venerdì 7 dicembre 2012

L'amicizia dopo un figlio

A volte ritorno. ;-)
Vorrei essere più presente, ma non è facile... sto cercando di preparare un esame di latino da 9 cfu per il 18 dicembre, faccio 14/15 ore di lezione a settimana ai miei alunni, tento di mantenere un appartamento dignitoso :-D, e il tutto con il mio cucciolo per casa. Giusto nelle ultime 48 ore ho rifiutato tre alunni tornati alla carica e un'intervista ad un fotografo per un articolo per la solita rivista con cui collaboro (prevalentemente come correttore di bozze)... e sono ancora in lutto, soprattutto per l'intervista, anche se so che mi sarebbe stato impossibile farla bene in questa settimana... Però sarebbe stato il mio secondo articolo/intervista per loro, e il primo (che ho fatto tipo a marzo) mi aveva dato grande soddisfazione... Va beh, devo ancora imparare che non posso fare tutto... Tra l'altro giusto oggi ho realizzato che ci sono amici stretti che non sento da più di un mese... -.-'

Dopo questo pallosissimo preambolo vengo al dunque: parliamo di amici, appunto. Spesso si dice che certe coppie, avuto un figlio, scompaiono. Stop, zero vita sociale e amen. Direi che noi - grazie anche al fatto che il nostro piccolo è un tesoro tranquillo e pacioccoso - siamo usciti parecchio per essere neogenitori, complice anche il fatto che, avendo partorito d'estate, il clima conciliava le gite.
Ci sono però amici che hanno smesso di chiamarci, dando probabilmente per scontato che noi non fossimo disponibili. Eppure noi li abbiamo invitati a casa più volte e ci siamo anche incontrati in giro, anche a teatro, per dire, perché il Giorgino nella sua carrozzina sta buono buono ;-). Ovvio, però, che dobbiamo un pochetto adeguarci alle sue esigenze, e questo non è essere diventati pallosi, ma direi quantomeno responsabili ;-). Domenica sera abbiamo in programma una pizzata per ritrovarci e ci stiamo sentendo via mail per accordarci: io ho proposto una pizzeria in paese, cosa che per noi sarebbe molto più comoda... non l'ho detto espressamente, ma penso che uno ci possa arrivare da sè, no? Invece nulla, hanno virato su un altro ristorante a 20-30 minuti da casa. Ora io dico: va bene non fare i rompi palle-genitori paccosi, ma cosa vi costa venirci incontro? Io penso che bene o male un posto valga l'altro, forse perché già prima di diventare mamma la mia idea è sempre stata: "L'importante è la compagnia". Ok, non dico di andare al centro anziani, però di pizzerie carine ce ne sono anche vicino a casa. E poi, visto che non ci vediamo da un po', risparmiamo il tempo del viaggio per chiacchierare, no? Ecco, tutto questo per dire che, dalla mia attuale esperienza, sono gli amici senza figli che non si vogliono adeguare un pochetto a chi li ha, e non viceversa! Voi cosa ne pensate? :-)

Ah, quasi dimenticavo... Ce l'ho fatta anche quest'anno a partecipare al Calendario dell'Avvento de I Piccolini Barilla, se volete dare una sbirciatina qui trovate la mia favola: http://it.piccolini.com/calendario-avvento-2012/il-primo-albero-di-natale/.
PS: quest'anno c'è stata una retribuzione di 50 euro lordi (44 netti) per ciascuno scrittore: direi che la Barilla ha fatto quello che ormai quasi nessuno fa... dare anche un contributo economico, e non solo far lavorare per la gloria... APPLAUSI!! :-)

martedì 30 ottobre 2012

Fortunata te che allatti!

Questo post è un po' l'evoluzione del precedente, quindi per le mie convinzioni di base sull'allattamento vi rimando a quello.


"Fortunata te che allatti" è una delle frasi che maggiormente mi sono state rivolte nei miei 3 mesi di allattamento al seno. Con una rapida indagine, ho scoperto che il 99% delle donne che la pronunciava non aveva potuto (o voluto) allattare. Quindi io, che mentre mangiavo avevo il baby attaccato alla tetta, ero mooolto fortunata, mentre loro, che avevano preso le pastiglie per non allattare e gli davano il biberon, anzi glielo facevano dare dal papà o dai nonni, erano delle povere sfigate. Eh beh, mi sembra ovvio.
Invece io dirò che l'allattamento è una fortuna per due soli motivi:
-per il pupo, che grazie al latte materno riceve molti anticorpi e un nutrimento sempre adeguato;
-per le finanze familiari.
E bon. Nient'altro a mio parere. Perché non diciamo cazzate: con i 40 gradi perenni di quest'estate, il baby attaccato per un'ora 7 volte al giorno, per un totale di 7 ore MINIMO, non mi pare denoti una fortuna sfacciata, proprio no. Non parliamo di quando si usciva: ok, come si suol dire, il latte del seno è sempre pronto. Peccato che nel pienone di una piazza durante le feste estive, così come al supermercato o altri luoghi molto pubblici, tirare fuori la tetta davanti a tutti non sia esattamente la cosa più naturale del mondo, perlomeno per me. E peccato si debba sempre pensare a cosa mettersi, perché non tutte le maglie consentono un allattamento agevole. Ok, ne avevo una fantastica della Prenatal che ho sfruttato tantissimo, fatta in modo tale che si apriva una fessura sopra il seno e in pratica non si vedeva nulla, però è l'unica che ho trovato. 
Per fortuna Giorgio dormiva anche 2-3 ore tra una poppata e l'altra, quindi calcolavo di uscire in quell'intervallo di tempo. Ma mi è capitato più volte di dover tornare a casa a corse. E non ditemi che il biberon è scomodo "perché bisogna scaldare l'acqua". Per piacere! Siamo nel 2012, si trova OVUNQUE un bar dov'è possibile farsi scaldare tutto ciò che si vuole! E se capita di andare fuori dal mondo - o se anche da voi all'ASL non hanno in dotazione lo scalda-biberon perché l'ostetrica è pro allattamento materno e discrimina chi si dà all'artificiale (!!!) - basta scaldare ben benone l'acqua a casa e metterla nel termos, in modo che duri anche per qualche ora. 
Parliamo poi della stanchezza generata dall'allattamento al seno: c'è chi ti vede lì con il bimbo in braccio mentre magari sei in gelateria e ti dice: "Ah, vedi che comodo? Non ti accorgi neanche!". Oh genio della lampada, sei tu che non ti accorgi perché non è alla tua di tetta che è attaccato il pupo! Dopo una poppata la mamma è stanca come dopo una corsa a perdifiato... ma ovviamente per chi non l'ha fatto è facile come bere un bicchier d'acqua!
Tutto questo genera sensi di colpa immotivati nelle donne che non allattano, oltre che una buona dose di ipocrisia. Per esempio, sempre al corso post-parto, una ragazza il mese scorso faceva mille scene dicendo che a casa aveva pianto più volte perché il suo latte non era abbastanza per la sua piccola di un mese, e quindi le doveva dare l'aggiunta. CHE ONTA, EH? -.-' L'ormai famosa ostetrica le ha fatto schiacciare un seno e ne è uscito un fiotto che quasi colpisce la mammina vicina - lo giuro. Quindi le ha consigliato di insistere, perché a quanto poteva vedere lei, di latte ne aveva eccome. La ragazza, parlando, si è contraddetta più volte e si è capito abbastanza palesemente che non è che di latte ne avesse poco, ma che dopo mezz'ora con attaccata la pupa si stancava e quindi va di biberon. Niente di male, basta dire le cose come stanno. Dopo di che è mancata un paio di settimane, poi è tornata e ha detto che in quei giorni aveva provato a dedicarsi solo ad allattare, ma era stato un incubo e quindi era arrivata alla decisione di smettere. Mentre la volta precedente guardava con disappunto le mamme con il biberon, a questo incontro se n'è stata zitta e muta e non ha più parlato di pianti - secondo me finti. Ma ha senso comportarsi così? Mah.

Detto questo, lo rifarei senza dubbio. Per il mio bimbo, questo e altro. Ma smettiamola di raccontare favole.

Ok, ora attirerò le ire di tutte le "tettalebane" del web, però è quello che penso e mi sentivo di dirlo. Amen. ;-)

venerdì 26 ottobre 2012

ImperfectWife e la mammitudine

Forse è giunto il momento di aggiornarvi un po' sul mio rapporto con la mammitudine. ;-)
Dunque, direi che ImperfectWife propabilmente è anche un'ImperfectMum, ma comunque si è trovata subito a suo agio nel ruolo di mamma. Non ho versato fiumi di lacrime nelle prime settimane, non mi sono mai fatta prendere dal panico stile: "Oddio, non ce la posso fare", credo di avere ormai superato il rischio baby blues. C'è da dire che Giorgio è un angelo, dorme un sacco tra un pasto e l'altro e piange veramente poco!
Forse anche il fatto di aver ricominciato presto a lavoricchiare e a studiare mi ha aiutata a non focalizzarmi solo sul baby, così mi sono abituata a non tenerlo sempre in braccio e a pensare ad altre cose. D'altra parte, sento però il bisogno di stare a contatto con altre mamme, quindi ho ricominciato ad andare una volta a settimana all'ASL, dove ho fatto il corso pre-parto, per fare degli incontri su cose come il massaggio neonatale. Anzi, visto che 2 ragazze hanno smesso di venire all'ASL e si sono spostate al consultorio, ho intenzione di andare anche lì tanto per avere più occasioni di socializzazione! Sono malata? :-D Mi sembra che questi momentin d'incontro mi facciano molto bene e ne apporfitto per fare varie domande su cose tipo l'allattamento, come è meglio che dorma il bambino, quando è giusto iniziare a metterlo nel seggiolone ecc. ecc. Non che questo significhi che io sia sempre d'accordo con quello che dice l'ostetrica, anzi. Mi sembra che viva un po' sulla luna 'sta donna, comunque il confronto è utile.
Per esempio, parliamo dell'allattamento: ho allattato Giorgio al seno fino ai 3 mesi, poi la mia produzione si è interrotta, probabilmente perché lui è passato velocissimamente da 7 a 4 pasti, stimolandomi sempre meno. Quindi, ora gli do tranquillamente l'artificiale. A questo proposito vorrei dire una cosa a gran voce: W L'ALLATTAMENTO MISTO!!! Da quando sono stata dimessa, 1-2 volte al giorno gli ho sempre dato l'aggiunta, come mi era stato consigliato in ospedale data la sua nascita prematura. Il mio pupo ha imparato a succhiare indifferentemente dal seno e dal biberon, senza minimamente avere problemi, e in questo modo è capitato che la domenica mattina, se avevo dormito poco la notte, il maritino mi lasciava riposare e dava lui da mangiare a Giorgio. Sembra una stupidaggine, ma poter tirare il fiato qualche volta, senza essere una latteria ambulante 24 ore su 24, a me ha giovato tantissimo. Ecco, l'ostetrica dell'ASL è contro l'aggiunta e, quando Giorgio è passato ai 4 pasti, mi ha detto che per non far interrompere la mia produzione dovevo attaccarlo più spesso. Peccato che lui dormisse tra un pasto e l'altro, e quindi a me non sembrava il caso svegliarlo... o no? Se per lui andava bene così perché tenerselo perennemente come appendice della tetta?! Stamattina una ragazza ha detto una frase che mi ha fatto riflettere: "Sì, allatto esclusivamente al seno, almeno in questo mi sono riscattata!" '-.- Cioè, avendo dovuto partorire con il cesareo, per lei poter allattare al seno è un "riscatto"... ma scherziamo?! Quindi, implicitamente, se non allatti sei una mamma a metà?! Io sono stata molto contenta di essere riuscita ad allattare per 3 mesi, e mi sembra già un buon risultato, ma non credo che mi sarei sentita incapace se non avessi potuto farlo. Anche dandogli il biberon si può guardare il bimbo negli occhi, lo si può coccolare, gli si può parlare dolcemente... mica bisogna essere per forza tetta forever!! Voi cosa ne pensate?!
Altro quesito: meglio che il pupo dorma nella culla o nel lettone? Giorgio ha sempre dormito nella culla con nostro immenso piacere, mentre l'ostetrica sostiene sia meglio nel lettone... ma da quando in qua?! Lei dice che in questo modo il pupo non si dimentica di respirare (?) perché sente il ritmo del rispiro dei genitori e si evitano così le morti in culla (cioé, se il maritino con la sua stazza si sdraia sul bimbo altro che morte in culla, eh)... inoltre in questo modo è più comodo per l'allattamento, così è possibile allattare da sdraiate e contemporaneamente dormire... Non so voi, ma io ad allattare da sdraiata non sono proprio mai riuscita... il bimbo quando ha pochi mesi mica è in grado di attaccarsi da solo al seno e se non è ben sostenuto non succhia... a me 'ste cose sembrano fantascienza!!
Perciò direi che la mia mammitudine è all'insegna del confronto, ma anche del "faccio come mi pare perché il meglio per il mio bimbo lo decido io con il buon senso"... Cosa ne dite? ;-)

mercoledì 17 ottobre 2012

Robe da non credere

Perché la burocrazia italiana, e in special modo quella universitaria, assume contorni che hanno dell'incredibile. E dell'assurdo. Non so neanche da che parte cominciare a raccontare, ma mi sa che è meglio partire dall'inizio. Sicuramente sarò confusa, ma visto che è uno sfogo mi perdonerete, lo so.
Diciamo che, avendo io già due lauree, una triennale e una magistrale, e dovendo in pratica fare solo un percorso abbreviato per ottenerne una terza, con vari esami della precedente carriera che mi vengono riconosciuti, le cose sono già di per sè complesse. Per questo motivo, non ho potuto compilare il piano di studi direttamente on line, ma ho dovuto farne uno cartaceo per far quadrare tutto. L'ho lasciato sulla scrivania del prof. che doveva approvarlo ancora questa primavera (tipo ad aprile), e lui mi ha fatto sapere a GIUGNO che c'era qualcosa che non quadrava... Fortunatamente sono riuscita a incastrare un colloquio con lui in un giorno in cui avevo un esame (quello che ho dato a 6 GIORNI dal parto) e dopo un paio di modifiche blande tutto sembrava a posto. Un paio di giorni dopo sono stata contatta dalla segretaria dell'uni, che mi ha detto che nel mio piano di studi c'erano dei problemi... che il prof. non aveva riscontrato, anzi aveva contribuito a creare. -.-' Grazie al cielo ho trovato la segretaria più sveglia dell'universo - cosa assai rara nella mia esperienza universitaria precedente - e anche molto gentile, che saputa la mia situazione mi ha evitato un ulteriore viaggio a Milano e mi ha mandato per posta i documenti da modificare, studiando al meglio la situazione dei miei crediti riconosciuti. Mi ha dato le dritte giuste e così, dopo il parto, ho rispedito tutto convinta che il peggio fosse passato. La segretaria mi ha scritto via mail dicendomi che per l'approvazione definitiva avrei dovuto aspettare settembre, perché ormai tutti i prof. erano in ferie. Ma ad agosto, bazzicando sulla pagina della mia carriera on line, scopro che l'esame di Storia della Lingua Italiana che avevo sostenuto a giugno per 12 cfu mi è stato registrato da 9 cfu. Mi prende un colpo e inizio a tartassare di mail la segreteria, da cui mi viene risposto che è IMPOSSIBILE sostenere quell'esame da 12 cfu, perché il regolamento di facoltà non lo consente... Io allora mando una mail infuocata, dicendo che mi è stato permesso mettere questo esame da 12 cfu nel mio piano di studi (cfu necessari per accedere all'insegnamento) e che sul mio libretto questo esame è stato appunto registrato da 12 cfu. Scrivo anche alla professoressa, che si mette pure lei in contatto con la segreteria: salta fuori l'inghippo, e cioè che per questo insegnamento è possibile sostenere due esami da 6 cfu, ma non uno solo da 12... no cioè, PARLIAMONE. O_o Pare che nemmeno la prof. lo sapesse, guarda un po'. Però forse il mio tono ha smosso un po' i c--i dell'intera segreteria e quindi è spuntata la soluzione: la prof. deve passare in segreteria a correggere il verbale dell'esame (non so nemmeno se sia una cosa legale, in realtà) scrivendo che l'ho sostenuto da 6 cfu, e poi potrò verbalizzare ad un prossimo appello un altro esame da 6 cfu... per un totale di 12 cfu totali... olè! Peccato che la prof. a tutt'oggi non abbia fatto nulla e non abbia nemmeno più risposto alle mie mail... spero che sistemi tutto al più presto, anche se per fortuna ho dalla mia tutto l'infinito scambio di mail con la segreteria che testimonia la mia buona fede e il fatto che io mi sia mossa per tempo.

Ecco, questo è quello che proprio non mi mancava dell'università.

Altre cose, invece, mi mancavano, come il profumo dei libri, il conto delle pagine che calano a mano a mano che vengono studiate, la voglia di raccontare al maritino e alla mother le cose interessanti scoperte. Dio, come mi mancavano. Ma questa è un'altra storia.

Tanto per aggiornarvi, visto che latito di brutto ultimamente, ecco la mia situazione universitaria: ho dato 3 esami dal 23 maggio al 18 giugno, portando a a casa un 28, un 29 e un 30... massima soddisfazione!! :-) Poi ho ben pensato di farne un altro il 2 ottobre, studiando con Giorgio in braccio o mentre dormiva, saltando il pranzo quando il maritino non tornava dal lavoro in modo da ottimizzare i tempi... scoprendo 24 ore prima che il prof. sia era sbagliato a dirmi il programma per i non frequentanti via mail e che quindi dovevo aggiungere due saggi per un totale di 100 pag., lette alla bell'e meglio la mattina stessa dell'esame (che per fortuna è stato di pomeriggio)... Nonostante tutto, e nonostante un'interrogazione surreale con domande assurde, ho portato a casa un 25, che per una perfezionista come me non è proprio il massimo, ma che mi devo convincere che sia stato un risultato meraviglioso a 3 mesi dal parto! ;-)
Ora mi mancano 3 esami tosti più la tesi... vediamo cosa riesco a fare! Pregate per me! ;-)

Quando Giorgio ha compiuto un mese ho ricominciato le ripetizioni per 2 ore a settimana... dai primi di settembre le ore sono diventate 5, poi 10, poi 15... Di solito tengo il cucciolotto con me, perché incastro le ore nei momenti in cui dorme... In alcuni casi invece lo lascio ai nonni, anche se con qualche senso di colpa... ma direi che per ora l'organizzazione è ok!

Giorgio sta bene, pesa più di 6 kg e soprattutto è un angelo che sorride sempre e mi dà le gioie più grandi!! Spero di riuscire ad aggiornarvi più spesso d'ora in poi!

mercoledì 25 luglio 2012

Cronache di un parto (non) annunciato

Avvertenza number one: il post che segue presenta alcuni dettagli splatter... prego astenersi dalla lettura chi è debole di stomaco.

Avvertenza number two: il post che segue potrebbe terrorizzare e/o traumatizzare chi affronterà un parto nell'immediato futuro... prego astenersi dalla lettura pancine/pancette/panzone facilmente impressionabili.

Non so perché, ma ho l'urgenza di raccontarvi le mirabolanti avventure del mio parto, così, giusto per allietarvi la giornata ;-).
Dunque, torniamo a domenica 24 giugno. Ore 10, più o meno. Partono le prime contrazioni, non dolorose, per cui non mi preoccupo, anche perché non è la prima volta che mi capita e al corso pre-parto hanno detto che si tratta di una cosa normale negli ultimi mesi. Verso mezzogiorno le contrazioni aumentano e diventano dolorose, al che io inizio a preoccuparmi e a chiedermi cosa stia succedendo. Il maritino è a comprare dei guanti per il lavoro, quindi sono a casa da sola a rimuginare. Ma siccome mi piace rimuginare da sola prima di essere sicura di qualsiasi cosa, anche quando lui arriva minimizzo. Così scende a pranzo dai suoi e io gli dico che arrivo subito. Peccato che in bagno mi rendo conto di avere delle strane perdite rosa, quindi citofono giù e chiedo al maritino di salire un attimo. Minimizzo ancora, ma gli dico che mi metto a letto e provo a riposarmi. Arriva la suocera, che insiste perché chiami la mia ginecologa. Io temporeggio, ma poi mi decido e faccio la mia figura barbina con la dottora, visto che in preda all'ansia non riesco a trovare in una cartellina di 4 pagine un dato che mi aveva segnato nella visita di 6 giorni prima :-D. Quando mi riprendo ricevo l'ordine di andare subito in ospedale. Visto che sono alla 36+2 non dovrebbero esserci problemi, comunque la gine si preoccupa di avvisare del mio arrivo.
Ok. In fretta e furia riempio il borsone - che il maritino aveva tirato giù dal solaio solo il giorno prima - con i sacchetti dei cambi per il bimbo e la roba per me, che per fortuna erano pronti in un vano dell'armadio da giusto 3/4 giorni.
Partiamo alla volta dell'ospedale, che raggiungiamo in circa 20 minuti. Mi visitano ostetrica e ginecologa, decretano che è tutto nella norma e affermano con convinzione che, essendo già di 3/4 cm, partorirò entro le 18-19 al massimo. Ah ah.
Mi parcheggiano in sala travaglio e mi dicono di camminare avanti e indietro per il corridoio. Ma alle 17 le mie contrazioni battono la fiacca, cioè diminuiscono di intensità anziché aumentare, quindi dopo una sana ravanata nelle mie parti basse si scopre che il pupo ha la faccina girata verso l'esterno invece che verso l'interno, e questo fa rallentare il tutto. Decidono quindi di dare una svolta alla mia vita facendomi 4 dosi di ossitocina e attivando così il parto pilotato, regalandomi le ore più lunghe che abbia mai potuto sperimentare. Oltre ai simpatici ormoni che hanno avviato contrazioni ultra dolorose, mi è stata gentilmente consigliata la posizione più comoda del modo, ovvero quella a carponi sul letto, in modo che con la forza di gravità il baby girasse la faccia dalla parte giusta. Dopo due ore così, per quanto io odi le anestesie e aborrisca il parto cesareo, giuro che avrei acconsentito a farmi tagliuzzare d'urgenza, purché tutto finisse presto. Invece sono allegramente giunte le 20.30 more or less, e dopo mie varie preghiere e suppliche ho avuto il permesso di stare sdraiata sul letto come una persona umana. Ma le mie fortune non erano finite: era ora del cambio turno, perciò la dolce ostetrica Roberta doveva lasciare il posto a tal Rosalina, che con la dolcezza probabilmente c'ha avuto un brutto rapporto fin dalla nascita. La cerbera ha preso le redini del mio parto a suon di: "Ti viene da spingere?! E ALLORA SPINGI, NO?!" e di: "Devi fare COME DICO IO!!!". Nel giro di mezz'ora ero pronta per la sala parto, dove sono stata più volte redarguita perché:
a) non mi aggrappavo alle manette del lettino;
b) sollevavo il braccio sinistro, che era collegato a un monitor o qualcosa di simile: essendo il tal aggeggio difettoso, se io alzavo il braccio il segnale si perdeva (e io mi chiedo: se i vostri marchingegni funzionano alla ca--o di cane, è COLPA MIA?!?);
c) spingevo di gola e non di pancia (?!?), con tanto di: "Si va beh, se spingi così partorisci domani mattina!".
Dolce la Rosalina, nevvero?! :-D
Comunque la suddetta mi ha illuminato quando, con estrema finezza, mi ha urlato: "Devi spingere come quando fai la cacca, HAI CAPITOOO?!". Scusate ma non è colpa mia se ho partorito con un mese d'anticipo e mi mancavano le ultime 2 lezioni del corso pre-parto, ovvero "Il travaglio" e "Il ritorno a casa", quindi tale chicca me l'ero persa. -.-'
Detto questo, sono diventata la spingitrice migliore del mondo e alle 21.55 il piccolo Giorgio è spuntato all'orizzonte!!
Poi sono arrivate altre cose divertenti, tipo i punti e tipo la Rosalina che mi ha portato in bagno e, dopo aver aspettato minacciosa che facessi la pipì (non oso immaginare cosa sarebbe successo se non mi fosse scappata), mi fa: "Adesso pulisci il water lì dove hai sporcato!!". -.-' SON COSE.
Fecendo un rapido sunto, ecco i dettagli che non mi aspettavo:
1. le potenti ravanate che ostetriche e dottori si dilettavano a fare nelle mie parti basse, in ispecie durante le allegre contrazioni, così, giusto perché non mi divertissi troppo;
2. la strana sensazione che il pupo non uscisse esattamente da lì dove (dicono) è uscito, ma dalla parte retrostante;
3. la necessità di spingere ancora, dopo la nascita del pupo, per espellere la placenta: non c'è niente di più brutto e ingiusto che obbligare ad altri dolori chi crede che il peggio sia ormai passato;
4. la totale perdita di dignità delle partorienti costrette ad indossare il maxi pannolone e a tirare giù le mutande a richiesta durante le visite dei dottori, il tutto davanti alle compagne di stanza.

Comunque sì, nel caso voleste chiedermelo, tutto sommato lo rifarei. :-D

Detto ciò, Giorgio ieri ha compiuto un mese e ha raggiunto i 3,770 kg... è il trionfo della salute!! :-)




sabato 30 giugno 2012

Ebbene sì!!!


Lo so, avevo promesso di scrivere di più... Ma il mese di pausa che pensavo di avere è magicamente svanito!!!
Il nostro Giorgio aveva fretta di vedere il mondo e domenica 24 giugno, a 36 settimane e 2 giorni, ha salutato la sua mamma e il suo papà!! 2,750 kg di pura meraviglia... che hanno fatto svanire per magia i dolori di 9 ore di travaglio e le preoccupazioni per questo parto prematuro!
Appena ho un po' più di tempo vi aggiorno meglio, per ora tutto procede bene nonostante il caldo e la stanchezza!

mercoledì 30 maggio 2012

Pensieri sparsi

Ho dieci minuti di tempo prima di mettermi a studiare, ma voglio assolutamente aggiornarvi... Vi lascio questa sorta di Zibaldone, vedete se riuscite a districarvi un po' ;-) :

-il primo esame, letteratura italiana, è andato... un 29 sudato di notte e negli interstizi di tempo, che mi ha fatto pensare che tutto sommato non ho perso smalto;
-ieri io e il maritino abbiamo festeggiato 2 ANNI di matrimonio, e ho passato la giornata con l'umore alle stelle;
-oggi ero già più incazzosa, ché martedì c'ho il secondo esame e sono in corsa contro il tempo;
-il pupo pesa 1,6 kg e io 9 kg in più;
-i miei alunni hanno verfiche fino all'ultimo giorno utile e stanno esaurendo i miei neuroni, ma comunque ho deciso che li amo tutti (o quasi) per le soddisfazioni che mi stanno dando;
-anche una ritardataria cronica come me ha preparato - non si sa come - una sorta di corredino: Minutino vanta 5 body, 5 tutine, 8 paia di calzine e un numero imprecisato di bavaglie... insomma, per lo meno l'indispensabile per l'ospedale;
-io ho ben 6 super sexi mutande di rete e un pacco di assorbentoni che solo al vederli mi mettono angoscia;
-mi è venuto il feticismo della pancia, e appena sono sola me la guardo tutta incantata, anche se è enorme (PS: le presunte SM-GL-ATU-E paiono scomparse, beate creme!!);
-mi sono iscritta al corso preparto e ieri ho fatto la prima "lezione": trovarsi tra panzone è una cosa simpatica e carina;
-c'è gente che ancora non si rassegna al fatto che non vogliamo sapere il sesso del baby e io godo sadicamente per la loro smodata curiosità, che supera di gran lunga la mia;
-a tutte le donne incinte crescono le tette, a me no. Affronto la cosa con malcelato disappunto;
-sogno le 3/4 settimane di riposo che mi aspettano appena lavorerò un po' meno e smetterò di studiare.

Tempo scaduto!! Un bacione!!

domenica 6 maggio 2012

Del mio rapimento alieno e altre storie

Ebbene sì, ci sono ancora!!
Come ho accennato nel titolo, NON CI CREDERETE MAI, ma gli alieni mi hanno tenuto parecchio impegnata in questo mese... sìsì... Tutto ciò che raccontano a Mistero è VERO!!!
Ah, non attacca?! Ok, diciamo che sono stata parecchio impegnata... e lo sono ancora, in realtà... Del tipo che per fortuna la gravidanza mi fa prendere tutto con filosofia, altrimenti sarei già vittima di una potente nevrosi! ;-)
Per cominciare negli ultimi mesi ho ricominciato a collaborare seriamente con quella rivista per cui avevo già fatto altri lavori: correzione di bozze in generale, ma ho fatto anche un'intervista per un articolo tutto mio... non potevo rinunciare a questa opportunità, no?
Poi i miei soliti alunni, che ovviamente non posso abbandonare perlomeno fino a quando sarà finito l'anno scolastico... e devo dire che anche loro ce la stanno mettendo tutta, sono molto orgogliosa!! :-)
E non dimentichiamo che ho avuto la folle idea di reiscrivermi all'uni... non essendo una tipa esigente ho giusto programmato di dare 3 esami in questa sessione, roba che ancora un po' e partorirò in cattedra :-D...
Nel frattempo la panza avanza, anche se per fortuna sto bene... Solito prurito e un po' di mal di stomaco, ma per il resto nessun disguido... A forza di creme e oli sono persino scomparse le odiate sm-gl--t-re, o almeno così sembra... forse sono rimaste molto sottili, mah, MISTERO! :-D
Ogni tanto mi chiedo se io non sia terribilmente indietro con tutti i preparativi, tipo che il baby al momento vanta un meraviglioso guardaroba di 5 body e 3 paia di calzine... e BASTA. E io non ho uno straccio di camicia da notte utile, né le fantomatiche e orrende mutande di carta che non so nemmeno a cosa servano, né niente di niente.
Ma sopravviveremo, of course.

lunedì 9 aprile 2012

Pasquetta amara

A volte nella vita pensi che non dovresti mai affezionarti a niente e a nessuno, così ti tuteleresti dal dolore.
A volte succedono cose che non ti aspetti, in giornate che sembravano solo preludio di momenti belli.
A volte le brutte notizie si sommano ad altre arrivate nei giorni precedenti, e allora il tuo equilibrio vacilla.

Eri la cagnolina più bella, intelligente e cara che si potesse avere. Eri parte della famiglia, per noi eri la nostra "bambina". Sei anni sono decisamente troppo pochi, ma i migliori, si sa, se ne vanno sempre per primi.

giovedì 5 aprile 2012

Piccoli-grandi piaceri

Nonostante certi dolori, la vita continua a sorprendere con piccole-grandi meraviglie. E allora sono proprio felice di raccogliere l'invito di Satoko di Chicche e Coccole e dirvi quali sono, per me, i 10 piaceri della vita ai quali non riuscirei davvero a rinunciare.

1. Il maritino che, semi addormentato, prima di alzarsi dal letto mi prende la mano, mi accarrezza la pancia, oppure mi dà un bacio;
2. una sana e lunga chiacchierata telefonica con un'amica, nella quale si mescolano gossip, aggiornamenti, riflessioni e risate;
3. un bel libro da leggere sotto le coperte, quando la mattina sai che non devi alzarti presto e puoi anche fare le ore piccole, se ti va;
4. i bigliettini o le lettere ricevuti dalle persone più importanti della mia vita;
5. le chiacchierate e i baci con il maritino prima di dormire;
6. un dolcetto mangiato così, senza il minimo senso di colpa, alle ore più impensate del giorno (o della notte);
7. il venerdì sera con le amiche, nel solito locale, facendo tardi anche quando ci si ripromette di andare a letto presto;
8. due tiri ad un pallone di pallavolo, lo sport che proprio non uscirà mai dal mio cuore;
9. scrivere qualcosa di cui andare orgogliosa per i sentimenti che trasmette;
10. i calcetti e le capriole di Minutino nella mia pancia, che anche se tra qualche mese sono destinati a finire ora mi rendono immensamente felice! :-)

Forse ho dimenticato qualcosa, ma sicuramente tutto quello che ho scritto ha un valore grandissimo per me... piaceri piccoli e semplici, ma che davvero mi regalano il sorriso!!
Dovrei nominare qualche blogger per portare avanti la catena, ma ho visto che pressoché tutte le mie conoscenze sono già state coinvolte... Quindi, chiunque passi da qui e voglia raccogliere il testimone sappia che è caldamente invitato a farlo! ;-)

lunedì 26 marzo 2012

Io ti aspetto, Cioccolatino

Sei il mio alunno più piccolo e più viziato, lo dicevo anche qui, in uno dei miei primi post. Quello che viene a casa mia e si mangia i cioccolatini più buoni. Quello che non sa ancora stare seduto bene sulla sedia grande della cucina. Quello che mi fa urlare e arrabbiare e ridere, anche se cerco di fare la seria.
La tua mamma mercoledì mi ha mandato un sms dicendomi che venerdì, a differenza del solito, non saresti potuto venire perché dovevi fare una visita. Le ho risposto: "Non preoccuparti, prima di tutto la salute".
Che non era un bel periodo, lo sapevo. Sfinivo il maritino e la mamma parlando di te, di quanto poco mi sembrassi sereno. Di come ti fossi messo a piangere qualche settimana fa, accusando uno strano mal di gambe. Di come il tuo occhio sinistro fosse diventato strabico in pochissimo tempo.
Però questo no, non lo avrei immaginato. Questo non è giusto, non è accettabile, è assurdo.
Questo, a un bambino, non dovrebbe mai capitare.
La tua mamma non ha voluto dirmi niente, ma le voci del paese sono arrivate alla mia famiglia e poi a me. È stato un colpo al cuore.
Vorrei non averti sgridato, l'ultima volta che ci siamo visti, vorrei aver capito l'ansia dietro ai tuoi capricci.
Non voglio immaginarti in quel letto d'ospedale, col tuo bel visino ancora più bianco e magro. Non voglio immaginare quello che dovrai passare per scacciare il male più brutto che c'è.
Voglio solo dirti che io ti aspetto. Che comprerò tanti buonissimi cioccolatini per il tuo ritorno. Che pregherò perché tutto passi il più in fretta possibile.

sabato 10 marzo 2012

Donne

Giusto per rimanere in tema con la festa dell'8 marzo*, vi renderò partecipi di uno dei numerosi e chiari esempi di solidarietà femminile in cui sono stata coinvolta in prima persona proprio un paio di giorni fa.
Sono le 20.15, ho appena finito di mangiare ingozzandomi per la fretta, mi ritrovo - chissà perché - in una piccola palestra vicino a casa. Ho un tappetino blu sottobraccio e un paio di calze antiscivolo in mano. Ah sì, devo fare la mia quinta lezione di pilates. Ho deciso che il mio bambino deve essere sportivo e la sua mamma deve sviluppare al meglio i muscoli che servono a farlo nascere in modo rapido e indolore (ah-ah).
Mi si avvicina un'amica di mia suocera, che mi saluta gentile e mi chiede come va. Io, orgogliosa, slaccio la cerniera della felpa per mostrarle la panza. Le dico che ultimamente sta crescendo a vista d'occhio. Lei risponde: "Beh, ma di quanto sei? Eh beh, 5 mesi, per forza che cresce, è giusto così!". Fortuna vuole che accanto a questa gentil signora se ne trovasse un'altra, a me totalmente sconosciuta, che dall'alto di un'abissale intelligenza si sovrappone alla nostra conversazione dicendo: "Ah beh, io con il mio primo figlio ero così a 9 mesi, sì sì", il tutto ripetuto per ben tre volte dato che l'amica di mia suocera fingeva di non sentirla e io stavo elaborando una risposta adeguata, del tipo:
a) magari la pancia era più piccola della mia, ma parliamo della sua faccia?
b) è facile parlare quando nessuno può verificare la veridicità di quanto si dice
c) buhahahah, ma non dica cazzate
d) per risollevare la propria autostima basta un bravo psicanalista, non occorre svilire gli altri.

Alla fine ho optato per il silenzio e l'indifferenza più totale, cosa che non guasta mai. Tuttavia, ancora mi chiedo come una persona possa essere talmente rincitrullita dall'osare dire certe cose a qualcuno che non conosce nemmeno. E mi chiedo come una donna, che sa cosa vuol dire avere a che fare con il corpo che cambia, possa essere talmente str***a da far capire ad un'altra che ha una pancia enorme, cosa tra l'altro non vera. Sono ingrassata 3 kg in 5 mesi, quindi dubito fortemente che una persona possa arrivare al nono mese mettendo su così poco peso.
Che dire, donne, c'è ancora molta strada da fare!! ;-)


*In proposito già si è detto molto su altri blog, quindi mi limiterò a due considerazioni positive:
1. il maritino mi ha fatto trovare sul tavolo, di primo mattino, un bel mazzetto di profumatissime mimose con un biglietto molto commovente. Con questo gesto ha guadagnato 1000 punti, che gli verranno scontati dale faccende domestiche. :-D
2. Claudia De Lillo, che io stimo e leggo e adoro, è stata nominata ufficiale al merito della Repubblica italiana da Napolitano. Ho un suo libro autografato che ora conserverò ancor più gelosamente. Onore a queste donne, normali e straordinarie insieme. :-)

martedì 6 marzo 2012

A volte è difficile essere me

A volte vorrei proprio essere diversa. Vorrei essere capace di tirare fuori le mie preoccupazioni, vorrei riuscire a vuotare il sacco, vorrei sapere dire: "Ho paura, anche se non sembra".
Credo che nessuno potrebbe immaginare quello che a volte mi passa per la testa, nessuno ci crederebbe. Tranne forse mio padre, perché è come me.
Nessuno si aspetterebbe da me certe ansie, ansie che mi tengono sveglia, che mi fanno stare in silenzio, che mi fanno venire terribili pensieri.
Eppure sono così, con tante luci e tante ombre. Vorrei solo poterlo comunicare, vorrei non sentirmi così sola in certi momenti. Invece più sono preoccupata e più mi isolo, cerco la solitudine per non far gravare le mie ansie sugli altri. Non posso proprio dire che gli altri non mi ascoltino: sono io che non mi faccio ascoltare. E piango da sola, pregando che vada tutto bene.

Per la cronaca, domani mattina ho l'ecografia morfologica. Stanotte ho fatto un incubo terribile e irripetibile.
Per la cronaca, quando cercavo questo bambino avevo il terrore di non poterne avere e leggevo i vari forum entrando in un circolo di disperazione. Alla prima ecografia pregavo che non fosse stato solo un falso allarme. Alla seconda che il suo cuoricino battesse ancora. Alla terza, che tutto fosse al suo posto.
Sì, decisamente qualche problema c'è. Ma è nella mia testa.

mercoledì 15 febbraio 2012

Allarme SM-G---TU-E

Perché certe parole è meglio non scriverle, eh. Che solo a pensarle fanno venire l'orticaria. Ecco, appunto. Da quando sono incinta una non meglio identificata orticaria/dermatite/pruriginosite mi ha tormentata non poco. Ma le SM-G---TU-E no però... dai caxxo... si può esser volgari?!? :-( Io NON LE VOGLIO!! Perché la natura dev'essere così stronza con noi donnine?! Buuuuuuuuuuuuuuuuuuu... Voglio essere capricciosa e dare tutta la colpa agli ormoni!!! Potrò tornare a mettermi il bikini?! Senza essere indecente, intendo. Ecco, non che io abbia un fisico perfetto, però dignitoso... Riguardo le foto del mare e sospiro... A me sta cosa di ritrovarmi con la pancia molle e fatta a fettine proprio non mi va giù, ve lo dico. Chi mi consola?!? Sui libri trovo solo simpaticissime frasi tipo: "Le SM-G---TU-E? Sono inevitabili, a meno che tu non sia molto, MA MOLTO, fortunata". Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!! Ok, da quel che posso veder già adesso pare io non sia fortunata. Quindi?! A nulla può la crema Collistar da 40 e passa euro, a nulla può il puzzolentissimo olio di mandorle? Spalmarsi 3 volte al giorno non basta?! -.-' In più c'è gente che mi racconta cose tremende sulle pance di madri/amiche/sorelle, che si presentano orrendamente decadenti e incredibilmente deturpate dopo il parto... Ma è proprio così?! Oddio!! Io soffro, ve lo dico. Chi mi consola?!? :-(

Ok, lo so che sembro una pazza, ma ho passato le ultime 2 settimane tra alunni, bozze da correggere agli orari più strampalati, prima fase dello studio pre-pre-esami... Non è che possono arrivare anche le SM-G---TU-E, cioè, non è giusto... no?!

PS: sopra, la mia pancia... prima... Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!! ;-(

domenica 5 febbraio 2012

Se dopo più di 24 ore con la caldaia ghiacciata e una notte sul divano...

Capita che dopo giorni con temperature perennemente sotto zero l'acqua nei tuoi tubi abbia la brillante idea di congelarsi e di impedire alla caldaia di funzionare. Ovviamente capita il sabato, perché le cose esilaranti succedono sempre nel week end. Se poi, nonostante i numerosi interventi del maritino, la situazione non si sblocca, capita di passare la notte sul divano, vicini vicini e con il benedetto camino acceso, con il dolce consorte che ogni ora si alza a metter dentro legna.
E così eccoci qui, a passare la domenica mattina a tu per tu con l'idraulico che tira giù i Santi del Paradiso, sperando che l'acqua si senta in colpa e si decida a tornare a scorrere.
Epperò non si può dire che siamo tristi, né nervosi, nè altamente incazzosi. Ché il maritino ieri sera diceva: "Uh che bello, una nottata sul divano col nostro camino acceso, sembra di essere in montagna!". E stamattina si faceva colazione con caffèlatte e tè caldo, guardando la neve che scendeva a piccoli fiocchi. Pare impossibile, ma nei nostri occhi c'era una briciola di felicità.
Io e il maritino amiamo la neve. Nonostante i disagi, nonostante tutto. Non per niente, mi ha chiesto di sposarlo a Brunico, in una serata gelida e bianca, bianchissima.

E quindi niente, ho pensato che se dopo più di 24 ore con la caldaia ghiacciata e una notte sul divano... riesci a guardare il camino acceso e la neve fuori col sorriso... allora hai sposato l'uomo giusto! ♥

venerdì 27 gennaio 2012

Un nuovo capitolo

Sono mesi che devo scrivere questo post. Eravamo rimasti qui, e non crediate che non ci abbia più pensato, anzi. Ho semplicemente rimandato di qualche mese la mia decisione, dato che dopo il colloquio con il prof. dell'ateneo della Little City, dove ho preso la laurea triennale, ho scoperto che le cose erano burocraticamente troppo complesse e avrei praticamente dovuto rifare due anni interi di università per poter accumulare tutti i crediti necessari all'insegnamento (non chiedetemi perché in Italia rendano le cose sempre assurdamente complesse, mi sono già prodotta in insulti impronunciabili in solitudine). La cosa positiva è che invece, nell'ateneo della Big City, dove ho preso la laurea magistrale, le procedure sono decisamente più snelle e l'iscrizione tardiva è permessa ad libitum. Così, settimana scorsa ho avuto il colloquio per il riconoscimento dei crediti e sembra che debba recuperare "solo" 7 esami, cosa decisamente più ragionevole. Ecco, pare che mi immatricoli... Inizierò a dare gli esami nella sessione di maggio, giugno e luglio (quando presumibilmente partorirò sulla cattedra di qualche professore :-D).
Lo so, ditemelo che è un suicidio rimettermi a studiare proprio adesso... con la panza in crescita, i miei alunni da portare avanti, la stanchezza e tutto il resto. Però ci voglio provare. Senza puntare all'eccellenza come ho sempre fatto, decisa ad accettare qualsiasi voto solo per raggiungere l'obiettivo di quei maledetti crediti che mi apriranno una strada nuova. Mi è persino tornato un po' di entusiasmo per lo studio, ho recuperato vari libri e fatto un piano organizzativo. Tutto sommato, ce la posso fare. Poi dai, credo che qualunque prof vedendomi al suo cospetto in stile foca gigante, con rivoli di sudore qua e là, non potrà che sentire una certa compassione... almeno un 18 riuscirò a strapparlo, no? :-D
A parte gli scherzi, anch'io mi stupisco di questa nuova fiducia. Forse arriva per trasfusione da tutte le persone che ho intorno: pare che tutti siano convinti che sarà un successo. Mi commuovo persino vedendo come il maritino, o i miei, mi vedano capace di fare questo passo senza nutrire il minimo dubbio.
So di essere molto fortunata a poter contare sul loro appoggio, per questo non li deluderò. E non deluderò nemmeno me stessa.

mercoledì 18 gennaio 2012

Buon blog-compleanno... a me!! :-)

Ebbene sì, avrei voluto trovare qualcosa di originale per festeggiarlo, ma purtroppo sono giornate intensissime e adesso ho solo voglia di catapultarmi nel mio lettino!
Però non potevo non fare almeno un accenno... Sono cambiate tante cose in questo anno, e il piccolo mondo che mi sono costruita qui è diventato così importante che non potrei proprio più farne a meno.
GRAZIE a tutti voi blogger-amici, trovarvi è stato senza dubbio un grande regalo!
Un bel bacione dalla vostra ImperfectWife!

sabato 14 gennaio 2012

Acidamente parlando

Voi credete che una donna incinta sia dolce, solare, priva di qualsiasi vena di acidità?!?
VI SBAGLIATE!! :-D Io ieri sera ho seminato acidità a destra e a manca!

Allora, ci son persone che mi fanno irritare. Cioè, non so se sono io che mi irrito facilmente o se sono proprio loro che sono oltremodo rompicoglioni irritanti.
Tipo un'amica a cui dici: "Io non vado in giro a dire al mondo che sono incinta. Se faccio una bella chiacchierata con qualcuno glielo dico, ma se vedo uno che incontro 3 volte all'anno non è certo la prima cosa che gli racconto. A lui potrebbe interessare tanto quanto un documentario sul metabolismo delle galline", che ti risponde: "Ma dai su, un po' di entusiasmo!!". Un'amica che tra l'altro con l'entusiasmo non ha proprio niente a che fare, di quelle che non farebbero i salti di gioia neanche dopo aver vinto alla Lotteria. Ma io mi dico: è così difficile capire il mio punto di vista? Sarà che non sopporto chi sbandiera a destra e a manca cose così private, come chi urla ai quattro venti la propria felicità di quasi mamma (o papà) su Facebook... bisogna per forza dimostrare a tutti che si tocca il cielo con un dito? O non sarà piuttosto una posa, per farsi ammirare dal popolo? Che poi, diciamocelo, mettere al mondo un figlio è una cosa che succede a milioni di persone da secoli... non è che proprio occorra sentirsi dei supereroi!
Poi arrivano quelli: "Come lo chiamate?". Ma che ne so! Non è che bisogna decidere entro un termine eh, possiamo anche aspettare l'ultimo giorno utile. Proverò a dire: "Se è maschio Adalberto, se è femmina Genoveffa", giusto per scandalizzare qualcuno. :-D
Per non parlare di chi rimane scioccato quando dico che non vogliamo sapere il sesso. "Ma come fate?! E il corredino?". Ma chi se ne fotte, con tutto il rispetto! Ci sono cose più importanti nella vita! Non ho certo intenzione di passare i prossimi mesi a collezionare vestitini per i 3 anni a venire... direi che per gli acquisti ho tutto il tempo dopo la nascita, no? Sembra che tutto ruoti attorno a cagate cose altamente futili, il che mi fa venire abbastanza la nausea (come se non avessi già a sufficienza :-D).
Insomma, per capirci, ieri sera ho rifilato rispostacce in serie. E ne vado fiera.

Sì, ok, sono altamente acida, abbiate pazienza. ;-)

martedì 10 gennaio 2012

Proviamo a scrivere un bel post

Scrivo poco in questo periodo.
Eppure avrei molte cose da raccontare. Solo che non le ho ancora riordinate ben benino nella mia mente.
Ci provo, a dirvi qualcosina. Se il tutto sarà confuso e incomprensibile fate finta di niente e passate oltre. ;-)
Sono stanca. Sono tanto stanca. Sto facendo moltissime ore, a volte arrivo a sera talmente stremata che mi vien voglia di piangere. Però piango poco, direi meno del normale, almeno per me.
Leggo compulsivamente tutto ciò che riguarda le gravidanze. Ho iniziato da Quello che le mamme non dicono di Chiara Cecilia Santamaria, per poi proseguire con Non solo mamma e Non solo due di Claudia De Lillo (due libri talmente belli che una sera ho detto al maritino: "Vorrei che fossero infiniti"... e lui mi ha guardato come se fossi pazza :-D), e ora sono alle prese con Il bello del pancione di Kaz Cooke. Senza contare che rovisto in internet ogni giorno.
Non ho la smania di comunicare ai quattro venti che sono incinta, anzi. Ogni volta che sto per dirlo a qualcuno mi viene un blocco. E sono felice, credo, ma non sprizzo gioia da tutti i pori, no. Non me ne vado in giro con aria estatica accarezzandomi la pancia. Al massimo mi massaggio a causa dei numerosi problemi intestinali che mi hanno colpito e affondato in questi 3 mesi. Dite che è grave? o_O
Se fossi in grado di descrivere come mi sento, direi che le mie emozioni sono un po' attutite.
Però penso sempre al mio bambino. A quando sarà nato e ce ne andremo a spasso. A come gestire i nonni scalpitanti. A quello che sarà.
Ho un prurito che mi tormenta, credo sia dovuto alla pelle secca. Metto l'olio di mandorle con molta irregolarità perché in queste cose sono una frana. L'altra notte ho avuto un incubo pazzesco in cui mi era venuto un seno enorme e si era riempito di smagliature... OMMIODDIO!!! 
Il fatto di diventare mamma non mi evita di farmi domande sul mio futuro e su tutto quello che ancora vorrei fare. Non mi evita di avere paura. Mi sento molto lontana dall'onnipotenza.
Ho scoperto cose che fanno rabbrividire, tipo l'uso di un gel da mettere proprio lì per indurre le contrazioni, o la pratica di farsi rasare totalmente le parti basse da un'estetista prima del grande evento. Tutto questo provoca in me un'unica generale sensazione: BLEAH!!!

Bene, direi che vi ho intrattenuto (e schifato) abbastanza... ;-)

domenica 1 gennaio 2012

Buon 2012!!!

Felice per la bellissima serata,
per la buonissima cena condita con mille chiacchiere e risate,
per tutte le persone incontrate dopo e che avevo proprio voglia di rivedere,
per aver retto fino alle 4 nonostante non abbia più il fisico,
per le canzoni della gggioventù cantate a squarciagola,
per coloro che mi sono sempre accanto e sono le certezze della mia vita,
per quello che non si vede ma c'è ed è la cosa più importante,
per tutto ciò che questo 2012 promette di regalare!
BUON ANNO A TUTTI!!! :-)
 
 
*Precisazioni: quest'anno organizzare l'ultima serata dell'anno è stato più difficile del solito, tra amici bidonatori, programmi bocciati, indecisioni e palle varie. Non ero molto ottimista sull'andamento dei festeggiamenti. Invece è stato bellissimo, davvero. Non tanto per le cose fatte (pizzata normalissima e puntata in un locale vicino), ma per la gioia di stare, anche solo per un po', con certe persone. So good!! :-)