sabato 19 febbraio 2011

Inquietudine

Sono di ritorno da quella che noi chiamiamo "pizzata universitaria", ovvero la rimpatriata bimestrale tra compagni di università. Risate, chiacchiere, sorrisi. Queste serate mi rigenerano sempre un po'. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia. Stanotte sono inquieta. Perché mi sembra di essere rimasta un passo indietro rispetto a tanti, che un contratto - seppur molto precario - ce l'hanno. So di non potermi lamentare, ma in queste situazioni il confronto è inevitabile. E penso a quell'opportunità sfumata perché il matrimonio era ormai alle porte...
In sottofondo, quella notizia arrivata mentre mi stavo preparando per andare. Non so nemmeno io cosa mi abbia provocato dentro. Ho cercato di ricacciarla indietro per tutta la sera, ma ora è qui che bussa. Un ex amica in coma dopo un incidente. Un rancore nei suoi confronti che ancora non riesco a spegnere, il ricordo dei torti che mi ha fatto. Ma ha senso, adesso? Sento un sotterraneo e insensato senso di colpa. Credo sia inevitabile in questi casi. La paura di non poter più avere occasione di chiarire. Di aver sprecato troppo tempo a farsi del male.

5 commenti:

Kisal ha detto...

Che sensazione... non approfondisci tanto, ma ho inteso bene che tipo di serpe si sia insinuata in te. Suggerirei di non pensarci. Anche se é piú facile a dirsi che a farsi...
Molto spesso capita anche a me di avere due cose di un certo peso sulle mani... e guardi una e guardi l´altra e sai che una é giá troppo avanti per rinunciarvi e pensare all´altra e sai che non puoi decidere per avvicinarti ad entrambe.
E allora fai la scelta piú ovvia... ma.... quel ma rimane a tormentarti!!
Chiodo scaccia chiodo, in questi casi. Se avessi un altra opportunitá simile non penseresti a quella come un una-tantum, te ne faresti una ragione. E spero succederá cosí...
Il matrimonio era importantissimo per te e non é stato l´ostacolo per quell´opportunitá. Perche se per assurdo avessi scelto quello anziche sposarti (ammesso che una cosa escludeva per forza l´altra) oggi staresti qui a farti la domanda inversa!
Io sai come la vedo in questi casi?
La vita ogni tanto ci prende per il naso: ci mette davanti opportunitá strepitosissime, che in qualche modo peró sono tanto vicine quanto lontane. Solo per farci "marameo" e farci credere che stiamo rinunciando... per creare qualcosa che possa essere un appiglio doloroso nei momenti di sconforto.
Ecco... a me viene la rabbia!!
Queste non sono occasioni lasciate per vigliaccheria, sono solo "occasioni apparenti", "opportunitá ombra" che servono ad avvelenarci quando siamo giá giú di morale e io non ci voglio stare.
Starei qui a farti degli esempi personali che mi fanno lo stessissimo effetto ma se ci penso... bah... lasciamo proprio perdere!!

Per la questione dell´amica in coma. Beh.... siamo esseri umani e se le ferite sono ancora vive forse é difficile perdonare, anche se sai che lei, la vita, l´ha giá punita abbastanza.

Un abbraccio!

ImperfectWife ha detto...

Condivido in pieno la tua analisi!! :-)
Il mio matrimonio è e rimarrà sempre la cosa più preziosa per me, niente poteva cambiare la mia (nostra) decisione. A volte però è doloroso per una donna prendere atto del fatto che può essere penalizzata dal punto di vista lavorativo per le sue scelte di vita...
Per quanto riguarda l'ex amica, purtroppo la situazione è complicata visto che è anche la fidanzata di un parente a cui voglio molto bene... non riesco a spiegare come mi sento, ma sicuramente non bene... per tanti fattori... Scissa, ecco, perché mi dispiace una cifra eppure nel contempo non riesco a perdonarla per certi suoi comportamenti...

Kisal ha detto...

Quando la vita ti da i limoni, bisogna farci una bella limonata... recita cosí un detto.
E noi che abbiamo il nostro status di donna, dobbiamo sfruttarlo al meglio che possiamo.
É vero, spesso é penalizzante per certi versi ma fortunatamente accanto a noi abbiamo - prima di avere accanto gli altri - noi stesse!
Che siamo forti e capaci di crescere, rinascere, inventarci e rafforzarci!
E poi, un´occasione persa oggi perché scelta di vita/lavoro non combaciano, diventa la nostra disponibilitá nei confronti di una nuova occasione che arriverá domani!!
Quando le persone o la vita ti mettono ai margini perché hai fatto una tua scelta... ehh... ritorniamo al discorso che si faceva quando apristi il blog "Io scelgo in controtendenza e la gente parla e reagisce di conseguenza, possibile che non guardare la vita privata di qualcuno sia tanto difficile?".
O, in questo caso, possibile che la vita non ci ponga per forza degli ultimatum che ci portano a considerare e riconsiderare cento volte le nostre scelte?
Io sono arrivata a questa conclusione: siamo uniche persino nelle nostre decisioni, invidiate da un po´di persone e ostacolate anche dalla vita. E, data la nostra unicitá, ci rialzeremo in un modo diverso e migliore degli altri!
Dichiarazioni femministe a parte, ho scoperto che la capacitá di fare certe scelte particolari, forti, non condivise é una componente di me proporzionale alla mia adattabilitá e alla mia forza. Ho proprio avuto a che fare con una nuova me da quando mi sono messa alla prova... certo non é sempre facile, pensi sempre che i nervi esploderanno, ma poi eccola lí... la via d´uscita.
E io sono convinta che poi l´occasione vera e propria, quella che non ha bisogno di essere cosí luccicante e stratosferica per sembrare perfetta solo se lontana, arriverá!
Me lo auguro per tutti, anche per me :)

Kisal ha detto...

PS: ho ceduto, ho aperto un blog anche io... mi pare di essermela cavata implementando tutti i nuovi dati della registrazione nuova con l´account che stavo usando per commentare qui... dunque cliccando sul mio nome mi si dovrebbe beccare ;)

ImperfectWife ha detto...

Spero che le tue previsioni si rivelino giuste Kisal!! :-)
Ora corro a sbirciare il tuo nuovissimo blog!