venerdì 15 febbraio 2013

Orgoglio

Ci sono cose che ho fatto di cui vado fiera. E chi mi conosce bene sa che non sono una che si monta molto facilmente, soprattutto perché c'ho un super io freudiano che la metà basta (tipo, ieri ho dato un altro esame, 1200 pag. di Storia Romana, e ho preso 30 e lode. 30 e lode caxxo, studiando la notte e negli interstizi di tempo. E la prima cosa che ho pensato è stata che avevo fatto il mio dovere. Va beh.).


Però vado fiera di essere una donna con le palle. Stasera mi veniva in mente 'sta cosa e ho voglia di raccontarvela.

Ai tempi dell'organizzazione del mio matrimonio mio cugino stava con una che io detesto. Una che è stronza fino al midollo, falsa, subdola, paranoica e pure un po' squilibrata, secondo me. Che con la forza dell'invidia mi ha davvero fatto del male. Mio cugino, che ci si è messo insieme quando i nostri rapporti si erano già incrinati, poveretto, si è subito la situazione. Devo ammettere che non ci frequentiamo molto, però siamo sempre andati d'accordo, e quando lo incontravo insieme a lei la situazione era abbastanza penosa.
Perciò, quando compilavo la lista degli invitati alle nozze, a volte la inserivo e a volte la toglievo. A seconda dell'umore del momento. Poi capita che mi iscrivo a FB, che fino ad allora avevo sempre snobbato. Pur non avendo la sua amicizia, riuscivo a leggere la sua bacheca, che a quanto pare non aveva le restrizioni della privacy. Ed ecco che snasando trovo dei commenti palesemente riferiti a me di una cattiveria inaudita, ma davvero.
Decido che no, al mio matrimonio non ci può essere, mi rovinerebbe la giornata che aspetto da tutta la vita. Ne parlo con il maritino, e lui mi dice di fare quello che sento. Quindi mando un sms al cugino e gli propongo una merenda insieme per fare una chiacchierata. Lui accetta e ci ritroviamo in pasticceria e parlare di tutto e un po', giusto per prendere tempo. Poi prendo coraggio e gli dico: "Guarda, penso che immagini perché ti ho chiesto di venire qui. Non so se invitare o meno la tua morosa al mio matrimonio. Cioè, mi ha fatto delle cose proprio brutte, e io non vorrei invitarla. Però, se tu ti offendi e vuoi che lei ci sia, altrimenti non vieni, allora la invito, perché sei mio cugino, ti voglio bene e non puoi mancare". Il tutto fissandolo negli occhi. Lui, che è una persona intelligente, mi risponde: "Non preoccuparti, se non vuoi invitarla io vengo comunque, non mancherei mai. È il tuo matrimonio e nessuno te lo deve rovinare" (sotto sotto secondo me sapeva che avevo ragione io).
Indi, baci abbracci e saluti affettuosi, ce ne andiamo ognuno a casa nostra e cancello la perfida dalla lista. Giuro, mia mamma quando l'ha saputo non se ne capacitava. :-D

Voci dicono che la signorina non l'avesse presa bene e che avesse detto a una signora del paese: "Lei non ha ancora capito che anch'io faccio parte della famiglia ormai".

Ebbene, da un annetto a questa parte la coppia è scoppiata. Mio cugino se l'è sopportata anche troppo. E io sono troppo orgogliosa di non averla invitata, visto poi com'è andata a finire.
La morale della favola è: bisogna sempre fare ciò che ci si sente di fare. ;-)