Ci sono quelle situazioni in cui un po' devi avere la faccia di tola (o di c--o, come preferite), però tutto sommato la tiri fuori, perché tanto non ci perdi niente.
Premessa n° 1: io sono una di quelle persone che stanno spesso nel loro, che non si mettono a chiacchierare con gli sconosciuti, che non amano attaccare bottone per il gusto di conoscere qualcuno di nuovo.
Epperò ogni tanto mi stupisco di me stessa. Faccio cose che, anche ripensandoci dopo anni, mi chiedo come mi sia venuto in mente di fare.
Premessa n° 2: io amo la matematica. Ebbene sì, sono una letterata con la passione per i numeri. Tant'è vero che ora come ora faccio più ripetizioni di matematica che di italiano o latino. I numeri mi divertono. Risolvo esercizi come se fossero passatempi: una roba tipo sudoku.
Fatto sta che anni fa, di ritorno dall'università, me ne stavo seduta nella sala d'attesa della stazione dei treni in attesa della coincidenza. C'era tempo, ma non avevo voglia di studiare. Né sarei riuscita a concentrarmi, visto che c'era un sacco di gente e tutti parlavano. Ad un certo punto, mi sono soffermata sulla voce di una ragazza al telefono. Parlava con la sua alunna di ripetioni, che le stava dettando un problema che non riusciva a fare. Poi si sono salutate e la tipa si è messa a raccontare la cosa all'amica seduta a fianco, tutta impanicata perché il problema le sembrava difficile e non sapeva risolverlo nemmeno lei. Allora, così per gioco, mi sono segnata i dati mentre loro ne discutevano. Ho trovato la soluzione. La ragazza invece era sempre più agitata e ripeteva: "Cosa dico adesso a sta qua?!". E insomma, mi sono alzata, sono andata verso di lei e le ho detto: " Ciao, scusami ma ti ho sentito parlare del problema, se vuoi io l'ho risolto, così, visto che non sapevo cosa fare". Lei mi ha guardato basita. Eccerto, c'è pieno di gente che quando non sa cosa fare risolve problemi di geometria altrui. Gliel'ho spiegato e poi me ne sono andata tutta di corsa dalla sala d'attesa, come se il mio treno arrivasse a minuti (ma mancava almeno un quarto d'ora), mentre lei mi ringraziava tra il sollevato e l'incredulo. Sentivo - ma forse era paranoia - che anche il resto delle persone presenti mi stavano guardando stralunate.
Mi sa che quando si parla di gente strana che s'incontra sui mezzi di trasporto o nelle stazioni qualcuno cita me!! :-D
Mi sa che quando si parla di gente strana che s'incontra sui mezzi di trasporto o nelle stazioni qualcuno cita me!! :-D
Cioé, ma dai: ancora adesso mi chiedo come ho trovato il coraggio! ;-)
10 commenti:
wow...eh in effetti io sul momento avrei pensato "ma cosa vuole questa?"...però sei stata molto gentile...anche se effettivamente..non si ascoltano le telefonate altrui =)
peccato non averti conosciuto quando andavo a scuola...non ero brava coi numeri
Avrà pensato di aver incontrato un'angelo...sai quando sei in una situazione impicciosa e speri che qualcuno ti tiri fuori magicamente???? :)
Beh intanto le hai salvato il cu_o, come dicono a Parigi! :D
Neanche per me sei strana, LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO!!!!!!!! Un modo diverso di vedere la cosa.. :-)
Imperfect, passa da me appena puoi, ho un premio per te!!
IO ti avrei fatta santa subito hahaha anche perchè io ed i numeri abbiamo litigato nella pancia di mia madre ed ancora non ci parliamo ;)!
@Peggy: eheheh, infatti il fatto che si capisse che avevo origliato la telefonata non mi ha reso particolarmente orgogliosa! ;-)
@SecondoBinario: un angelo?! *-* Wow!!
@Ladybug: :-D W i francesismi!!
@Barbara: ma sì dai, vediamola così! ;-)
@B.B. Girl: ma... GRAZIE!!! Arrivo!! :-)
@Marianna: eheheh... se vuoi ti do ripetizioni!! :-D
tutti origliamo le telefonate altrui =)
ma secondo me non è questione di origliare...nei luoghi pubblici è normale che se fai una telefonata gli altri sentono e ascoltano..
Se hai il coraggio ci proviamo, ajajja tanta gente ha rinunciato ahahahah @_@!
Peggy: già, è normalissimo, però ammetterlo ti fa sentire in figura!! :-D
Marianna: dai che proviamooo! Via skype!! ;-)
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