamente a me e guardandomi dritto negli occhi, non deviando le tue inutili osservazioni sul bambino e facendole rimbalzare a me. 
Non mi sono nemmeno fermata, ho fatto uno degli sguardi eloquenti di cui sopra e ho detto: "Beh, c'è un MINIMO  di caldo FINALMENTE! Vediamo di godercelo almeno quando capita!".
Oh supremo intelligentone, a che ora sarebbe opportuno portare a spasso il pargolo?!? Alle 7 di sera, quando deve mangiare e io devo preparare la cena? A mezzanotte, quando dorme da quasi tre ore?!?


Qualche tempo fa, invece, una signora ha tormentato me perché il mio pupo non aveva le scarpe, e poi una mia parente perché i suoi figli gemelli - orrore! - a 17 mesi non camminano ancora. Il dialogo si è svolto più o meno così:

Signora intelligentona: "Ciaaaooo! Ah, ma non hai le scarpine? Perché non hai le scarpine? Bisogna metterle le scarpine adesso eh!"
Io: "Non le vuole mettere, fa urla e strepiti, quindi lo lascio senza"
Signora intelligentona: "Eh però dovresti mettergliele, così magari cammina! Bisogna mettere le scarpine!"
Io: "Un giorno te lo porto così gliele metti tu, prova prova!"
Signora intelligentona: "Eh però è meglio metterle le scarpine!" -.-'
(NDR: allora il pupo non camminava, ha poi imparato a farlo senza aver bisogno delle scarpe, e adesso si è deciso a metterle perché evidentemente era pronto)
Ma la Signora intelligentona continua rivolgendosi alla mia parente: "E loro camminano?"
Lei: "No, non ancora"
Signora intelligentona: "Perché non camminano? Ma adesso dovrebbero già camminare!"
Lei: "..."
Signora intelligentona: "eh sì, sarebbe ora di camminare... perché non camminano?!?"
Voi capite che ogni commento qui sarebbe totalmente superfluo (se non dicendo qualcosa del tipo:"Tu perché parli senza collegare il cervello alla lingua? Perché? Eppure alla tua età lo dovresti già fare!!!").



Dai, raccontatemi qualche consiglio degno di nota che avete ricevuto anche voi... così, giusto per scambiarci un po' di somma sapienza!!! :-D

venerdì 28 giugno 2013

Vi racconto le mie ferie in solitaria (si fa per dire)

Prima o poi ce la farò ad aggiornare con costanza 'sto blog scalcinato, eh. Abbiate fede.
Per adesso, accontentatevi del resoconto delle mie ferie, che mi è venuta voglia di fare dopo aver letto questo bel post di 50 sfumature di mamma. Volevo fare stare tutto in un commento, ma visto che veniva troppo lungo eccomi qui.
Dunque dunque, partiamo dall'inizio: dopo che la pediatra mi ha ordinato perentoria: "Quest'estate mare mare MARE, ok?" per cercare di ovviare alle numerose bronchiti del pargolo, mi son presa l'enorme responsabilità di organizzare delle vacanze marittime già a giugno, periodo che la suddetta dott.sa ha definito ottimale. In pratica, ho deciso che sarei partita sabato 15 e rientrata domenica 23, in tempo per festeggiare il primo anno di vita del cucciolotto il 24 (ma questa è un'altra storia :-) ). Il maritino avrebbe fatto i 2 week end, mentre dal lunedì al venerdì sarei rimasta "sola", ovvero con il pupo. Tralascio il fatto che ho stabilito il tutto ad aprile, ma ho prenotato l'hotel la settimana prima di partire, solo dopo aver fatto l'esame. Che dire, data la scarsa organizzazione mi è andata decisamente bene. In primis, mi sono beccata gli unici 9 giorni di giugno caldi e soleggiati, e non è poco. Così ho potuto vestire Minutino il minimo indispensabile, e vi assicuro che con un bimbo come lui, allergico a vestizioni e svestizioni varie, non è roba da poco. Ma soprattutto, ho potuto contare su una bella rete di solidarietà femminile, cosa che si è rivelata importantissima. 
Premessa. Molti potrebbero dire: "Perché non ti sei portata una nonna?". Punto primo: sono molto indipendente e, pur avendo un bellissimo rapporto con mia mamma, le ferie mi piace farmele in pace (oddio, col pupo la locuzione "in pace" andrebbe abolita :-D); ci tenevo anche a provare a vedere se davvero sarei riuscita a cavarmela, anzi la cosa mi elettrizzava. In più non volevo imporre al maritino, nei 4 giorni in cui è stato con noi, la presenza della suocera, perché per quanto vadano d'accordo secondo me le vacanze insieme sono sempre un rischio. Tra l'altro, io in ferie con sua mamma non ci andrei mai :-D, quindi non vedo perché dovrei imporre a lui la stessa cosa! In ogni caso, i miei sono venuti a trovarmi nel pomeriggio del martedì fino alla sera del mercoledì, quindi una piccola mano me l'hanno data e siamo stati tutti contenti.
Tornando a noi, ho trovato in hotel (che era sulla riviera romagnola, direttamente sulla spiaggia e molto ben organizzato per i bimbi) un buon numero di "mamme single", ovvero senza marito al seguito, sole con i pargoli, quindi è scattata un po' di sana solidarietà che mi è piaciuta molto. Tipo che se mio figlio mi tormentava per uscire dal seggiolone* prima che mangiassi almeno un piatto in santa pace, capitava che qualche mammina mossa a compassione si portasse a spasso la mia zavorrina e mi lasciasse gustare le prelibatezze della casa. Tipo che dopo pranzo si beveva il caffè insieme e le figlie più grandi di una mamma mi "pascolavano" il pupo lasciandomi un quarto d'ora d'aria. Tipo che la sera si andava insieme in centro e ci si consolava reciprocamente per i figli che sfogavano il caldo della giornata urlando come pazzi e cercando di lanciarsi dal passeggino*.
Mi sono trovata davvero bene, anche perché questo non comportava l'eliminazione della reciproca autonomia: ognuna andava in stanza quando voleva, andava a mangiare quando voleva (e riusciva), decideva il proprio programma della giornata senza vincolarsi, però sapendo che poteva avere un po' di aiuto e compagnia. Al momento dei saluti quasi mi scappava la lacrimuccia!
Certo, non è che mi sia esattamente riposata, credo di essere stata sdraiata sul lettino mezz'ora in tutta la vacanza, però - diversamente da quando sono a casa - durante i sonnellini mattutini e pomeridiani del pupo ne approfittavo per sonnecchiare anch'io, o per leggere finalmente un libro non scolastico. Ho staccato la mente dall'università, dai miei alunni che negli ultimi mesi mi hanno succhiato il sangue (nonostante le molte soddisfazioni), da Internet e dalle persone moleste. Ci voleva!!
Ed è stato bello anche con il maritino, sia il primo week end, sia il suo arrivo a sorpresa il venerdì sera successivo... ritrovarsi e parlare la sera sul balcone mentre il piccolo si addormentava nel lettino in stanza...  quanta gioia nel sentirsi ancora super innamorati e COPPIA sebbene con un figlio!
Da parte sua, il pupo ha mangiato un sacco di sabbia con grande soddisfazione, è diventato una cosa sola con la sua paletta nuova fiammante, ha fatto qualche bagnetto in mare anche se con un po' di diffidenza, ha riso e giocato e urlato e... sì, ha mosso i suoi primi passi! :-)


*Da questi pochi elementi potete capire come mio figlio stia crescendo a mo' di selvaggio e sia intollerante a qualsiasi posizione che comporti l'essere legato. Questo vale anche per il seggiolino dell'auto e se qualcuna di voi ha suggerimenti per impedirgli di urlare come un'aquila e cercare di liberarsi strappando le cinghie mi farebbe un enorme favore! :-D

lunedì 10 giugno 2013

Uff!

Voi lo sapete che quando sparisco così di botto è perché sono in fase studio, vero? Vero che lo sapete e mi perdonate? ;-)
Ma eccomi di nuovo qui, stavolta per ammorbarvi chiedervi un consiglio, perché oggi è già un lunedì partito male e sono presa da mille dubbi: il mio cucciolo negli ultimi mesi ha collezionato 3 bronchiti e un inizio di focolaio, insomma ogni volta che prende un raffreddore questo degenera più o meno rapidamente... E siamo di nuovo qui con un raffreddorone e un inizio di tosse che non mi piacciono... La pediatra mi dà sempre Gramplus in supposte e aerosol, ma ho l'impressione che non servano a molto, anche perché lui odia fare gli aerosol e si dimena, quindi non so quanto riescano a fargli effetto! Alla fin fine arriviamo sempre all'antibiotico... ora io non so se partire direttamente con quello, in modo da evitare il peggio, o aspettare ancora domani... Uff, sono presa da mille dubbi, e mi sento in colpa per averlo portato fuori ieri sera anche se pioveva... forse non avrei dovuto, ma in casa era così noioso, mentre nell'uscire si è rasserenato ed era contento... Qualcuna di voi ha avuto la stessa esperienza? Voi che medicinali usate? Mi viene da piangere! ;-( Tra l'altro pure io non è che stia molto bene... raffreddore, tosse, mal di gola e afonìa... che p---e!!! Se solo si decidesse ad arrivare l'estate!

Anyway, la seconda parte di Storia Romana (1200 pag. + 1200 pag. O_o) è andata... con un bel 30... ancora non so come mi sento, non so se mi rendo ben conto che mi manca un solo esame e poi chiuderò un altro libretto... Forse, un giorno, riuscirò ad esserne orgogliosa! ;-)

giovedì 4 aprile 2013

Buon compleanno... a ME!

Dunque, premetto che io c'ho un rapporto molto ambivalente con il giorno del mio compleanno. Tipo che mi piace festeggiarlo, ma comunque ogni anno mi alzo con il magone e la luna storta e non è che passi una gran giornata.
Chi mi segue su Twitter sa che oggi non ha fatto eccezione, anzi: da contorno al mio pessimo umore, come regalo il mio cucciolo si è svegliato con la febbre, ha vomitato tutta la colazione sul pavimento schizzando una delle tende che avevo appena lavato (ebbene sì, ho iniziato le pulizie di primavera) e nel pomeriggio ho dovuto comunque mollarlo ai miei per lavorare. Ho avuto un dolore allo sterno tutto il tempo in cui siamo stati separati, per dire. Tra l'altro è tornata a farmi visita la mia tendinite quasi cronica al polso sinistro. Olé. 

Però devo dire che c'è stato un colpo di coda che ha decisamente raddrizzato la giornata. Tornata a casa, ho trovato il Maritino ad aspettarmi con il suo regalo: premetto che negli ultimi anni, ormai a corto di idee dopo anni di ricorrenze accompagnate dai regali più vari, solitamente mi chiedeva cosa volevo e magari andavamo pure insieme a comprarlo (la maggior parte delle volte, vestiti). 
Stavolta no. Stavolta si è superato, perché mi ha fatto davvero il regalo più azzeccato che potesse farmi in questo periodo... Un buono in un centro estetico, da spendere in qualsiasi cosa desidero, massaggi o altro. 
Nel biglietto ha specificato che voleva regalarmi un po' di tempo per me stessa... Quanto, QUANTO avevo bisogno di una cosa del genere?!? Non gliene ho mai parlato apertamente, ma forse è bastato il suo amore per capirlo! 
Devo ammettere che a gennaio/febbraio, sommersa dallo studio oltre che da lavoro/casa/famiglia, ero ridotta davvero maluccio... Sempre sfatta, spettinata, pallida come una morta... Poi, fatto l'ultimo esame, ho iniziato la risalita: in 3 giorni ho "cerettato" i baffetti, depilato le gambe (sotto la doccia con il rasoio eh, le vecchie abitudini non si cambiano!), fatto una seduta dalla parrucchiera. Per Pasqua mi sono pure concessa 3 lampade al viso, che portano via 20 minuti e danno un ottimo risultato; diciamo che io non amo le lampade, anche perché mi danno un certo senso di soffocamento che sfiora la claustrofobia, e penso che farsene una settimana come va di moda adesso sia una follia. Però oh, a volte ci vogliono proprio!!
Quindi, con questo buono che sfrutterò per massaggi di un qualche tipo, completerò l'opera... tutto sommato, è stato un bel compleanno!!! *-*

PS: per dovere di cronaca, stasera cenetta a casa dei miei con tanto di canzoncina e candelina, sabato sera pizzata con alcuni amici... perché un po' di festa male non fa! :-)

PPS: anche la MMA non si smentisce mai... mi ha mandato i fiori a casa con un bigliettino che mi ha fatto piangere...

lunedì 25 marzo 2013

Dubbi esistenziali pre-nanna

Ma voi cosa ne pensate di quelle tipe che mai, e dico MAI, avete visto accettare una fetta di torta nelle serate in compagnia, che se uscite a mangiare la pizza prendono un piatto di bresaola, se andate a sbafare pasta ai frutti di mare ordinano la sogliola, che davanti a un tiramisù dicono: "Non mi piace" e considerano una mela un pasto completo... Che incontrate in giro per il paese sudate e paonazze mentre camminano come se non ci fosse un domani, che vanno in palestra ogni due per tre, che trasmigrano al paese vicino a piedi anche se hanno 39 di febbre "perché mi va di fare una passeggiata"... e poi scrivono su FacciaLibro dei loro mirabolanti spuntini di mezzanotte e parlano di mangiate che nessuno ha visto mai?!?

Io è meglio che non lo dica. Ché poi mi si taccia di stronzaggine.

lunedì 18 marzo 2013

Di coincidenze e occasioni

A volte, davvero, succedono cose che ti convincono che "niente accade per caso".
La scorsa settimana mi sentivo un po' "così": a casa mia il "così" significa un po' incaxxata col mondo, un po' acida, un po' triste, un po' insoddisfatta, un po' vogliosa di sfogare la mia ira funesta su qualcuno, un po' piagnucolosa, più altri non meglio identificati e contraddittori stati d'animo*. 
Mi succede praticamente tutti gli anni tra marzo e aprile, comunque. Sarà la primavera, che a me butta sempre a terra (ah, dite che con 'sta neve non si può parlare di primavera? Vabbeh.).

Ad ogni modo, sabato mattina mi è venuta a trovare la Mia Migliore Amica, una santa donna che mi sopporta da più di metà della mia (e sua) esistenza. E dopo un po' di sani spetegulesss, mi dice che vuole iscriversi ad un corso di zumba (o zoomba? Risolvetemi questo dubbio amletico). Tlin. Mi si accende una lampadina. Dopo il corso di pilates quando ero tra i 3 e i 7 mesi di gravidanza non ho più fatto assolutamente nulla. I tempi in cui passavo in palestra almeno 6 ore a settimana e la pallavolo era una delle mie ragioni di vita sono lontani, ahimè. C'è da dire che grazie al Cielo da panzona sono passata a panzina abbastanza velocemente, con giusto una paio di chiletti scarsi in più rispetto a quando sono rimasta incinta; chiletti che se ne sono andati una decina di giorni fa, quando è venuto a farmi visita il prezioso e simpatico cacca&vomito-virus. (Vi risparmio il racconto splatter di una me stessa trasfigurata che dice al suo alunno prediletto: "Scusa, vado un attimo in bagno" e raggiunge appena in tempo il water in preda a conati degni della peggio ubriacona). Indi, raggiungere la linea perfetta non è proprio una priorità, anche se... Tutto sommato una rassodatina non ci starebbe male, eh. Pancia e glutei ringrazierebbero, ci scommetto.
E poi... Ho bisogno di tempo per me, e per noi due, che non siamo io & il maritino, ma io & la MMA: perché ho voglia di quelle risate che solo io e lei sappiamo fare, fino alle lacrime, e di quella spensieratezza di quando ero ancora una caxxona patentata.
E niente, mi è venuta in mente una barzelletta che il parroco della mia infanzia aveva raccontato in predica: in breve, un tizio durante una maxi alluvione pregava Dio che lo aiutasse e non lo facesse morire affogato. Passavano vari compaesani in barca offrendogli un passaggio, ma lui rispondeva: "No grazie, il mio Dio mi aiuterà". Il tizio muore affogato. Una volta al cospetto di Dio, gli dice: "Ma Signore, io ti ho pregato tanto e tu   non mi hai salvato!", al che quello: "Ma se ti ho mandato 10 barche, e le hai rifiutate tutte!".
Per dire. Le occasioni vanno colte al volo, e forse non sono solo coincidenze: forse qualcuno ce le manda proprio quando ne abbiamo bisogno.
Quindi niente, domani dalle 19.30 alle 20.30 io zumbo, care/i followers. ;-) Pensatemi. E il fatto che il corso sia di martedì, proprio la giornata meno pesante che ho lavorativamente parlando, non credo sia un caso.
Comunque, sia chiaro che non vado in palestra. Là è l'ambiente delle fighette sculettanti, e proprio non ce la potrei fare. :-D Non sono pronta per la gara alla prima fila, abbiate pietà. Vado nella palestrina scacciona delle scuole elementari, che guarda caso è a 50 metri da casa mia. 
E niente, son contenta. :-)


*Sì, se ve lo state chiedendo, ero in piena sindrome pre-mestruale. Ma non diamo tutta la colpa a quello, su. E poi sì, qui si pratica poco, non so se mi spiego. Epperò mica si può sempre ridurre tutto lì. O sì? 

venerdì 15 marzo 2013

...Ma, se preferisci, puoi avere a metà prezzo anche la neomoglie-guru

Ebbene sì, la donna modalità guru pare imperversare negli ultimi tempi, specie fra le mie conoscenze. Che culo, eh? ;-)
Stasera apro FB e, tempo 10 secondi, già mi prudono le mani (sono mesi che dico che dovrei cancellarmi, perché troppe volte leggo cose che nuocciono alla mia salute).
Un paio di giorni fa questa mia "amica", novella sposa da qualche mese, si era autocelebrata scrivendo con mille arie che nella mattinata si era concessa palestra + beauty farm con massaggi e altre menate. Premetto che la suddetta sostiene di lavorare come una matta, di avere pochissimo tempo per sé, di tornare a casa sempre tardi, e dulcis in fundo di non riuscire ad arrivare a fine mese con lo stipendio... però la si incontra in giro spesso e volentieri in orario lavorativo e pare mantenga da sola il centro estetico del paesello. Ma va beh, io sono acida, si sa.
Ebbene, in molte donzelle hanno schiacciato il fatidico "mi piace" al suo stato, quindi lei - con tutto l'animo guru che insorge - stasera si è sentita in dovere di sottolineare nei commenti:

"IL "MI PIACE" DI TUTTE QUESTE DONNE è SIGNIFICATIVO... DONNE, FACCIAMOCI QUESTI REGALI!!!"

Eccola che spunta, la neosposa-guru! Mi mancava proprio, devo dire.
La cosa che più mi inquieta è che non è la prima volta che ha atteggiamenti di questo tipo, e pare avere pure una certa cerchia di discepole. -.-'
Quindi, se la mamma-guru v'è piaciuta, su, forza donzelle, prendetevi pure la neosposa così siete a posto su tutti i fronti! ;-)

martedì 12 marzo 2013

Adotta una mamma-guru anche tu

Qualche tempo fa mi pare di avervi accennato che frequento il Consultorio del mio paesello (c'ha 7000 anime poerello, però qualcosa di interessante ce l'ha pure lui): prima ho fatto il corso di massaggio neonatale, poi con lo stesso gruppo di donne figlianti sono passata al "Cerchio delle mamme", ovvero una sorta di ritrovo in cui ciascuna parla liberamente di come si sente/quali sono le sue paturnie/quali follie è portata a fare ora che c'ha il pargolo ecc. ecc., il tutto mentre i figlioli si sollazzano - pure loro in cerchio - con una serie di giochini.
Un'iniziativa molto bella, secondo me: visto che nessuna delle mie amiche è ancora pupo-munita, non è trascurabile il fatto di avere la possibilità di parlare con altre mamme e confrontarsi su questo bellissimo ma enigmatico periodo. 
Ovviamente, come in ogni gruppo che si rispetti, c'è sempre (almeno) una che si distingue dalla massa: se durante il corso pre-parto e il primo corso di massaggio all'ASL (ah sì, ne ho fatti due, non si sa mai... :-D) c'era la mamma-logorroica, che in pratica parlava solo lei, in Consultorio c'è quella da me affettuosamente soprannominata mamma-guru. Cioè quella che non si capisce perché venga, visto che LEI SA TUTTO. E non solo sa, ma ti dà consigli non richiesti, perché tu, povera pecorella smarrita, senza le sue dritte saresti già rotolata nel burrone. Ho tralasciato di dire che il Cerchio è guidato da una Pedagogista (e pure mamma), quindi ecco, sarebbe lei quella deputata a indirizzarci sulla retta via e a dare spunti di riflessione. MA la mamma-guru sa che il suo ruolo è fondamentale, e proprio non può esimersi dal regalare le sue perle di saggezza, perché mica si può privare l'umanità di cotanto splendore, no?! E non sono tanto i consigli a stupire, ma proprio il tono con cui li propina, anzi direi li proclama... il tono da guru, appunto.
Comunque ora per vostra gioia esporrò anche a voi alcune delle sue mirabolanti scoperte, le prime che mi vengono in mente, così potete rendervi conto di quanto i suoi consigli siano illuminanti.

Si parlava di stiraggio.
"...E quindi ieri è passata mia zia e mi ha detto di darle tutta la roba che avevo da stirare. E io tac, gliel'ho data. RAGAZZE, FATEVI AIUTARE, EH. NON BISOGNA VERGOGNARSI DI CHIEDERE AIUTO, MI RACCOMANDO!"

Questa era una delle prime volte e io e le altre mamme abbiamo sbagliato approccio. C'è chi ha detto che a lei tutto sommato stirare non pesa, chi (cioè io) ha detto che generalmente lo fa quando c'è a casa anche il marito, e sposta l'asse in salotto di fronte alla TV così nel frattempo si sta insieme, si parla e il tempo passa meglio, chi ha detto che basta stendere bene e si stira la metà. ERRORE. La mamma-guru va assecondata, vietato proporre soluzioni alternative alle sue. Indi lei si è inviperita e ha detto che la facevamo sentire una m...a solo perché si era fatta aiutare. Al che io ho messo una pezza dicendo: "Beh ma fai benissimo se puoi, io non ce l'avrei una zia che passa e mi dice di darle la roba da stirare!". La mamma-guru si è rilassata e ha commentato: "Va beh, allora diciamo che più che essere una m...a sono FORTUNATA!". Felice per questa constatazione che l'ha fatta sentire superiore a tutte noi la conversazione è potuta continuare.

Argomento: uscite con le amiche e tempo libero ormai molto limitati.
"MA NON VI AIUTANO I VOSTRI MARITI?!? RAGAZZE, FATE FARE I PADRI AI VOSTRI MARITI EH!! Io una volta a settimana vado a pilates e non mi faccio il minimo problema, la bimba la tiene lui!".
Inutile controbattere con il fattore stanchezza o altro. 

Per la serie: essere mamme ma rimanere donne.
"RAGAZZE, PER PIACERE, DEPILATEVI! FATEVI I PELI DELLE GAMBE E I BAFFETTI, SE NO POVERI I VOSTRI MARITI! Pensate che una mia cliente (la mamma-guru è estetista, ndr) mi ha confidato che SE LO FACEVA INFILARE con addosso i pantaloni per non far sentire i peli al marito!".
Ha detto così, testuali parole, lo giuro. Roba che alla pedagogista è caduta la mascella. Ora, assodato che questa cliente ha seri problemi mentali, stabilito che depilata è meglio, ditemi se nel post-parto, quando trovare una mezz'oretta libera nella quale non si crolli dalla stanchezza per un qualche tipo di approccio pare un miraggio, il problema principale è la depilazione... ma vaff...va!
Ho tralasciato di dire che io mica vado dall'estetista, i peli me li faccio con il rasoio e via... se no la mamma-guru proprio mi radiava dalle sue conoscenze.

Se non ne avete avuto abbastanza, aggiungerò una postilla. La mamma-guru DEVE avere un/una figlio/a-guru, cioè che fa tutto PRIMA e MEGLIO degli altri. E in questo la nostra mamma-guru è stata fortunata, perché sua figlia è la più grande del gruppo e quindi parte avvantaggiata. MA quale delusione quando ha detto tronfia: "Le è spuntato il primo dentino!!!" e io, da mamma degenere quale sono, ho ribattuto: "Ah sì, mi sono dimenticata di dirvelo, anche a lui!". Comunque niente in confronto a quando ha visto che il mio cucciolo già gattonava, mentre la sua... NO!!! Quale affronto!!! Quando, 2 settimane dopo, anche sua figlia ha raggiunto l'agognata tappa, me l'ha fatto notare dopo 0,1 secondi che ero arrivata. OMMMIODDDIO.

All'inizio la mamma-guru mi indisponeva, tanto che ogni volta speravo che non ci fosse; poi ho capito come prenderla. La mando mentalmente a quel paese e le sorrido assentendo col capo, a volte facendo qualche tiepido commento. 
Sì, è vero, tante volte meriterebbe quelle pallonate in faccia che Mila Azuki si prendeva da Mister Daimon, ma in fondo ha seri problemi di insicurezza e li maschera facendo la sapientona.
Quindi ecco, il mio messaggio per voi è questo, care/i blogger: adottatela anche voi una mamma-guru, poerella. Ché se scopre che i suoi consigli non se li fila nessuno ne potrebbe davvero fare una malattia, eh.

lunedì 11 marzo 2013

Chi non si espone mi indispone

In questo periodo storicamente molto denso, ovunque si vada si sente parlare: a) di politica, b) di Chiesa e religione. Sono argomenti "scottanti", è vero. Spesso quando se ne parla si finisce per litigare. Però, ecco, CHI NON SI ESPONE MI INDISPONE. Davvero, sempre più mi sono accorta di nutrire ben poca stima per chi se ne sta lì senza dire ciò che pensa, senza che tu riesca a capire se è di destra o di sinistra, se va in chiesa oppure no. Mi indispone più di chi a votato il Berlusca (mmm, forse no :-D). Ok che il voto sarebbe segreto, ok che ognuno ha la sua privacy, ma caro mio, se non vuoi dire mai come la pensi SEI UN SENZA PALLE. Facile stare lì ad ascoltare gli altri che si scannano con quella tua faccia imperturbabile, facile giudicare tra te e te, o magari "al sicuro" tra le mura domestiche, e mai e poi mai esporre un'opinione là dove potresti essere attaccato. 
Forse perché io non riesco stare zitta, neanche quando sarebbe meglio, e anzi mi espongo sempre e comunque (pure troppo). Con gli anni ho imparato a smorzare i toni, ma mi è capitato di difendere sa sola la mia fede cristiana in gruppi di 10-12 persone, e pure di smerdare sola contro tutti quelli che parlano per luoghi comuni e scava scava non sanno un caxxo.
Spero di riuscire ad insegnare a mio figlio che difendere le proprie opinioni, pur nel rispetto di quelle altrui, è un diritto sacrosanto!

(Poi la smetto, eh. Dopo la raccapricciante trilogia costituita dagli ultimi post, per la serie: "IW e la fiducia nel genere umano viaggiano su binari inesorabilmente paralleli", tornerò ad ammorbarvi con qualche melensaggine sul mio cucciolo, promesso!)

sabato 2 marzo 2013

A pensar male si fa peccato, però... ;-)

Premessa: quand'ero gggiovane non sono stata particolarmente fortunata con le amicizie; mi sono fidata di persone che non lo meritavano, ho raccontato i fatti i miei a chi aveva il gusto per il rimaneggiamento e lo sputtanamento ecc. ecc.
Indi per cui, attualmente mi fido con molta molta cautela. Nonostante questo, ho alcuni amici fantastici a cui sono legatissima. Ma sono pochi, meno di una decina direi.
Due anni fa avevo scritto questo post, raccontando di un' "amica" ormai non più tale. Ora, voglio dire: sono passati esattamente due anni, e già allora le cose non erano messe bene. Senza particolari litigi, semplicemente a quanto pare non siamo fatte per essere amiche: facciamocene una ragione. Nel frattempo, tra l'altro, sono successe un sacco di cose. Una fra tutte, il fatto che lei e il mio amico d'infanzia (ormai anche lui perso un po' di vista) si sono lasciati. In pratica, ci si incontra per caso una tantum e stop.
Eppure, lei a volte mi manda mail su FB del tutto insensate, nelle quali esordisce sempre con la frase "sono così dispiaciuta che ci siamo perse di vista". Ora, a me sembra ipocrisia pura: se ti dispiacesse davvero, avresti fatto in modo di organizzare un incontro, no? L'ho invitata ripetutamente a casa nostra, in pratica tutte le volte che scriveva quella frase, e ha sempre risposto cose del tipo: "In questo periodo sono presissima, ci sentiamo più avanti, ok?". A voi non sembra una plateale presa per il c--o?
A me sì. L'altro giorno lei mi invia l'ennesima mail, sempre con la stessa frase di accorato dispiacere per il fatto che le nostre strade si sono divise. Io, che ormai sono diffidente e acida ;-), mi insospettisco e mi dico: "Che cosa vorrà questa?", e faccio una supposizione. Tempo 3-2-1 secondi ecco che ricevo un'altra sua mail: "Senti maaa, ho saputo dalla parrucchiera (!) che il papà della Tua Migliore Amica sta male... scusa se chiedo a te maaa, è così grave?!". Mia supposizione centrata in pieno.

Punto 1: ometti perlomeno la fonte del pettegolezzo, che si sa che nei salotti della parrucchiera girano le peggio cose rimaneggiate a piacimento.
Punto 2: visto che la Mia Migliore Amica è (era) anche amica tua, prenditi la briga di sentire direttamente lei, che mi sembra più corretto che non stare a raccogliere notizie qua e là.
Punto 3: come ho fatto io a capire subito dove volevi andare a parare con la tua prima mail? Sono una maga, una sensitiva decisamente dotata? O forse in fondo ormai ho capito i meccanismi e so che mi scrivi solo per qualche interesse di fondo?

Premetto che mi schifa profondamente il fatto che ci siano persone che fanno oggetto di gossip le condizioni di salute di chi non se la passa bene. E siccome questa tizia frequenta abitualmente la tipa di cui parlavo nel post precedente e altre fanciulle che so per certo che si dedicano a questo allegro hobby con regolarità, non c'è voluto molto a fare 2 + 2... Mi sono talmente imbufalita che, pur leggendo la mail di mattina, le ho risposto nella tarda serata. Ero tentata di scriverle qualcosa del tipo: "Guarda, non prendiamoci in giro. A me non dispiace per nulla il fatto che ci siamo perse di vista, per il semplice fatto che evidentemente non ci interessa frequentarci, altrimenti faremmo in modo di farlo". Ma siccome poi passerei io dalla parte della stronza, ho semplicemente fatto come se lei non mi avesse detto nulla riguardo ai nostri rapporti, limitandomi a risponderle in maniera vaga sulle condizioni di salute del padre della MMA e invitandola a rivolgersi direttamente a lei per saperne di più.

Ora, secondo voi: sono io che sono acida come uno di quegli yougurt che ci si dimentica in frigo e sono scaduti da un anno, oppure questo comportamento è davvero vergognoso?! Sarà anche vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, ma secondo me si vedono soprattutto nella vita di tutti i giorni... Cioè, se mio padre sta male, che me ne frega se si fa sentire una che vedo 3 volte l'anno?! Se ho bisogno di consolazione non vado certo a cercarla da lei! E soprattutto, se mi vuoi stare vicino chiedi direttamente a me, non vai dalla mia amica per avere conferma dei gossip da parrucchiera senza nemmeno aggiungere "salutamela e dimmi che le sono vicina"... o no?!

venerdì 15 febbraio 2013

Orgoglio

Ci sono cose che ho fatto di cui vado fiera. E chi mi conosce bene sa che non sono una che si monta molto facilmente, soprattutto perché c'ho un super io freudiano che la metà basta (tipo, ieri ho dato un altro esame, 1200 pag. di Storia Romana, e ho preso 30 e lode. 30 e lode caxxo, studiando la notte e negli interstizi di tempo. E la prima cosa che ho pensato è stata che avevo fatto il mio dovere. Va beh.).


Però vado fiera di essere una donna con le palle. Stasera mi veniva in mente 'sta cosa e ho voglia di raccontarvela.

Ai tempi dell'organizzazione del mio matrimonio mio cugino stava con una che io detesto. Una che è stronza fino al midollo, falsa, subdola, paranoica e pure un po' squilibrata, secondo me. Che con la forza dell'invidia mi ha davvero fatto del male. Mio cugino, che ci si è messo insieme quando i nostri rapporti si erano già incrinati, poveretto, si è subito la situazione. Devo ammettere che non ci frequentiamo molto, però siamo sempre andati d'accordo, e quando lo incontravo insieme a lei la situazione era abbastanza penosa.
Perciò, quando compilavo la lista degli invitati alle nozze, a volte la inserivo e a volte la toglievo. A seconda dell'umore del momento. Poi capita che mi iscrivo a FB, che fino ad allora avevo sempre snobbato. Pur non avendo la sua amicizia, riuscivo a leggere la sua bacheca, che a quanto pare non aveva le restrizioni della privacy. Ed ecco che snasando trovo dei commenti palesemente riferiti a me di una cattiveria inaudita, ma davvero.
Decido che no, al mio matrimonio non ci può essere, mi rovinerebbe la giornata che aspetto da tutta la vita. Ne parlo con il maritino, e lui mi dice di fare quello che sento. Quindi mando un sms al cugino e gli propongo una merenda insieme per fare una chiacchierata. Lui accetta e ci ritroviamo in pasticceria e parlare di tutto e un po', giusto per prendere tempo. Poi prendo coraggio e gli dico: "Guarda, penso che immagini perché ti ho chiesto di venire qui. Non so se invitare o meno la tua morosa al mio matrimonio. Cioè, mi ha fatto delle cose proprio brutte, e io non vorrei invitarla. Però, se tu ti offendi e vuoi che lei ci sia, altrimenti non vieni, allora la invito, perché sei mio cugino, ti voglio bene e non puoi mancare". Il tutto fissandolo negli occhi. Lui, che è una persona intelligente, mi risponde: "Non preoccuparti, se non vuoi invitarla io vengo comunque, non mancherei mai. È il tuo matrimonio e nessuno te lo deve rovinare" (sotto sotto secondo me sapeva che avevo ragione io).
Indi, baci abbracci e saluti affettuosi, ce ne andiamo ognuno a casa nostra e cancello la perfida dalla lista. Giuro, mia mamma quando l'ha saputo non se ne capacitava. :-D

Voci dicono che la signorina non l'avesse presa bene e che avesse detto a una signora del paese: "Lei non ha ancora capito che anch'io faccio parte della famiglia ormai".

Ebbene, da un annetto a questa parte la coppia è scoppiata. Mio cugino se l'è sopportata anche troppo. E io sono troppo orgogliosa di non averla invitata, visto poi com'è andata a finire.
La morale della favola è: bisogna sempre fare ciò che ci si sente di fare. ;-)

venerdì 4 gennaio 2013

Buon anno!


Ridere spesso e molto; 
guadagnarsi il rispetto delle persone intelligenti e l'affetto dei bambini;
suscitare l'apprezzamento dei critici onesti e sopportare il tradimento dei falsi amici.
Apprezzare la bellezza;
trovare il meglio negli altri;
lasciare il mondo un po' migliore, sia con un bambino, un'aiola di giardino o una condizione sociale accresciuta;
sapere che almeno una vita ha respirato meglio perché tu hai vissuto.
QUESTO è AVERE SUCCESSO.

(R. W. Emerson)


E questo è il mio augurio tardivo per l'anno che è iniziato... che possiate avere successo nel senso più puro del termine!!!
Sono sempre vergognosamente assente, ma vi penso, sappiatelo... e vi leggo, anche se magari non ho tempo di commentare!

Qui procede tutto bene, il cucciolo è una gioia continua e un amore immenso, e mi porta talmente fortuna che ho passato anche l'ultimo esame (con un 24 senza lode né infamia ;-))... Le feste sono trascorse tra abbuffate in famiglia e serate con gli amici, e adesso rimane solo un po' di malinconia per la ripresa dei ritmi frenetici... ma c'est la vie! 
Un abbraccione!