Si dicono cose tremende della Chiesa, soprattutto ultimamente.
Ma io venerdì sera ho visto giovani seminaristi pieni di emozione pronti ad affrontare la loro strada con coraggio e determinazione. Ho visto giovani preti entusiasti e con gli occhi luccicanti, li ho sentiti raccontare con gioia la loro esperienza di sacerdoti.
Ho visto giovani (e meno giovani) laici pregare e cantare e battere le mani.
Ho respirato la serenità di chi sa farsi guidare da Qualcuno e contemporaneamente sa prendere in mano la sua vita.
Ho pregato che le mele marce vengano estirpate una per una, perché a fare notizia sia chi affronta con entusiasmo la sua missione e combatte giorno per giorno per avere un mondo migliore.
Ho avuto anche interessanti conversazioni:
"Oh, come stai? Come state?"
"Bene grazie, proprio tutto bene!"
"Eh be', mi sembra ovvio"
"Eh sì, se non andiamo bene noi giovani..."
"No, dicevo, mi sembra ovvio guardandoti... Perché sei così luminosa, così sorridente, sei uno splendore... O va tutto veramente bene o sei un'attrice fenomenale!"
Ecco, io mi sto ancora chiedendo quale delle due opzioni sia quella giusta.
E ho il dubbio che a volte gli altri sappiano fare luce dentro di noi meglio di quanto siamo in grado di fare noi stessi.
2 commenti:
Bellissimo post...è vero se abbiamo il cuore aperto agli altri questi possono donarci tantissimo...
Quando stiamo bene, si vede... Anche se abbiamo quelle solite paranoie che ci accompagnano sempre. Quando stiamo male, anche se sorridiamo, chi ci conosce se ne accorge. Anche per me è così. Mi accorgo che sto davvero bene quando me lo dicono gli altri. Rassegnamoci! :D
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