Sono mesi che mi propongo di scrivere questo post, perché negli anni ho accumulato un campionario abbastanza vasto. ;-) Premetto che attualmente adoro tutte quelle che chiamo affettuosamente "le mie mamme", ma comunque non posso fare a meno di notare alcuni loro difettucci. Ovviamente quelle che, a conti fatti, hanno meno pregi che magagne, vengono irrimediabilmente scaricate.
La cafona arrivista: se la conosci la eviti: infatti me ne sono liberata dopo pochi mesi. La mamma in questione è ricca e spocchiosa, perciò convinta che il mondo ruoti attorno a lei. Ti fa sottilmente notare che in fondo devi ringraziarla se ti fa lavorare, è pretenziosa e si impiccia in ciò che fai limitando la tua libertà d'azione. Inneggia ai veri valori della vita e sostiene di insegnarli al figlio, salvo poi urlare come una scaricatrice di porto quando lui non la ascolta o sussurrargli:"Dai amore-tesoro-caro, studia così poi diventi notaio e la mamma ti compra uno studio grandissimo pieno di impiegate che fanno quello che vuoi"*.
La cafona arrivista: se la conosci la eviti: infatti me ne sono liberata dopo pochi mesi. La mamma in questione è ricca e spocchiosa, perciò convinta che il mondo ruoti attorno a lei. Ti fa sottilmente notare che in fondo devi ringraziarla se ti fa lavorare, è pretenziosa e si impiccia in ciò che fai limitando la tua libertà d'azione. Inneggia ai veri valori della vita e sostiene di insegnarli al figlio, salvo poi urlare come una scaricatrice di porto quando lui non la ascolta o sussurrargli:"Dai amore-tesoro-caro, studia così poi diventi notaio e la mamma ti compra uno studio grandissimo pieno di impiegate che fanno quello che vuoi"*.
Generalmente ha un figlio maleducato e convinto che tu sia al suo servizio, oltre che intellettivamente poco dotato (e che perciò notaio non diventerà mai).
Ovviamente i fallimenti del principino di famiglia - che ha 2/3 nomi aristocratici - sono imputati a te.
La tipologia è inoltre da evitare perché la mamma riccona ha il braccino corto, al punto di pagarti con le monetine per non darti un centesimo di mancia.
L'apprensiva ansiotica: vorrebbe che il figlio scavezzacollo fosse invece sempre preparatissimo, ha il terrore che lui le nasconda di avere una verifica proprio il giorno dopo e si affida a te come al Padre Eterno, usandoti spesso anche come psicologa personale: si fa infatti consigliare pressoché su tutto ciò che riguarda la vita scolastica del pargolo (e non solo), dandoti certo innumerevoli soddisfazioni. Tranne quando ti chiama durante o dopo cena tenedoti al telefono mezz'ora, o quando ti rincorre mentre te ne vai e sono già le 8 di sera.
La ritardataria cronica: arriva sempre con minimo 10 minuti di ritardo e scarica la colpa sul figlio. Viene a riprenderselo con un ritardo ancora maggiore invocando terribili cause sovrannaturali. E' quindi consigliabile appiopparle le lezioni di fine giornata. Di solito si sente terribilmente in colpa per la sua mancanza di puntualità e si scusa per mezzo di mancette o regalini. Se invece non si scusa mai è una cafona e va scaricata.
L'insicura: si porta dietro un bagaglio di insicurezze risalente al suo passato scolastico non proprio impeccabile. Vorrebbe che il figlio fosse un genio per riscattare i suoi fallimenti e il fatto che lui invece non lo sia la scaraventa in un pessimismo apocalittico. Chiede continue conferme e le tue rassicurazioni la rasserenano.
La castrante: sostiene che il figlio è un senza-palle (ahimé anche davanti a lui) e non si rende conto che è il suo fare aggressivo a privarlo degli attributi. Lo sottovaluta e non lo ritiene capace di organizzarsi, quindi pensa a tutto lei, al punto che lui a malapena sa quando deve venire a lezione. Di positivo ha che perlomeno crede in te e spera che tu sia in grado di restituirle un figlio migliore.
La mamma fantasma: non si vede e non si sente: porta il figlio senza scendere dalla macchina, lo viene a riprendere e fugge via senza parlarti. Non sai se le interessi sapere come stanno andando le cose e quindi ti chiedi per quale motivo continuiate il vostro rapporto lavorativo. Hai il dubbio che ti usi solo come baby sitter.
La severa dolcissima: altrimenti detta mamma ideale. Alla categoria appartiene chiaramente mamma B. Sebbene la definizione sembri ossimorica, in realtà i due concetti si sposano a meraviglia: sa essere severa e tiene molto all'istruzione dei figli, ma al contempo sprigiona dolcezza sia con te che con loro. E' capace di crescerli equilibrati e sebbene abbiano qualche difficoltà scolastica sa coltivare la loro autostima, rendendoli consapevoli dei propri limiti ma comunque sicuri di se stessi. Ti adora e ti riempie di attenzioni ripetendoti spesso:"Come faremmo senza di te!". Anche tu la adori, è ovvio.
L'apprensiva ansiotica: vorrebbe che il figlio scavezzacollo fosse invece sempre preparatissimo, ha il terrore che lui le nasconda di avere una verifica proprio il giorno dopo e si affida a te come al Padre Eterno, usandoti spesso anche come psicologa personale: si fa infatti consigliare pressoché su tutto ciò che riguarda la vita scolastica del pargolo (e non solo), dandoti certo innumerevoli soddisfazioni. Tranne quando ti chiama durante o dopo cena tenedoti al telefono mezz'ora, o quando ti rincorre mentre te ne vai e sono già le 8 di sera.
La ritardataria cronica: arriva sempre con minimo 10 minuti di ritardo e scarica la colpa sul figlio. Viene a riprenderselo con un ritardo ancora maggiore invocando terribili cause sovrannaturali. E' quindi consigliabile appiopparle le lezioni di fine giornata. Di solito si sente terribilmente in colpa per la sua mancanza di puntualità e si scusa per mezzo di mancette o regalini. Se invece non si scusa mai è una cafona e va scaricata.
L'insicura: si porta dietro un bagaglio di insicurezze risalente al suo passato scolastico non proprio impeccabile. Vorrebbe che il figlio fosse un genio per riscattare i suoi fallimenti e il fatto che lui invece non lo sia la scaraventa in un pessimismo apocalittico. Chiede continue conferme e le tue rassicurazioni la rasserenano.
La castrante: sostiene che il figlio è un senza-palle (ahimé anche davanti a lui) e non si rende conto che è il suo fare aggressivo a privarlo degli attributi. Lo sottovaluta e non lo ritiene capace di organizzarsi, quindi pensa a tutto lei, al punto che lui a malapena sa quando deve venire a lezione. Di positivo ha che perlomeno crede in te e spera che tu sia in grado di restituirle un figlio migliore.
La mamma fantasma: non si vede e non si sente: porta il figlio senza scendere dalla macchina, lo viene a riprendere e fugge via senza parlarti. Non sai se le interessi sapere come stanno andando le cose e quindi ti chiedi per quale motivo continuiate il vostro rapporto lavorativo. Hai il dubbio che ti usi solo come baby sitter.
La severa dolcissima: altrimenti detta mamma ideale. Alla categoria appartiene chiaramente mamma B. Sebbene la definizione sembri ossimorica, in realtà i due concetti si sposano a meraviglia: sa essere severa e tiene molto all'istruzione dei figli, ma al contempo sprigiona dolcezza sia con te che con loro. E' capace di crescerli equilibrati e sebbene abbiano qualche difficoltà scolastica sa coltivare la loro autostima, rendendoli consapevoli dei propri limiti ma comunque sicuri di se stessi. Ti adora e ti riempie di attenzioni ripetendoti spesso:"Come faremmo senza di te!". Anche tu la adori, è ovvio.
(Non serve dire che questa è la mamma che in un futuro vorrei essere io).
*Giuro che la frase in questione è stata realmente pronunciata. No, non ci crederei nemmeno io se non l'avessi sentita con le mie orecchie. Sì, impiegate di tutto il mondo, unitevi e lapidatela.
Se vi va, mamme blogger, ora potete dirmi a quale categoria pensate di appartenere voi. ;-)
14 commenti:
io ancora non sono mamma, ma ho come l'impressione che sarei un mix tra Hitler e Madre Teresa (altro ossimoro)...diciamo che punto a diventare una mamma dell'ultima categoria, ma su alcune cose sono molto severa.. certo non direi mai a mio figlio che è un senza palle...
Anch'io davo ripetizioni ai bambini gli anni passati, ma per fortuna conoscevo personalmente le mamme quindi non ho avuto grossi problemi..erano gli alunni che mi facevano dannare..beh..solo 2 su 4..
Ancora non posso inserirmi in nessuna categoria, ma da "datrice" di lezioni private anche io, confermo tutte le categorie, tra cui la prima è tra le più odiose ;)
Io ne ho conosciute tante del primo tipo (non da insegnante, ma in generale) e le aborro con tutta me stessa! O_o
Comunque non mi pronuncio, da non mamma... Non credo che me la caverei molto bene ^^'
E' chiaro che vorrei essere la mamma dell'ultimo tipo, ma non sempre ci riesco. A volte severa, a volte dolce e sbaciucchiosa, a volte giocherellona, a volte pazza isterica, a volte paziente, a volte perdo la pazienza facilmente per via della stanchezza. Ci tengo molto alla sua istruzione(la piccola ancora non va a scuola il settenne fa la terza elementare e mi da' gia' problemi dalla prima!) ed e' proprio li' che divento abbastanza rigida. I miei figli hanno un sacco di mamme concentrate in un' unica mamma!! Faccio del mio meglio e spero di migliorare.
Un sacco di mamme meno la "cafona arrivista".
Ripensandoci, credo che sarei potuta stare nella categoria "L'apprensiva ansiotica", per un peridodo, finché non ho imparato a fregarmene un po' delle frasi della maestra della FigliaGrande che erano tutte a base di "voi mamme".
Ma anche come "La mamma fantasma" e in quel periodo avrei avuto i miei perché e te li avrei spiegati prima! :-)
In fin dei conti, sono sempre stata più severa che dolcissima; forse dolce, qualche volta! Ma quella sarebbe la mamma ideale, non solo in rapporto alle maestre (o alle maestre di ripetizione) e l'ideale, raramente si trova! :-)
Ciao, R
Beh, ovvio che mi piacerebbe essere l'ultima mamma. L'unico problema è: avete presente quanta fatica si fa ad essere così? Quanto equilibrio ci vuole? Perché ho l'impressione che ti sentiresti divisa: pappamolle quando coccoli l'erede e signorina Rottermeier quando invece lo punisci. Per lo meno, il mio nano non ha ancora due anni e io mi sento proprio così!
Ciao io ovviamente aspiro ad essere una mamma dell'ultima categoria, anche se a tratti mi è capitato di essere l'apprensiva ansiotica...in questo periodo infatti mi sento un pò tale. Io ho le mie gemelle di 13 anni che entro gennaio devono decidere la scuola superiore.Nella loro testa poche idee e confuse, hanno espresso di voler andare al liceo classico. Tale scelta è dettata solo ed esclusivamente dal fatto che molte loro amiche ci vanno e non hanno la minima idea di che cosa significhi impegnarsi costantemente a scuola.( forse ora sono un madre castrante) ma vorrei che non si sentissero perennemente ad annaspare per "colpa" della scuola che non è per loro. Non penso che lei mie figlie siano deficienti,e nemmeno dei geni, penso solo che siano delle ragazzine intelligenti, ma ancora tanto giovani e che non abbiamo la capacità di vedere a fondo della questione.... cmq sperso di essergli di sostegno e di aiutarle nella scelta migliore. Non voglio dire TE LO AVEVO DETTO!!! In caso di fallimento, e neanche imporre una scuola che non desiderano....VEDREMO...per ora sono una mamma con il MORBO DA SCUOLA SUPERIORE... :-)
Molto carino questo post! Sono una psicologa e lavoro a scuola. Categorie perfette, brava, bell'elenco! Ne aggiungo un paio che incontro spesso: 1) il salice piangente (qualsiasi cosa fa come mamma è sbagliata, ha cresciuto male suo figlio, è colpa del suo scarso polso se suo figlio è così viziato, qualsiasi cosa accada è imputabile alle liti tra lei e suo marito eccetera) 2) l'iperdifesa (ti dà del tu, capisce molto più di te di psicologia, contesta quello che dici perchè mio figlio lo so solo io com'è, controbatte tutto finchè non ne esce vittoriosa).
Per Barbara cdl 69: mi occupo soprattutto di orientamento scolastico per le scuole medie, perciò se ti posso essere d'aiuto chiedi pure! Tranquilla col classico, che entro dicembre le tue figlie ti annunceranno di voler fare l'estetista, l'alberghiero, l'aeronautico, il liceo militare (che non esiste ovviamente) e il tecnico informatico, che non manca mai.
Oh ma che successo che ha avuto questo post!! :-)
Però volevo un commento dalla cafona arrivista, dov'è?! Ah no, sarà in palestra a correre sul tapis roulant... Oppure alle Maldive... O al circolo a giocare a tennis... ;-) Mica ha tempo di leggere i blog lei!!! :-D
@Lucy: anche il salice piangente e l'iperdifesa ci stanno benissimo in effetti!! ;-)
Urca...sono quasi sollevata di non avere figli (scherzo).
Sarebbe bellissimo essere una mamma dell'ultima categoria...
Io sono mamma di due pargoli di cui solo la prima frequentante una scuola, seppur solo materna. Penso di potermi definire una mamma come si descrive "Amammuzza". Io credo che la peggior madre in assoluto sia la castrante... la cafona arrivista perlomeno suo figlio lo ama... in un modo tutto suo ma comunque di amore si tratta... si becca comunque il 2° posto nella lista delle detestabili!
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