mercoledì 29 giugno 2011

Tutto è bene quel che finisce bene

Dunque, cosa vi ho raccontato ieri? Che sono stata in piscina e ho dimenticato là il costume. E che la mia amica spedita a recuperarlo non ne ha trovato traccia.
E cosa vi racconto oggi? CHE IL COSTUME E' NELLE MIE MANI!!! :-))) Ebbene sì, oggi verso le 13.30 ho deciso di tentare l'impresa e tornare in piscina per vedere se riuscivo a scovarlo. Ho cercato nelle ceste degli oggetti smarriti, ma nulla. Stavo per andarmene quando ho pensato che potevo fare una capatina anche nello spogliatoio... ed eccolo lì, appoggiato al bastone della tenda della doccia, proprio dove l'avevo lasciato!!! O la mia amica ieri s'era fatta una canna o era veramente ben mimetizzato (e così si spiega perché non me l'ha fregato nessuno!!)... O forse ieri sera ho espiato il mio peccato telefonando a mia suocera tutta carina e coccolosa... :-D

Ehm, poi c'è da dire che mica si può pretendere che tutto fili liscio come l'olio... E quindi nel bel mezzo dello spogliatoio, pieno ma proprio PIENO di donne simil nude, eccomi scivolare come un'ebete sul pavimento bagnato andando a sbattere contro il bidone della spazzatura. No cioè, una roba che ho invocato immediatamente il dono del teletrasporto. Ma siccome ero già stata fortunata non sono stata esaudita. Tutte a chiedermi: "Ti sei fatta male?" e io: "No no, tutto benissimo!" mentre mi fiondavo alla porta con la testa bassa. Oddio, spero non ci fosse nessuno che mi conosceva. -.-'

Perciò il mio martedì ha in parte riscattato il lunedì, anche se non è che sia comunque di ottimissimo umore. Che la gente ancora non ha perso il brutto vizio di farsi i cazzacci miei e di sindacare sul mio lavoro. E pure di chiedermi perché non sono ancora incinta.
Però stavolta perlomeno ho avuto la prontezza di rispondere: "Ok, il mio lavoro non mi dà futuro come dici tu, quindi... chi me la paga la maternità?!".
Santa pazienza!!!

Ma dato che amo vedere il bicchiere mezzo pieno... Direi che sono una donna fortunata! ;-)

martedì 28 giugno 2011

...Ed è già lunedì

Di solito non odio il lunedì. A volte mi piace (ahahah). Oggi... no comment. Quando ho letto questo post di Satoko ho pensato: "Azz, c'ha proprio ragione!".
No cioè... parliamone. Stamattina, come ogni lunedì, sono andata in piscina con la mia pesciolona preferita, che, ecco, non era esattamente in vena. Ancora rimbambita dal week end, dopo la doccia ristoratrice ho dimenticato il costume appoggiato sul bastone della tenda (perché si dà il caso che la mensolina sia rotta da due mesi e nessuno abbia pensato di sostituirla). Il bello è che - lo so, cazziatemi - arrivata a casa mi son messa a fare il pranzo e poi altre mille cose, senza pensare a disfare la borsa. Quindi mi sono accorta della perdita quando ormai stava arrivando il mio alunno. Sapendo che una mia amica andava in piscina nel pomeriggio, ho chiesto a lei di cercarlo. Dunque, secondo voi l'ha trovato?! NO!! Perché la piscina del mio paese è frequentata da cleptomani (ladri) di prima categoria che rubano persino le mutande dalle borse. E non scherzo. Figuriamoci un costume di marca lasciato incustodito. Quello che mi rode è che me l'aveva regalato mia suocera, ce l'avevo nell'armadio da un anno ma era solo la seconda volta che lo mettevo e mi piaceva proprio. Uff. Secondo me è una punizione divina, perché ieri le ho risposto male. ;-)
Comunque, le cose non è che siano proseguite meglio:
1. il mio primo alunno del pomeriggio era più svogliato di me;
2. il secondo è stato abbandonato dalla madre a casa mia: non se lo veniva più a riprendere e io ho dovuto abbandonarlo a mia volta lasciandolo in giardino sotto custodia del mio cane...
3. ...per correre dalla terza alunna, una new entry, che è arrivata al luogo di ritrovo con 10 minuti di ritardo e da cui mi sono fermata fino a tardi sudando (letteralmente) su un esercizio assurdo che è uscito all'ultimo secondo.
Direi che domani è martedì... e speriamo vada meglio!! ;-)

lunedì 27 giugno 2011

Di crostate, autostima e altre storie

"Fuori mi chiedono come sono le crostate"
"Vai giù in fondo" (area della carne alla griglia, ndr)
Mio sguardo perplesso.
"Sì sì, sono là, sono di maiale"
Se lo dici tu. -.-'

Sul biglietto: 1 porzione costine.
Nient'altro.
Cliente: "Sì però a me le costine non è che piacciano molto, non è che avete le ali di pollo?"
Ehm... no. -.-''

Cioè, la gente è strana, ma di questo abbiamo già parlato nel post sotto. :-)
Mi son fatta due serate a servire alla festa dell'AVIS e il mio sguardo antropologico ha raggiunto livelli di goduria inimmaginabili.
Ho le gambe che mi fanno male a furia di stare in piedi, le palpebre che si chiudono. E la testa pesante, perché mica guardo solo gli altri. Analizzo anche me stessa, dal di fuori. Be', credo che nel mio percorso verso una piena autostima ci sia ancora un po' da lavorare eh.
Ho sorriso tanto, parlato tanto, sgobbato tanto. Ma ho avuto anche tempo di sentirmi inadeguata. Sbagliata. Piccolezze. Tipo che a 26 anni compiuti ancora non so stappare una bottiglia di vino. E nemmeno riesco ad imparare. Lo sguardo dei clienti che ti fissano impazienti... e io che mi sento morire.
"Lei nasconde un po' di timidezza dietro ad un gran sorriso". Così mi ha detto il pezzo grosso al colloquio del mese scorso. Dopo un secondo dal mio ingresso nel suo ufficio.
Ho imparato a sorridere per nascondere l'imbarazzo, il senso di inadeguatezza. Sorrido quando mi sento impacciata, quando non so cosa dire.
Poi torno a casa. E piango.


PS: per dovere di cronaca, vi comunico che penso anche al relax ogni tanto... perciò oggi pomeriggio ho inaugurato la stagione lacustre spaparanzandomi al sole e facendo due rigeneranti bagni nel lago (a soli 2 km da casa mia, ndr). :-)

giovedì 23 giugno 2011

Il mondo è ricco di persone bizzarre

Ecco, dato che oggi sono in vena di riflessioni MOLTO PROFONDE, ho pensato di racchiudere in un post i frammentari racconti sulle numerose persone bizzarre con cui ho avuto a che fare nell'ultimo periodo.

C'è la signora che con sguardo flashato se ne sta vicina alla tua macchina nel parcheggio del Conad e mormora: "Ma dove l'ho messa, ma dove l'avrò messa". Tu la guardi e hai il sospetto che, visto che della sua auto non c'è ombra, prima del tuo arrivo stesse pensando di ciulare la tua.

C'è la mamma del tuo alunno in preda all'ansia pre-esame (di terza media) che ti telefona una sera alle 20.00 supplicandoti di chiamare il figlio per convincerlo:
1. a bivaccare da te in questi giorni, in modo da essere super preparato per l'orale;
2. a non stare in ansia perché non c'è motivo (ma lui è più tranquillo di lei);
3. a non preoccuparsi per il fatto di avere 3 novelli punti sul tallone dovuti a una corsa sfrenata dopo le prove invalsi.
(Io lo sapevo che dovevo fare la psicologa).

C'è la nonnina sconvolta che non si capacita del fatto che, avendo cambiato residenza, ha conseguentemente cambiato sezione di seggio elettorale e deve migrare dallla 5 alla 1.

C'è l'alunna che - ligia al suo dovere - si presenta da te la mattina alle 8.55 anziché alle 9.30, trovandoti ancora stralunata e con la riga del cuscino su una guancia.

C'è la mamma del tuo alunno new-entry che, davanti a lui, ti dice espressamente che suo figlio non ha le palle e pure che sei molto carina e spera che non si innamori di te. Massì, mettiamolo a suo agio va. -.-'

C'è il tipo che alla domenica mattina si alza di buon'ora, accende Radio Millenote a palla e si mette a bagnare i fiori sul balcone armato di un innaffiatoio fucsia, vestito solo con un paio di mutande a quadretti azzurri-blu-bianchi e la maglia del pigiama.

C'è la tipa che stende dopo mezzanotte tutta di fretta e poi il giorno dopo lascia i panni in ammollo sotto il temporale.

Ah, sì. Il tipo è sposato con una Wife un po' Imperfect. E la tipa è una Wife un po' Imperfect.

In fondo siamo tutti un po' bizzarri, no?! ;-)

lunedì 20 giugno 2011

Un lungo week end

...E ti ritrovi così, sotto le coperte con le gambe pesanti e doloranti, le guance bruciate dal sole, la testa piena di pensieri... Sorridi, perché ti rendi conto che sei ancora capace di ridere come i bambini, di vivere con spensieratezza... perché basta un pallone per sentirti giovane e forte e piena di entusiasmo... e perché avere Lui vicino e ridere insieme ti dà tanta energia...
Anche se poi proprio spensierata non sei... che comunque 26 anni e un matrimonio ti danno quella consapevolezza che ti fa sentire "grande"... adulta... e allora ti chiedi se hai le idee chiare o se forse non hai ancora capito cosa ti aspetti dalla vita... perché vedi il tuo futuro non proprio certo, anche se magari per come sei è meglio così, altrimenti troppe certezze ti darebbero noia... Ti ritrovi tra i giovani ragazzotti e quelli che sono già genitori, e tu sei in mezzo, né carne né pesce... senza capire a quale delle categorie vorresti appartenere, senza sapere qual è la tua direzione...
E ti senti ancora un po' bambina, e vorresti avere qualcuno che ti guida, perché non è facile districarsi tra i sentieri della vita.
Però questa vita è così bella. E il sole c'era fuori (finalmente), ma ce l'hai anche dentro... e speri che continui a bruciare, a darti la gioia di ESSERCI, comunque vada.

mercoledì 15 giugno 2011

Non-solo-quorum/2

Dunque, dov'eravamo rimaste?! Ah sì, vi avevo anticipato 5 punticini... Ora passiamo agli altri!! :-)

6. Mi ero già trovata in situazioni in cui risultavo essere la più giovane del gruppo... ma mai come stavolta mi è stato ricordato in continuazione. Le altre due "scrutatrici semplici" - entrambe madri di famiglia - ad ogni mia affermazione partivano con i "Eh, ma perché tu sei ggiovane!" oppure con i "Eh, ma perché tu non hai ancora figli!". E porca miseria, mi sa che evito anche di farli se devo diventare una lamentona pesantona come voi!! Se mi riduco così fatemelo espressamente notare con commenti minacciosi please!
7. Non avere un lavoro socialmente riconosciuto ancora mi pesa, ma sto migliorando; faccio pure dell'ironia ormai. Comunque, c'è pieno di gente che non si fa i fatti propri e non si fa remore nel cercare di radiografare la vita altrui.
8. (corollario del 7) Non avere un lavoro socialmente riconosciuto o non averlo proprio non pesa solo a me a quanto pare: e c'è chi per ovviare a questo "fastidio interiore" non fa altro che proclamare tutto ciò che fa da mattina a sera, sottolineando di avere una vita frenetica (ma allora com'è che ti si incontra a chiacchierare ovunque?!?).
9. A forza di stare a contatto con le persone devo aver sviluppato un altissimo grado di tolleranza, perché sono riuscita a non perdere il sorriso nemmeno davanti ai più spaccamaroni del pianeta.
10. Mi ritengo una persona abbastanza disordinata, ma evidentemente c'è chi è messo peggio: non avete idea di quanti si siano presentati con il certificato del sindaco perché non sapevano più dov'era la loro tessera elettorale (l'avete smarrita anche voi?! :-D... dai, ditemelo!!).
11. Pare che il fatto che nel mio paese ci siano 5 (e dico 5, mica 100) seggi provochi non poca confusione: c'è gente che girava smarrita ancora oggi alla ricerca della stanza giusta in cui votare :-D.
12. Noto con piacere che le facce di c..o rimangono tali anche a distanza di anni, e con ancor più piacere che le suddette hanno ora un didietro proporzionato alla loro stupidità (sì, a volte sono acida, lo so).
13. Noto pure con piacere che le persone squisite rimangono tali anche a distanza di anni.
14. Non sempre la prima impressione è quella giusta, ed è bello a volte poter cambiare opinione.
15. Ogni anno c'è sempre un seggio super-veloce e uno super-lento nei conteggi finali: su, indovinate qual era il mio?
16. Commettere un errore, anche piccolo, mi rode sempre, ma pure su questo sto migliorando.
17. Chi si lamenta del fatto che gli scrutatori non fanno nulla e prendono i soldi di solito:
    a) non ha minimamente pensato di iscriversi alle liste degli scrutatori ma invidia fortemente chi l'ha fatto;
   b) se ne sta nel luogo dei seggi blaterando per ore dimostrando di non avere un emerito c...o da fare, o sicuramente meno degli scrutatori;
    c) prima o poi prenderà da me una bastonata in fronte :-D.
18. Alcune nonnine hanno un elevato senso del macabro; una mi ha sussurrato: "Eccoci qui, la nonna è ancora qui e vota, non è mica morta!" -.-'
19. Sono ufficialmente una stakanovista: ché stamattina un po' m'è mancato non alzarmi all'alba e avere solo 4 ore di lezione mi ha fatto sentire fannullona.
20. Eh già, votare "sì" contro il legittimo impedimento mi ha fatto sfuggire un sorriso.
21. Vedere il mio paese da anni orribilmente leghista raggiungere quasi il quorum mi ha resa orgogliosa. CE LA POSSIAMO FARE.

Credo di aver finito... ma se mi viene in mente altro domani proseguo! ;-)

martedì 14 giugno 2011

Non-solo-quorum/1

Rieccomi!! Ditemi che vi sono mancata, su... perché voi mi siete mancate parecchio in questi infuocatissimi giorni!! Ebbene... sappiate che ho lavorato per voi! :-D Sono reduce da ore e ore di seggio elettorale come scrutatrice, indi sono pure abbastanza rincoglionita... ma VERY VERY HAPPY:
a) per il raggiungimento del quorum (ok, non nel mio paese, dove comunque il 47,5 % è già un successone visti i partiti che vanno per la maggiore...);
b) perché fare la scrutatrice accresce il mio senso civico e il mio gusto per la ricerca antropologica (nonché i miei risparmi).
Come doverosa premessa, vi dirò che secondo me il messo comunale crede che io mi faccia di acidi per colazione dato che quando - 3 settimane fa - mi ha portato la convocazione, sorridevo come una tredicenne ebete davanti al suo cantante preferito. E dato che il suddetto non è nemmeno un figo pazzesco (ehm, ma proprio NEMMENO) e che per circa 25 ore ti lavoro ti danno 170 risicati eurini si sarà chiesto il motivo di cotanta gggioia. Ma chevvidevoddire, io adoro fare la scrutatrice, mi diverto troppo e mi sento al centro della STORIA del mio Paese (no, giuro che gli acidi non me li faccio).
Comunque, come ogni volta me ne sono tornata a casa con un ricco bagaglio di osservazioni/riflessioni/insegnamenti:

1. i giovani uomini del mio paese se ne vanno in giro con capigliature a dir poco discutibili;
2. qualcuno ha preso sul serio la campagna di facebook "Porta la nonna a votare" :-D;
3. ImperfectWife ha tanti difetti, ma quando vuole sa essere diplomatica e per qualche strano motivo le persone un po' scorbutiche la prendono sempre in simpatia;
4. alcuni, chissà perché, faticano a capire che 4 schede significano 4 quesiti separati... e se ne escono con una sola grossa scheda in stile matrioska guardando basiti lo scrutatore che li invita a scorporare il tutto;
5. c'è gente che va a votare soprattutto per trovare compagnia e farsi due chiacchiere (e pure un po' di cazzi altrui).

Bene, la vostra ImperfectWife è decisamente distrutta e vi riserva per domani la seconda parte delle sue INTERESSANTISSIME chicche da referendum.

mercoledì 8 giugno 2011

Ho perso le parole

Io e la mia adorabile migliore amica usiamo spesso e volentieri la frase del titolo per commentare i comportamenti ridicoli-stupidi-immaturi di persone pessime. Nella fattispecie, ce n'è una che le batte tutte e, per sfiga, anche se non vorrei averci nulla a che fare, lei è la ragazza di mio cugino.
Ne avevo parlato di sfuggita qui qualche tempo fa, nella conclusione del post: ero un po' sconvolta perché avevo appena saputo che il giorno prima aveva avuto un incidente serio e - nonostante la mia (giustificatissima) insofferenza nei suoi confronti - non potevo che pregare per lei. Come si sa, il male non si augura a nessuno, nemmeno al nostro peggior nemico.
E' stata parecchio in ospedale, ma grazie a Dio ora è tornata a casa come nuova. Ecco, proprio proprio com'era prima. Forse troppo. Nel senso che nella sua zucca un po' di sale non è riuscito a entrarci nemmeno dopo questa brutta esperienza. Io c'avevo sperato, ma nulla: pare che la maturità la rifugga e il buon senso pure.
Evito di raccontarvi il mare di cattiverie che la suddetta mi ha indirizzato nel corso degli anni perché passerei la notte al computer: succintamente, vi dirò che la signorina è un'invidiosa cronica e non manca di una massiccia dose di egocentrismo. Grazie al cielo, non è riuscita a farmi troppo male: sono tanto buona e carina ma, quando ci vuole, so sfoderare gli artigli eh!!
Sta di fatto che da almeno un anno ci si ignora reciprocamente. Quando ho saputo che sarebbe uscita dall'ospedale, ho iniziato a chiedermi come mi sarei comportata incontrandola, perché ok che prima non ci si filava proprio, ma dopo un fatto del genere la domanda:"Come stai?" è un po' d'obbligo. Comunque, su consiglio di una saggia amica, ho deciso che avrei fatto quello che mi sarei sentita al momento. Ebbene, dopo averla vista in lontananza una sera in oratorio, l'incontro ravvicinato è stato in un locale che frequento abitualmente il venerdì sera. Il suo tavolo era accanto al mio, ma visto che il luogo non mi sembrava assolutamente adatto e che lei era in compagnia di un'ex amica che si è lasciata trascinare nel vortice della stupidità, ho preferito far finta di nulla. Anche perché io non amo fare le cose in pubblico, al contrario di lei. Io il pubblico lo rifuggo, lei invece lo cerca. Chevvidevodi', non siamo proprio compatibili. Ad ogni modo, l'idea di non averle chiesto come stava un po' mi spiaceva (sono una scema, lo so), perché sapevo che era la cosa giusta.
E nulla, le mie preghiere sono state ascoltate ;-) e ho avuto un'altra chance: lo scorso lunedì mattina ero in piscina aspettando la ragazza disabile che seguo nel nuoto una volta a settimana e mi sono ritrovata nello spogliatoio sola con lei. Appurato che eravamo al riparo da orecchie indiscrete le ho fatto la fatidica domanda. Lei ha detto che stava meglio ma è partita con una filippica contro la gente del paese che - secondo lei - va in giro a dire che è come se l'incidente non l'avesse avuto, mentre invece l'incidente c'è stato e bla bla bla... Cioé, ma vi pare? Le persone le fanno i complimenti perché la trovano tale e quale a prima e lei s'inviperisce?!? Va be', io l'ho sempre detto che è paranoica. Comunque non ha perso l'occasione di chiedermi cosa fossi lì a fare e c'è stato un'altro piccolo scambio di battute. Ero abbastanza contenta, tutto sommato. Sentivo di aver fatto la cosa giusta.
Se non fosse che, poche ore dopo, ho scoperto per vie traverse che questa "bella persona" aveva scritto sulla sua bacheca di FacciaLibro una frase di pessimo gusto che suona più o meno così: "Dovrei dire meglio tardi che mai? Ma non credo proprio... sei solo un'ipocrita, tanto so che non te ne frega niente". Ora, appare ovvio che la frecciata era tirata a me. Io, giuro, stavolta ci ho proprio riso sopra, perché sono abituata ai suoi mezzucci in stile asilo nido: non avendo le palle per dire le cose usa solo ed esclusivamente FB. La signorina - che è il centro del mondo - dev'essere inchinata ed evidentemente io, dopo tutto quello che lei sa bene di avermi fatto, dovevo precipitarmi a chiederle come stava molto tempo prima. Però quando gliel'ho chiesto sono stata un'ipocrita. E - soprattutto - sono IO la falsa, non lei che invece di dirmi: "Non ti rispondo perché tanto so che me lo chiedi solo per circostanza" si informa per benino sul motivo per cui mi trovo in quel posto in quel dato momento. MAMMA MIA!! Poi uno non deve dire che ha perso le parole.
Il disgusto è cresciuto in me col passare dei giorni ed ero proprio tentata di mandarle una mail spiattellandole in faccia tutta la sua mediocrità. Ma sapete che vi dico? Che ho capito che non ne vale assolutamente la pena. Mai sprecare fiato per chi non lo merita.
(Grazie mille alla mia mail-amica E. che mi ha dato i migliori consigli).
E voi che dite? E'la scelta giusta?

sabato 4 giugno 2011

Aggiornamenti

Non capisci quanto tieni ad una cosa finché non sei sul punto di perderla. Lo so che non sono la prima a dirlo, ma di sicuro da oggi ci credo ancora di più. Perché questi ultimi giorni sono stati tra i più intensi degli ultimi mesi, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Ok ok, ora è giunto il momento che vi racconti per bene. Dunque, la scorsa settimana ho scoperto che un'agenzia di assicurazioni con sede nel paese confinante con il mio cercava una responsabile della selezione del personale laureata in discipline umanistiche. Ho risposto con entusiasmo all'annuncio. Quando mi hanno telefonato per fissare il primo colloquio mi sono sentita molto contenta. Poi, la notte precedente al grande evento, ho avuto una fase di scoramento pensando - con il pessimismo cosmico che ultimamente mi appartiene - che sarebbe stata la solita fregatura. Invece, il primo step è andato bene, mi proponevano il maledetto cocopro ma con uno stipendio dignitoso e il lavoro mi è parso interessante. Lunedì mi hanno richiamato per fissare il secondo colloquio. Ero molto più ottimista. Però poi l'entusiasmo mi è passato, perché mi hanno spiegato meglio cosa dovevo fare e qualcosa stonava: con la crisi che c'è, il mio compito era quello di convicere la gente ad accettare il posto di consulente?! Eh sì, perché i primi mesi i nuovi collaboratori hanno solo un rimborso spese, e poi sono costretti ad aprire partita IVA... Ora, io non ho nulla contro la partita IVA, a patto che venga usata nel modo giusto: cioè da un libero professionista, e non da uno che è costretto a fare il dipendente ma non ha nessuno dei diritti dei dipendenti. E niente, il colloquio è finito e io ero quell'attimo perplessa. Poi ho passato un giorno in piena crisi esistenziale, chiedendomi cosa avrei dovuto fare se mi avessero chiamata per il sì. Chiedendomi cosa avrei detto ai miei alunni che sono in fase esami e che avrei dovuto abbandonare su due piedi. Ho pianto tutte le mie lacrime eh. Ma chevveloddico a fare, tanto lo sapevate già ;-). E ho capito che dovevo sfogarmi con qualcuno (oltre al maritino, che si sorbisce sempre tutto), perché ho il brutto vizio di tenermi tutto dentro, soprattutto le cose "scomode". Ho scritto a vari amici fidati, ho parlato con i miei. Tutti a dirmi di accettare (tranne il maritino, che mi conosce per davvero). Oggi era il giorno della risposa; stanotte ho dormito da cani, e ho realizzato che avevo il TERRORE che mi prendessero. Ogni volta che il telefono ha squillato ho sobbalzato. Di fronte alla mamma B. che mi diceva come al solito "se non ci fossi tu" mi sono sentita sprofondare. Al papà della dolcissima M. che mi chiedeva: "Bisognerà lavorare anche quest'estate, eh?" ho risposto con un "sì" titubante.
Ma non mi hanno chiamata. Al ritorno dalle lezioni ho trovato una mail che mi diceva che la selezione era stata chiusa e - accidenti - non avevano preso me. ACCIDENTI. Allora perché sono così felice?!? Forse perché quello che faccio adesso mi piace, mi gratifica immensamente, e mi mantiene pure bene. E stai a vedere che a forza di cercare ho scoperto che il meglio ce l'ho già. Mi sa che io me la apro la partita IVA, e finalmente regolarizzo il mio strano lavoro (sarò la prima in Italia? :-o).

Per concludere, vorrei dire: ma se con il cocopro la maternità non me la pagate, perché al colloquio non vi esimete dal chiedermi: "Ah, ma sei sposata! E i figli?". La prossima volta rispondo: "Sono sterile". Giusto per vedere la faccia che fanno. Poi dicono che la parità dei sessi è stata raggiunta. Eh sì, infatti, si vede proprio.

mercoledì 1 giugno 2011

Limbo

Non sono scomparsa misteriosamente, il mio aereo per Roma non è caduto, nel mio paesello la linea Internet è perfettamente funzionante.
E' solo che negli ultimi 10 giorni vivo un po' in un limbo, tra ansie e paure, aspettative e disillusioni, necessità di cambiamento e timore che me ne troverò pentita.
Devo chiarirmi le idee e non ho molto tempo per farlo. Corro e penso, penso e corro.
Sto vivendo un po' in apnea.
Quando riemergo in superficie giuro che mi spiego un po' meglio.
Per ora vi abbraccio e mi scuso se non sono molto presente sui vostri blog (anche perché ci si è messo pure Blogger... è impazzito spesso ultimamente).