giovedì 24 febbraio 2011

Bipolarismo e sensi di colpa

Succede che il mio carattere contraddittorio a volte riesce ancora a farmi stupire di me stessa. Ehsssì. Credo di essere affetta da una forma di bipolarismo raro e preoccupante. Cioè, è vero o non è vero che quasi quotidianamente assillo pure voi con la mia ansia da moglie-mancante-principalmente-di-un-lavoro-dotato-di-contratto? Ebbene, mi capita anche di essere colpita da attacchi di angoscia all'idea di essere chiamata per un impiego full time che mi impedirebbe di continuare a seguire i miei numerosi e amatissimi alunni. Credo di avervi già detto che mi piace farmi ultra particolareggiati film mentali. Ecco, quando mi spingo a fantasticare su un meraviglioso lavoro in una rinomata casa editrice mi vedo in lacrime a salutare i miei adepti e a giustificarmi con le famiglie per il repentino abbandono. E soffro, porca tr..., soffro pure mentre mi immagino tutto nella mia mente malata. Sono patologica, lo so.

Per giunta, in questi giorni mi rendo sempre più conto di quanto i sensi di colpa siano parte integrante della mia vita. Io ho sensi di colpa nei confronti di tutti, cazzo. E dico di TUTTI, anche di Gino di Telecom Italia al quale ho messo giù la cornetta in modo frettoloso.
Ho immani s.d.c. nei confronti del maritino, che costringo sempre più spesso a cenare dopo le 8 a causa delle mie lezioni che si protraggono ormai oltre il limite del consentito. Oddio, gli ho detto più di una volta che può benissimo iniziare a mangiare senza di me, ma lui - che è un marito caro e affettuoso ;-) - vuole proprio aspettarmi. Anche se non sempre riesce a dissimulare il disappunto, come stasera. E mi dice: "Ma insomma, digli che finisci mezz'ora prima! Hai una famiglia!". Appello disperato che purtroppo non riesco a raccogliere, dato che, ebbene sì, ho enormi s.d.c anche nei confronti dei miei alunni, perché magari sono andata via senza che sapessero la lezione a menadito o senza puntualizzargli quell'importante concetto, o perché mi hanno chiesto di fare un'ora in più questa settimana ma proprio non so dove piazzarli.
E poi ho s.d.c nei confronti di mia mamma quando non le dedico abbastanza tempo, di mia suocera quando la saluto frettolosamente, della mia cagnolina - it's incredible :-o -quando scappo senza accarezzarla...
Sono grave, decisamente. ;-)

9 commenti:

Kisal ha detto...

Eheh :D s.d.c vogliamo una lista???
Ci vengono perché ci mettiamo in discussione, e magari per la nostra affermazione personale non é sempre un bene (distinguere il giusto momento per smettere di averli non é facilissimo :P ), peró ci sono eccome... spesso... sempre!!
Ed é assurdo che il lavoro si attenda cosí tanto ma poi allo stesso tempo si tema anche... eppure normalissimo :P il mattino del primo giorno di lavoro mi dicevo: "Vorrei essere giá arrivata a fine turnooo" con la voce tremolante :D
Stavolta non ho un consiglio saggio perché il bipolarismo di questo tipo ce l'abbiamo in comune e i s.d.c IDEM xD

distrattamente me ha detto...

ah maledetti sensi di colpa!!!
fondiamo un bel club???

io personalmente aggiungerei anche il detestabile "terrore di sbagliare" ovvero paura anche della mia ombra!che certi giorni mi rende del tutto insopportabile!!!
:D

ImperfectWife ha detto...

Sìsì, ci vuole un bel club: ImperfectWife, Distrattamente Me e Kisal fondatrici!! :-D
Grazie ragazze per i vostri commenti, non mi sento più sola! ;-)
Già, anche la paura di fare scelte sbagliate è presente all'appello... com'è complicato essere donne!! :-)

Kisal ha detto...

Proprio ieri sera ho giurato che se rinasco, non saró donna :D
Insomma, bisognerebbe provare anche l'ebbrezza di non avere troppe paranoie inutili pensieri opprimenti e pianti notturni.
Che poi, non siamo solo questo, ci vorrebbe il post contrario dove esponiamo "la forza delle donne" e che caspita!! :D

Cristina ha detto...

Mi unisco anch'io, posso? E se fondate il club eccomi! Ultimamente sto attraversando davvero un periodo complesso.. Sono dilaniata dai dubbi e "che faccio?" è la mia frase preferita. Come credo di aver già detto, dopo dieci anni mi sono ritrovata senza lavoro. Ho una bambina di sette anni e quest'anno faccio 37 anni.. Confesso che vorrei un altro bimbo, ma credo che questa scelta pregiudicherebbe per sempre il mio futuro lavorativo.. Sono combattuta, sono indecisa..Al momento mi piace stare a casa e seguire Elena e mio marito, ma poi, mi chiedo, sarà sempre così..insomma è difficile..
No, ImperfectWife non sei sola :)

ImperfectWife ha detto...

Ti accettiamo volentieri Cristina!!! ;-)
@Cristina: Hai perfettamente ragione, è proprio una decisione difficile la tua... andrei in crisi anch'io! Io penso che se desideri davvero un altro bimbo non dovresti rinunciarci; non è detto che tu non possa più lavorare dopo! Il lavoro si può cominciare anche a 50 anni, mentre un figlio a quell'età (a meno che tu sia come la Nannini :-D) non puoi più farlo!!
@Kisal: mi ingegnerò presto per scrivere un post che osanna le nostre potenzialità!! :-)))

Kisal ha detto...

Ciao Cris!
Molto spesso si desidera un bambino non pensando poi a cosa significherá per la propria vita e che impatto avrà nel menagé della coppia... ogni tanto ci ho pensato anche io e, anche se è bello immaginare la gioia che ne deriverebbe, mi sono fatta più o meno le stesse domande.
Sarebbe bello che una cosa non escludesse l'altra, ma onestamente - per come vorrei gestire io le cose - è scontato che andrebbe così.
Perché lasciare il pupo a tate, conoscenti o parenti è escluso sia per ragioni geografiche, ma anche perché un figlio va vissuto e cresciuto secondo i propri canoni, è bello seguirne le varie fasi e per gioire davvero di un pargolo che si aggiunge alla famiglia è giusto che arrivi a completare un quadro già sereno.
Forse questo è il momento giusto per te, ma non completamente. Perché lavorativamente hai ancora qualche sfizio da toglierti.
Non so che lavoro fai, ma si tratta probabilmente di una professione che - quando c'è - sa darti delle soddisfazioni.
Non saprei che consiglio darti, perché si tratta di una questione delicata, ma ti auguro di avere un "segno", un "suggerimento casuale" nel quale saprai trovare le tue risposte.
A volte si arriva a una deduzione all'improvviso e non per forza dopo attento cogitare...
Un abbraccio!

Viktasya ha detto...

Anch'io iscritta al club!!!!

Io ho i sensi di colpa perenni per essermene andata. Verso la famiglia, il vecchio nonnino, il nipotino 1enne che ho visto appena 3 volte, addirittura verso l'Italia, figurati.
Almeno per quest'ultima ci si è messo qualche personaggio pubblico a farmi ritrattare in ffretta e furia i s.d.c, quelli lì lascio volentieri laggiù hehe :)

ImperfectWife ha detto...

Benvenuta nel club! :-)