lunedì 11 aprile 2011

Di addii al nubilato e altre storie

Un gruppo di dieci ragazze. Un pullmino. Destinazione Milano.
Ieri sera ho fatto la donna fashion signori e signore. La cugina del maritino si sposa tra un mese e abbiamo festeggiato il suo addio al nubilato.  A me queste situazioni fanno un po' strano, perché mica sono una abituata alla vita mondana io. Mai frequentato locali ultra vipsss, nemmeno prima del matrimonio. Ma la cugina è anche una cara amica e proprio non si poteva mancare.
Chevvidevoddire? A sì, non me la sono cavata male dai. ;-) Sono sempre un po' a disagio quando non conosco tutte le persone con cui esco, ma il ghiaccio si è rotto in fretta.
Fortunatamente, al contrario di quanto temevo, il locale non era troppo trash e mi sono risparmiata spogliarelli vari. Sì, sono una bigottona :-D. Che ci posso fare, a me trovarmi davanti sconosciuti uomini nudi mette ansia, eh.
Però mi è piaciuto passare una serata leggera, ballare, bere vino rosso, sorridere e ridere tanto. Fa bene a volte rendersi conto che si è ancora gggiovani. Nel corpo e nell'anima. Fa bene anche sentirsi dire da un uomo: "Come sei sposata? Ma non è possibile! Ma se avrai 20 anni!".
Ed è bello rendersi conto che comunque il pensiero torna sempre a lui. Che sì, i camerieri sono tutti carini, ma tanto lui è il meglio. Che sì, ok, balliamo, ma giù le mani perché io a casa ho un marito che mi aspetta. Che mi sono divertita un sacco, ma niente è più bello di pensare che tra poco sarò nel mio lettone con lui.
Certo, io sono sposata da meno di un anno. Io non ho figli. Spero che la magia del nostro amore resista al peso degli anni e degli eventi, anche se alcune cose mi fanno paura.
Per esempio, a questo addio c'era pure una ragazza poco più grande di me, sposata e con 3 figlie, che ridendo e scherzando si è invaghita del buttafuori. Lo ha tampinato, lui era lusingato, si lanciavano sguardi d'intesa. Ok, non è successo nulla, lei si è fermata in tempo. Ma era su di giri. E sul pullman, al ritorno, ha confessato che più di tutto l'ha colpita il fatto che lui la guardasse, la apprezzasse. Perché suo marito non le dice più che è bella. E non è mai geloso. Mi è rimasta addosso una patina di tristezza, la preoccupazione che un giorno le cose possano cambiare.

Ah, a proposito di pullman... Eravamo d'accordo con l'autista che sarebbe venuto a riprenderci alle 2. Alle 2.30 non era ancora arrivato. Al telefono risultava irreperibile. Secondo voi come si possono sentire 10 ragazze abbandonate nel nulla, fuori da un locale ormai semichiuso?! Non bene, no. Fortunatamente abbiamo avuto come angeli custodi alcuni ragazzotti varesini che si sono offerti di tenerci compagnia e hanno mandato due di loro in avanscoperta alla ricerca dell'autista perduto. E quello che faceva? Se la dormiva beato in un parcheggio a pochi minuti da lì. Ha rischiato il linciaggio 'sto disgraziato. Voi sapete di cosa sono capaci 10 donzelle inviperite!! (Poi l'abbiamo perdonato, eh, che se ne stava zitto zitto tutto preso dai sensi di colpa, poerello).

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella serata, con quel tanto di imprevisti che la rendono ancora più divertente ;)

Io sono molto "uomo", nei confronti del matrimonio, nel senso che ancora mi spaventa. Noi ora conviviamo, ma credo che non sia la stessa cosa (anche se nelle cose pratiche non cambia quasi nulla): non so bene perché, ma credo che ci sia davvero qualcosa di diverso nell'appartenersi in quel modo - da sposati, intendo. Un'aura di definitivo, di irrevocabile, che diventa soffocante per molte persone, per quanto innamorate siano. Sì, posso dire di non credere moltissimo nel matrimonio (nonostante i miei genitori siano ancora, e felicemente, sposati): ho visto troppe coppie di amici e conoscenti divorziare dopo meno di un anno (una anche dopo due mesi ._.) e ho capito che tante persone non prendono sul serio questo impegno. Tu però non sei di certo tra quelle: da ogni tua parola traspare l'immenso amore che provi per tuo marito e la felicità per la vostra unione. Che dire, forse devo solo crescere ancora un po' ;)

Kisal ha detto...

Ahahah ma che bel raccontino, non so se era in programma di raccontarlo o se hai colto la mia palla lanciata su Twitter :D quando ho letto che ti inerpicavi nella giungla di un addio al nubilato mi sono detta: "mannò, deve dirci che ha combinato, poi!!!".
Comunque... le tue riflessioni sono, spesso, anche le mie.
A volte è incredibile pensare a quanto possiamo sentire l'appartenenza ad una persona... anche se attorno a noi circolano tante persone, tanti - come dici tu - camerieri, buttafuori, chiunquesia...

La tua amica, a parer mio, non affronta il suo "problema".
Potrebbe combattere per ottenere quelle attenzioni dalla sua persona, ma sceglie il percorso più semplice... non so.
è triste sì...

Corie ha detto...

intanto se dopo 1 anno di matrimonio sei strafelice (come sei) vuol dire che le basi per essere una bella famiglia ci sono.

Puoi stare serena, non ti fasciare la testa prima di cadere.
Per questa ragazza che hai visto, non sappiamo poi molto di lei, ma se ha tre figli, al marito poi così indifferente non deve essere ...

Ci sarebbe da scrivere un manuale sui matrimoni con uomini orsi che usano il linguaggio dei fatti e donne che vorrebbero quello delle parole, e io mi limito solo a pensare che magari l'altra sera, su di giri, ha voluto giocare anche lei. e si é saputa fermare in tempo, per fortuna.

Cristina ha detto...

Io sono nel fatidico settimo anno, ma a luglio saranno otto per cui manca poco :) No, non è sempre facile dividere la vita con qualcuno.. Ci sono i momenti belli e quelli meno, le giornate belle e quelle meno..Confesso che a volte lo strozzerei :) Ma poi fa o dice qualcosa di carino e la nuvola nera passa e si va avanti. A volte vorrei scappare, mi assale l'ansia, ma poi eccomi qui a dirti che non potrei più pensare la mia esistenza se non con lui. La tua amica, la capisco i figli aumentano lo stress, ma come sottolinea anche Corie, si è fermata. Confesso.. Una sera (Elena aveva un anno e io ero ritornata più o meno fisicamente come prima) ero al mare. Mi sono vestita carina, ho lasciato la piccola a mamma e sono andata a fare una passeggiata. Avevo tolto la fede, volevo ricordare com'era quando non avevo legami. Dopo un po' mi sono sentita a disagio (avete presente i sogni in cui girate nude in mezzo alla gente?) l'ho rimessa e sono tornata a casa felice. Ero ancora io, ma non ero più sola...Il commento è un po'sconclusionato, scusa.. ma non è facile rendere per iscritto certe sensazioni e sentimenti :)

ImperfectWife ha detto...

@Maddalena: ognuno ha i suoi tempi e le sue paure... :-) Io come si può intuire da questo post ho un po' paura di avere figli perché temo che tutto possa cambiare irrimediabilmente... Ma pian piano sconfiggeremo i nostri fantasmi! ;-)

@Kisal: il post era in programma, ma ammetto che me ne stavo andando a nanna perché ero devastata... Poi ho visto il tuo appello e mi son detta che non potevo lasciarvi a bocca asciutta... Si chiama DOVERE DI CRONACA!! :-D
La ragazza di cui parlo in realtà non è un'amica, ma una lontana conoscente... Il suo comportamento mi ha lasciata un po' perplessa, ma poi mi son detta "Magari anch'io fra qualche anno ammattirò!". :-o

@Corie: è vero, gli uomini spesso si dimenticano di dire a parole quello che provano... Noi ci soffriamo e reagiamo nelle maniere più disparate... anche se attaccarsi ad un uomo diverso non credo sia la soluzione! ;-) Per fortuna non ho dovuto assistere ad un tradimento in diretta!

@Cristina: che dolce il tuo commento. E' normale sentirsi spaurite a volte, schiacciate dalle responsabilità e da una vita rivoluzionata. Ma l'importante è rendersi conto che tutto ciò che abbiamo ci rende felici, e che non potremmo vivere senza!

Libraia Virtuale ha detto...

Bel racconto, (Im)perfect!
Io ho passato da poco il terzo anniversario, ma io e il marito ci conosciamo da quindici anni e stiamo insieme da undici.
Vi posso assicurare che il rapporto in tutto questo tempo si evolve parecchio. Secondo me non è che si perde la magia, perché per quella basta farsi una sana risata insieme per vederla ricomparire. Secondo me i problemi in una coppia sono altri: farsi prendere dalla quotidianità, dare per scontato l'altro o dare per scontato che l'altro ci sia (per) sempre, spegnere il cervello per la troppa stanchezza, farsi sopraffare dai figli.
Allora sì che il tradimento salta fuori: è un modo per uscire dagli schemi, quasi per combattere la noia. Soprattutto da quando è nato il mio piccolo mi rendo conto di quanto sia facile vivere sotto lo stesso tetto eppure perdersi di vista. Ci vuole letteralmente un attimo, e poi ci vogliono secoli per recuperare quell'attimo di distrazione.
Speriamo non ci capiti mai!

ImperfectWife ha detto...

Già Libraia, speriamo proprio di non distrarci quell'attimo in più... a me questa cosa fa davvero paura, lo ammetto... Vedere come siamo felici adesso e immaginare di ritrovarci, un giorno, come estranei, mi angoscia... Ma speriamo davvero che non succeda!!! :-)