giovedì 13 ottobre 2011

12 ottobre

Potrei parlarvi del fatto che oggi mi sono svegliata di cattivo umore e sono rimasta impelagata in pensieri poco felici per tutto il giorno.
Potrei raccontarvi il mio pessimo sogno di stanotte e le solite mosse della stronza che mi fanno imbufalire.
Ma anche no.
Perché quando sto così mi sto sulle palle da sola e non voglio star sulle palle anche agli altri.


 
Quindi vi parlerò di quello che vuol dire per me il 12 ottobre. Non c'è niente di meglio di farsi cullare dai ricordi, a volte.
Il 12 ottobre del 2003 era una tiepida e soleggiata domenica. Non era un giorno qualsiasi: una mia cara amica faceva il suo ingresso in convento e tutti noi, suoi compagni di adolescenza, l'accompagnavamo. C'era gioia per lei e allo stesso tempo malinconia, perché sapevamo che non l'avremmo più vista molto spesso, perché la scelta che stava facendo era così difficile e forse troppo grande.
Il maritino all'epoca era un bel 24enne scanzonato, che da qualche mese era tornato libero e attirava le attenzioni di molte fanciulle. Faceva parte del nostro gruppo oratoriale e suonava la chitarra, ma era più grande e quindi non c'era ancora molta confidenza fra noi.
Quel giorno, prima della partenza, gli mostrai con orgoglio la mia patente presa da due settimane.
Quel giorno sentii più volte il suo sguardo che si posava su di me.
Quel giorno facemmo forse per la prima volta un discorso serio.
Quel giorno qualcosa ha iniziato a cambiare fra di noi, ci siamo guardati con occhi diversi.
E' stato lui stesso a dirmelo, mesi dopo. Non è certo uno che ha memoria per le date, ma quella se la ricordava.
Quel giorno è stato l'inizio del nostro amore.

Ricordo che nel viaggio di ritono dal convento ero in macchina con altri tre amici e cantavamo a squarciagola le canzoni degli 883. Il mio cuore aveva iniziato a volare.
Ah, una dei tre amici era la stronza. A quei tempi non era ancora stronza, ovviamente.

1 commento:

ero Lucy ha detto...

Che bello! E che ammirazione la tua amica. Avete iniziato due percorsi di amore nello stesso giorno.