mercoledì 27 aprile 2011

Chiamatemi Dora (quella di Nemo)

Oh, io non so se è stato il compimento del 26esimo anno. O l'uso prolungato e maldestro delle mie cellule cerebrali. O il matrimonio e l'arrivo delle responsabilità. Ma io ultimamente mi sono un po' rincoglionita. Tipo che appunto mi sento molto la Dora di Nemo. Un paio d'anni fa avrei detto che mi sarei ridotta in quello stato non prima degli ottanta. Ora come ora spero di rimanere leggermente meglio almeno fino ai trenta. ;-)
Ho sempre avuto una memoria ferrea. Ricordo ancora perfettamente certi episodi della mia infanzia, ma anche com'ero vestita nella tal occasione o alcuni futili discorsi fatti il 15 agosto 2005. Però un sacco di cose ultimamente me le dimentico. Di brutto. Ma robe surreali. Tipo che ieri era l'onomastico del maritino e lui mi ha fatto vedere un messaggio inviatogli da una coscritta con gli auguri. E io mica glieli ho fatti eh. Neanche dopo averlo letto. Ho commentato: "Che carina, certo che lei ti scrive sempre". E BASTA. Ho realizzato solo la sera. Secondo voi sono grave?!? A me pare di sì.
Il problema è che mi capita anche di dimenticare cose serie. Per esempio il fatto che mia madre stamattina avesse due esami abbastanza tosti. Ne abbiamo parlato per settimane e oggi se mia suocera non mi chiedeva: "Allora tua mamma?" non mi sarebbe mai venuto in mente. S.d.c. a manetta tra l'altro. Sono riuscita a rimediare con una telefonata e una visitina dopo cena salvandomi in corner.
Se vedete che non aggiorno il blog probabile che mi sia dimenticata di averlo. -.-' Oh-my-God.

Azz, mi sono appena ricordata che devo 30 euro a mio padre. Da almeno una settimana. SALVATEMI.

Mia nonna ha passato i miei 5 anni di università "pregando per il mio povero cervellino". Diceva proprio così. Una sua amica, nota per le teorie assurde e inverosimili che - non si sa perché -  mia nonna prende come oro colato, un giorno le aveva detto di aver visto un documentario nel quale si spiegava come le persone che studiavano troppo rischiassero di ritrovarsi con il cervello marcio. Da allora, la cara nonnina ha tormentato il buon Gesù chiedendogli per me la grazia. Non vi dico quanto l'ho sfottuta per questa sua convinzione. Oh, mi sa che c'aveva ragione. :-o


venerdì 22 aprile 2011

Voglia di festeggiamenti

Giusto per sfatare il mito che io e il buon vecchio Leopardi andiamo a braccetto :-D, vi proporrò un bel post allegro in vista delle feste.

Premessa
Come sempre, dopo le notti in cui mi prendono i momenti di scoraggiamento, arrivano le mattine in cui mi sveglio col sorriso. Perché, chevvelodicoaffà, le lacrime sono terapeutiche e, sfogata la frustrazione, restano solo le energie positive. Dopo l'ultimo post ho riflettuto e ho capito che in fondo quello che devo fare è principalmente dare meno peso a quello che pensa la gente. Perché quello che faccio mi piace e grazie a quallo che faccio ho uno stipendio semi-fisso con cui contribuisco a mantenere la mia piccola famiglia. Qualcuno non considera il mio un vero e proprio lavoro? Pazienza, come dice il maritino conta solo quello che sappiamo io e lui. Si sa, il famigerato posto fisso è un gran traguardo, ma non è detto che le altre strade siano per forza da perdenti.
Anche stasera sono rientrata col sorriso. Dopo 7 ore di lezione e dopo aver mangiato per pranzo due tramezzini al volo. Vuol dire che le soddisfazioni ci sono.

Quindi...
Quindi voglio festeggiare con voi. La primavera, l'arrivo della Pasqua e... il traguardo dei 20 followers. So che c'è che ne ha 500 eh, però per me già 20 sono tantissimi!! Benvenute a tutte le ultime "fans"!! Quando ho aperto questo blog non sapevo se fosse la scelta giusta. Oggi, a distanza di 3 mesi, direi che è stata una delle migliori che abbia mai fatto (l'ho già detto? Mi sa di sì!). Perché qui mi sento libera di sfogarmi, di scrivere tutto quello che penso. E - cosa ancor più incredibile - trovo persone a cui interessa. Persone che mi consigliano o semplicemente mi mandano un abbraccio virtuale. Sono rimasta meno di 48 ore senza computer a causa di un guasto tecnico (che linguaggio professionale :-D) e sono andata in panico. Sta scatoletta non si accendeva, non dava segni di vita, e io pensavo al blog e a tutte voi. Poi ritorno -  W colui che ha sistemato il tutto e ha sentenziato che non era nulla di grave - e scopro che siete diventate 20. Ecco, allora GRAZIE, vi faccio tanti auguri di buona Pasqua e spero che continueremo a confrontarci qui.

Oggi sono sdolcinata, si è capito?!? ;-)

martedì 19 aprile 2011

Il gioco vale la candela? Forse no.

Avete mai pensato che forse il gioco non vale la candela? Che i vostri sogni disperdono le poche energie che avete? Che magari sarebbe meglio invertire la rotta? Io sì. Stasera. Dopo aver impiegato 4 ore a scrivere un curriculum dettagliatissimo per un'azienda che probabilmente non lo prenderà in considerazione (e nel quale mi sono definita tenace e determinata... ah ah). Sono qui stanca morta davanti al computer a chiedermi dove ho sbagliato. Perché chi ha sgobbato la metà di me adesso è messo meglio, lavorativamente parlando. Non è che mi rode, mi domando solo se davvero l'impegno valga qualcosa nella vita. O se mi abbiano sempre preso per il c--o.
Ah, da qualche parte devo aver scritto che sono un'ottimista, vero? Lo sono eh, se leggete bene tra le righe si capisce. O forse no.
Ora vado a compiangermi in solitudine così poi non dite che il mio blog trasuda vittimismo e pessimismo cosmico. :-D

venerdì 15 aprile 2011

Il mio alter ego è Hello Spank

A me la sindrome premestruale prende malissimo. Tipo che basta dirmi: "Come mai hai una macchia sulla maglietta?", "Guarda, ti è caduta la matita per terra!" o "Sul tavolo ci sono delle briciole di pane" e mi trasformo in Hello Spank, con delle lacrimone che sparano ovunque accecando i passanti. Ma davvero eh, ogni cazzata può essere fatale.
Questa era la premessa. ;-)
Ieri è stata una giornatona di quelle intenzizzzime, tipo sveglia alle 7.30, esami del sangue (il mio stomaco continua a fare le bizze e bisogna indagare), pulizie su pulizie, invio di curriculum (oh, io ci provo sempre!), lezioni dalle 14 alle 20.30 con conseguente semi-crollo nervoso, cena in piedi in 5 minuti, riunione della Tupperware a casa di un'amica (ci siete mai andate a una di queste riunioni? Non fatelo mai, che poi vi incastrano: la prossima non so com'è successo ma mi tocca farla a casa mia!!).
Ecco, già così non è che uno può sprizzare energia e vitalità da tutti i pori. Aggiungici che una delle mamme dei miei alunni è venuta a casa mia in lacrime e mi è toccato fare un po' la psicologa - e a me 'ste cose mettono ansia, perchè le lacrime altrui mi spiazzano -, aggiungici che alla riunione mi sono portata mia suocera - QUANTO MAI - che si è comportata da bambina capricciosa e maleducata, aggiungici che il maritino non è tornato per pranzo e l'ho visto giusto i 5 minuti della cena, dove al solito mi ha fatto la predica per il mio non esser capace di dire no alle lezioni fuori orario... Insomma, sono tornata a casa alle 23.30, con le orecchie che ancora mi rintronavano e... essendo appunto in piena sindrome premastruale... una gran voglia di piangere!
Ho dato un bacio al maritino già a letto, ma era abbastanza devastato e mi ha detto di chiudergli la porta della camera mentre mi preparavo in modo da non disturbarlo... Ho dato un'occhiata al computer... Mi son fatta una camomilla... Mi son messa sotto le coperte... e via, ho rotto gli argini... Sottolineo che in questi frangenti sembro proprio disperata, ma a me servono assolutamente per sfogarmi. Di solito il maritino non mi sente, ma ieri ad un certo punto ha allungato la mano verso di me e ha iniziato a tempestarmi di domande: "Cosa c'è? Perché piangi? Cosa ti è successo?". "Niente, niente, non ho niente" (dai, ditelo che rispondete sempre così anche voi :-D). Allora ha acceso la lucina delle testiera del letto e mi ha guardato. "Come niente?" "Sono stanca".
...
Sguardo smarrito, triste, disorientato: "Sei già stanca di me?"
Mi ha spiazzato. A volte siamo così concentrate sulle nostre fragilità da non vedere che anche gli uomini, i nostri omaccioni grandi e forti, hanno le nostre stesse paure e forse anche di più. Morale della favola: ci siamo addormentati abbracciati.

Stasera ne abbiamo riparlato. Gli ho detto che non è che tutte le volte che mi vede piangere deve agitarsi, perché è un mio modo di essere. Gli ho detto che soprattutto non deve pensare che sia colpa sua. Lui, tutto contrito, ha concluso: "Eh, boh, ho pensato che magari ti eri offesa perché ti avevo detto di chiudermi la porta della camera mentre ti preparavi".
Amore, va bene che sono un po' psicopatica, ma non fino a questo punto. ;-)

mercoledì 13 aprile 2011

Jukebox contemporaneo

-Mi cappa la cacca!
-Già?
-Sìsì.
-Vieni, ti accompagna la zia.
...
-Giù bene le braghette... opplà.
-Ok, adesso puoi chiamarmi la Imperfect.
...
-Toc toc... posso?
-Sì, veni Imperfect, sediti lì!
-Qui? Sul bordo della vasca?
-Sìsì.
-Mmm. E adesso?
-Adesso cantiamo. Che canzoni mi vuoi cantale?
-Dunque... Ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti, un'aquila reale...
-Un'altla canzone.
-Vediamo... Nella vecchia fattoria ia-ia-oh. quante bestie ha zio tobia, ia-ia-oh, c'è la mucca...
-No no, plima l'asinello!
-Ah sì, giusto... l'asinello: i-oh, i-oh...
-Un'altla!
-Ma la cacca l'hai fatta?
-Non ancoa tutta, un attimo eh! Un'altla canzone!
-Ok... Il coccodrillo come fa, ta-ta-ta-ra-ta-ta, non c'è nessuno che lo sa, ta-ta-ta-ra-ta-ta...
-Ancola un'altla!
-Uh, dunque, fammi pensare... Va bene questa? Pollon, Pollon combina guai, su nell'Olimpo felice tu stai...
-No no, quetta non è una canzone, è un cartone!
-.-'
-Giusto, sì. Allora...

-Ehi nano, hai concluso? Guarda che Imperfect deve ancora finire di cenare eh!
...
-Ma non l'hai fatta?
-No, non mi cappa, volevo solo sentile un po' di canzoni!

Il nano ha 3 anni ed è già molto furbo. La sua quasi-zia Imperfect gli è sembrata un ottimo jukebox e ha pensato bene di sfruttarla un pochetto. Diciamo pure che lei lo adora e tutto sommato non le è dispiaciuto! ;-)

lunedì 11 aprile 2011

Di addii al nubilato e altre storie

Un gruppo di dieci ragazze. Un pullmino. Destinazione Milano.
Ieri sera ho fatto la donna fashion signori e signore. La cugina del maritino si sposa tra un mese e abbiamo festeggiato il suo addio al nubilato.  A me queste situazioni fanno un po' strano, perché mica sono una abituata alla vita mondana io. Mai frequentato locali ultra vipsss, nemmeno prima del matrimonio. Ma la cugina è anche una cara amica e proprio non si poteva mancare.
Chevvidevoddire? A sì, non me la sono cavata male dai. ;-) Sono sempre un po' a disagio quando non conosco tutte le persone con cui esco, ma il ghiaccio si è rotto in fretta.
Fortunatamente, al contrario di quanto temevo, il locale non era troppo trash e mi sono risparmiata spogliarelli vari. Sì, sono una bigottona :-D. Che ci posso fare, a me trovarmi davanti sconosciuti uomini nudi mette ansia, eh.
Però mi è piaciuto passare una serata leggera, ballare, bere vino rosso, sorridere e ridere tanto. Fa bene a volte rendersi conto che si è ancora gggiovani. Nel corpo e nell'anima. Fa bene anche sentirsi dire da un uomo: "Come sei sposata? Ma non è possibile! Ma se avrai 20 anni!".
Ed è bello rendersi conto che comunque il pensiero torna sempre a lui. Che sì, i camerieri sono tutti carini, ma tanto lui è il meglio. Che sì, ok, balliamo, ma giù le mani perché io a casa ho un marito che mi aspetta. Che mi sono divertita un sacco, ma niente è più bello di pensare che tra poco sarò nel mio lettone con lui.
Certo, io sono sposata da meno di un anno. Io non ho figli. Spero che la magia del nostro amore resista al peso degli anni e degli eventi, anche se alcune cose mi fanno paura.
Per esempio, a questo addio c'era pure una ragazza poco più grande di me, sposata e con 3 figlie, che ridendo e scherzando si è invaghita del buttafuori. Lo ha tampinato, lui era lusingato, si lanciavano sguardi d'intesa. Ok, non è successo nulla, lei si è fermata in tempo. Ma era su di giri. E sul pullman, al ritorno, ha confessato che più di tutto l'ha colpita il fatto che lui la guardasse, la apprezzasse. Perché suo marito non le dice più che è bella. E non è mai geloso. Mi è rimasta addosso una patina di tristezza, la preoccupazione che un giorno le cose possano cambiare.

Ah, a proposito di pullman... Eravamo d'accordo con l'autista che sarebbe venuto a riprenderci alle 2. Alle 2.30 non era ancora arrivato. Al telefono risultava irreperibile. Secondo voi come si possono sentire 10 ragazze abbandonate nel nulla, fuori da un locale ormai semichiuso?! Non bene, no. Fortunatamente abbiamo avuto come angeli custodi alcuni ragazzotti varesini che si sono offerti di tenerci compagnia e hanno mandato due di loro in avanscoperta alla ricerca dell'autista perduto. E quello che faceva? Se la dormiva beato in un parcheggio a pochi minuti da lì. Ha rischiato il linciaggio 'sto disgraziato. Voi sapete di cosa sono capaci 10 donzelle inviperite!! (Poi l'abbiamo perdonato, eh, che se ne stava zitto zitto tutto preso dai sensi di colpa, poerello).

mercoledì 6 aprile 2011

Toc toc... C'è un premio per te!


Ok, lasciatemi riprendere un attimo... uhm, sì, ecco... Ale e Satoko mi hanno assegnato un premio!! Ma quanto sono belle queste piccole-grandi soddisfazioni?! :-)
Bene, ora che me la sono tirata un po' ;-) passo ad assolvere i compiti che tale premio comporta: prima di tutto devo rivelarvi 10 cose su di me... dunque dunque, ci provo!

1. Sono nottambula: difficilmente mi addormento prima delle 2 di notte, le idee migliori mi vengono sempre quando fuori è buio e il mondo tace.
2. Quando vinsi il mio primo e unico premio ad un concorso letterario scoprii di avere diritto a due CD a mia scelta: ebbene, optai per Gigi D'Alessio e Nek. Sì, sparatemi. :-D Gigggi con gli anni l'ho abbandonato, Nek no.
3. Sono una che della vita ama le piccole cose, e non è una frase retorica. Per dire, ieri - che come ormai avrete capito era il mio B-day - mi sono viziata: per pranzo c'erano gli avanzi della domenica, ma per me ho fatto anche un sofficino ai funghi. Tutta gioiosa, ho detto al maritino che era mio, preparato appositamente per il mio compleanno. Lui si è messo a ridere come un pazzo e ha ribattuto: "Ti accontenti proprio di poco". Ecco, robe così. Ah, poi io al sofficino faccio sempre il sorriso eh. Ci tengo. :-)
4. C'ho la lacrima facile. Piango per cose serie e per inezie, quando sono nervosa, quando sono stanca, quando sono felice. Un tempo non riuscivo a trattenermi nemmeno in pubblico, ora ci provo, ma non sempre ci riesco.
5. Penso spesso a fatti passati. A quelli belli perché mi piace ricordarli, a quelli brutti perché vorrei poter ancora fare qualcosa a posteriori.
6. Il maritino è stato il mio unico fidanzato serio e quando ci siamo messi insieme già sapevo che me lo sarei sposato.
7. Fin da piccola il matrimonio era uno dei miei obiettivi primari e portavo sempre a casa i cataloghi dei vestiti da sposa.
8. Sognavo da sempre di andare negli Stati Uniti ed è stata la meta del mio viaggio di nozze: New York mi è rimasta nel cuore e ora sogno di ritornarci. ;-)
9. Amo vedere il lato positivo delle cose oppure prenderla con ironia e non sopporto le persone che fanno del vittimismo il loro sport preferito.
10. Mi definirei una donna con le palle, perché non ho problemi a dire ciò che penso in faccia alle persone. A volte mi rendo conto di essere troppo brusca, ma comunque è un aspetto del mio carattere che non cambierei. Meglio così che paraculo. ;-)

Be', ho dimenticato una cosa, ma tanto la sapete meglio di me: adoro scrivere e aver aperto questo blog mi rende ogni giorno più felice!!

Ora passo a mia volta  a premiare 10 blogger:

1.  Polly, per la sua ironia e il suo modo di scrivere.
2.  Alice, che ho scoperto da poco e vive in una città che adoro.
3.  Kisal, con cui condivido molti aspetti del mio carattere.
4.  Distrattamente, a cui mi sono affezionata non appena sono diventata blogger.
5.  Sononera, che scrive post intensi e che mi fanno riflettere.
6.  Cristina, che si intende un po' di tutto ed è sicuramente versatilissima.
7.  Valepi, che scrive tante belle cosucce.
8.  Maggie, che vive dove han vissuto i miei genitori quasi 30 anni fa.
9.  Corie e il suo parco-blog coloratissimo.
10. Simo, così può dire che il suo non è un minchia-blog ma un versatile-blog. ;-)

Ringrazio ancora di cuore Ale e Satoko e vi abbraccio!!

lunedì 4 aprile 2011

Mettiamo che...

Mettiamo che domani sia il tuo compleanno. E dato che festeggiare il lunedì, con l'inizio della settimana e tutto il resto, non è il massimo, mettiamo che organizzi di uscire a mangiarti una pizza con il maritino. Mettiamo pure che gli hai suggerito di scegliere un bel posticino, quello che vuole lui purché sia sul lago (tu adori il lago, e pensi che viverci ad appena 2 km sia una vera fortuna). Pregusti una serata un po' romantica.
Il maritino ti porta in una pizzeria molto carina, dove non eri mai stata. E' proprio sul lago, ti piace una cifra. Ecco, il cameriere vi assegna il tavolo. Ops, è al centro della sala, e un separè vi rende quasi impossibile riuscire a vedere oltre le vetrate. Quindi riuscire a vedere il lago. E va be',son cose che capitano. Dicevamo? Ah sì, pregusti una serata romantica. Bene, stai per ordinare. Toh, al tavolo davanti al vostro si siede una coppia che conosci. Lei è nota per essere una tipa abbastanza curiosona (o napona, che dir si voglia). E va be', parlerai piano. Passano 5 minuti. Dal dietro qualcuno ti chiama. E' lei, la mamma del tuo alunno Y, ovvero la mamma più loquace della zona. Si siede con il marito nel tavolo accanto al vostro. Passa un quarto d'ora prima che tu e il tuo amour possiate conversare soli soletti. Sei di nuovo molto happy. Ma ecco, il maritino esclama: "Guarda chi c'è!". Una coppia di amici amici, di quelli con cui esci da una vita, vi salutano gioiosi. Tu ricambi gioiosissima. Poi però la tua Coca  ti va un po' di traverso, perché dietro di loro spunta la faccia di una che quando la vedi ormai ti saltano i nervi*. Eccheccazzoeh. Com'è che sono tutti qui stasera?!? Pensare che tu non c'eri mai stata in 'sto posto, sei proprio out accidenti. La cosa che più ti irrita è che i tuoi amici sono a cena proprio con la tizia che ti sollecita i maroni. Sapevi che la cosa era stata organizzata (dalla stronza, che fa le rimpatriate con i tuoi amici che non frequenta da una vita pur di sollecitarti i maroni, appunto), ma non ricordavi precisamente quando né tantomeno sapevi dove. Sai anche che alla tua amica amica l'idea di questa cena non piaceva poi molto e infatti lei si ferma al tuo tavolo per 10 minuti buoni. Ma comunque le palle ti girano un pochetto. Le fai la battuta: "Ma che brutta gente che c'è in giro" strizzandole l'occhio, lei non raccoglie, e... ti accorgi che il moroso della stronza è a due passi da te. Eccheccazzo proprio! Notare che con lui hai conservato un po' di amicizia e non vorresti rovinarla anche perché - sì è una situazione intricatissima, lo so - lui è stato il testimone del maritino.
Ok, loro se ne vanno al proprio tavolo, distante 3 metri dal vostro, voi tornate "soli". Non c'è più molto spazio per il romanticismo, però. Vi sentite un po' troppo circondati. Roba che se non aveste passato un super-coccolosissimo pomeriggio ti verrebbe un po' il magone, ecco.
Giunge il momento di andare. La mamma di Y non ti molla più. Il maritino va al tavolo degli amici + stronza. Tu non sai cosa fare, quasi quasi opti per un saluto a distanza. Alt, remember. I tuoi propositi primaverili. Sbattersene delle persone moleste. Sorridere. Vai. Saluti, fai la brillante, ridi. Alla stronza rode, lo sai. Per giunta il suo moroso ride alle tue battute. Tu godi e te ne vai con un sorrisone sulle labbra. Tié. :-D

*è quella che semina cattiveria, ne parlavo qui nella parte finale, ndr

Tutto questo per dirvi cosa? Ah, sì, GRAZIE DI ESISTERE, perché dopo questo mega sfogo sto divinamente. E perché mettendo nero su bianco i miei propositi e sapendo che ci siete voi a "controllarmi" mi sono pure impegnata a rispettarli.

Poi MI RACCOMANDO: se volete festeggiare il vostro B-Day uscendo a cena CERCATE UN POSTO DISCRETO. Io e il maritino mangiamo fuori 3-4 volte l'anno, ma data questa esperienza forse lo faremo ancor meno! ;-)

Dimenticavo: la tipa napona ha parlato pochissimo col suo fidanzato. Era troppo impegnata ad ascoltare i nostri discorsi. :-D

venerdì 1 aprile 2011

Brandelli di vita

...e insomma ho questa docente di fisiologia che non è esattamente bella, però è molto intelligente. Ho chiesto ad un mio compagno se lo affascinasse nonostante l'aspetto fisico vista la sua preparazione, e lui mi ha detto: "No, ma scherzi? Poi ha aggiunto: "Sono stupido e superficiale?", ma io l'ho tranquillizzato: "No no, tranquillo, non sei superficiale, sei un uomo"...

..."Eh l'altro mio figlio è in seminario"
"Ah sì? Ma a che età è entrato?"
"Tardi, a 24 anni, pensi che era già laureato"
"Ah. Ma non aveva mai manifestato... sì, insomma, la vocazione?"
"No no, era un ragazzo normalissimo, parlava pure spesso di ragazze, diceva che gli piacevano bionde..."
"Ah, quindi non aveva tend..." ...

..."Sì noi viviamo in provincia, abbiamo fatto un sacco di strada per venire qui"
"Ah sì? Ma cosa c'è in provincia? C'è qualcosa? C'è la noia eh?"
...
"In città è diverso, certo magari da voi in provincia..."
...
"Ah, cose un po' provincialotte"...

..."Ma Eco com'è?"
"Bravo, uno scrittore eccellente"
"No, intendo fisicamente... Cioè, quanti anni ha? E ha la barba? E' un barbone?"...

Ieri sera sono stata a Milano. Ho assistito ad una conferenza di Umberto Eco a proposito di Dante e della sua ricerca/invenzione del "volgare illustre", ovvero di una lingua di riferimento per gli italiani. Un intervento molto interessante, fatto da una prospettiva inusuale. Sagace, brillante, coinvolgente Eco.
All'ingresso c'era una coda spropositata. In queste situazioni, viene fuori il mio sguardo antropologico. Osservo e ascolto la gente, la guardo dal di fuori anche quando sono io stessa coinvolta nella conversazione. Sorrido delle manie, delle stranezze, dei luoghi comuni tipici dell'essere umano.

E' stata una bella serata, un soffio di vita. Rivedere Milano, ascoltare uno dei miei intellettuali preferiti, incontrare tante persone. Tornare ad essere un po' bambina, con i miei che mi accompagnavano orgogliosi.
Amo il mio paesino provinciale (provincialotto?), ma a volte ho bisogno del fascino della città. ;-)