..."Eh l'altro mio figlio è in seminario"
"Ah sì? Ma a che età è entrato?"
"Tardi, a 24 anni, pensi che era già laureato"
"Ah. Ma non aveva mai manifestato... sì, insomma, la vocazione?"
"No no, era un ragazzo normalissimo, parlava pure spesso di ragazze, diceva che gli piacevano bionde..."
"Ah, quindi non aveva tend..." ...
..."Sì noi viviamo in provincia, abbiamo fatto un sacco di strada per venire qui"
"Ah sì? Ma cosa c'è in provincia? C'è qualcosa? C'è la noia eh?"
...
"In città è diverso, certo magari da voi in provincia..."
...
"Ah, cose un po' provincialotte"...
..."Ma Eco com'è?"
"Bravo, uno scrittore eccellente"
"No, intendo fisicamente... Cioè, quanti anni ha? E ha la barba? E' un barbone?"...
Ieri sera sono stata a Milano. Ho assistito ad una conferenza di Umberto Eco a proposito di Dante e della sua ricerca/invenzione del "volgare illustre", ovvero di una lingua di riferimento per gli italiani. Un intervento molto interessante, fatto da una prospettiva inusuale. Sagace, brillante, coinvolgente Eco.
All'ingresso c'era una coda spropositata. In queste situazioni, viene fuori il mio sguardo antropologico. Osservo e ascolto la gente, la guardo dal di fuori anche quando sono io stessa coinvolta nella conversazione. Sorrido delle manie, delle stranezze, dei luoghi comuni tipici dell'essere umano.
E' stata una bella serata, un soffio di vita. Rivedere Milano, ascoltare uno dei miei intellettuali preferiti, incontrare tante persone. Tornare ad essere un po' bambina, con i miei che mi accompagnavano orgogliosi.
Amo il mio paesino provinciale (provincialotto?), ma a volte ho bisogno del fascino della città. ;-)
2 commenti:
belle queste occasioni culturali... più vado avanti e più mi rendo conto che la mia vita ideale alternerebbe tutto ciò che ho, ma anche una regolare frequenza ad eventi come questo.
Bello, spero sempre di poter avere un'indipendenza personale che mi permetta di seguire questo desiderio.
Le analisi antropologiche sono un nostro nuovo punto in comune, ma già me l'avevi detto :D
quando ho iniziato a leggere ho pensato che erano tutti stralci di dialoghi ascoltati in treno... oddio, anche li se ne sentono di robe :D
Già, anche in treno si possono sentire conversazioni assurde :-D... quando andavo all'università mi son fatta un sacco di risate!!! Per non parlare dei pazzi che si incontrano!! ;-)
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