mercoledì 2 febbraio 2011

Dubbi esistenziali

Stasera io e il maritino ci siamo guardati un altro filmettino simil-romantico, "Ricatto d'amore" (in dvd, perché pare che nonostante il digitale e i nuovi canali ci sia ben poco di decente in tv).
Sì, la storia mi è piaciuta.
Sì, come trama è abbastanza banale, ma quando si ha bisogno di rilassare il cervello è meglio non scegliere intrecci complicati.
Sì, trovo sia molto romantico guardare un film d'amore spaparanzati sul divano tenendosi la mano, con il camino acceso a fare da contorno.
Ma, visto e considerato che i due protagonisti lavorano in una casa editrice (e non l'ho scelto per questo, l'ho scoperto guardandolo), il pensiero che più mi è passato per la testa durante la proiezione è stato:
"MA IO CI LAVORERO' MAI IN (O PER) UNA C...O DI CASA EDITRICE?!? Dato che rispondermi con un "no" secco mi provocherebbe una crisi paranoico-depressiva, preferisco optare per un più diplomatico "chissà".

PS: Un giorno devo riassumere in un post il gran numero di bidoni che case editrici e riviste mi hanno rifilato negli ultimi due anni. Tipo proposte di collaborazione risoltesi poi nel nulla o prove di correzione/lettura giudicate positivamente ma prive di un qualsiasi seguito. Ma che se ve le racconto tutte non ci credete, eh. Lavorativamente parlando sono un po' sfigata, sì.


2 commenti:

Kisal ha detto...

Carinissimo questo film!!!
L´avevo visto al cinema e mi sono fatte grasse risate per la scena "Per gli uomini, per la valle, per le donne con le palle": scemissima ma divertente :D

ImperfectWife ha detto...

Ahahahah... davvero una scena fantastica quella... pure io mi sono sbellicata!!! :-D