Perché mica possiamo lasciar passare tutto sotto silenzio, no? Così, visto che sono una ritardataria cronica, e in questo periodo pure un po' rincoglionita (vedi sotto), mi metto a parlarvi di Pasqua con una settimana di ritardo. Sperando che non ve ne siati già dimenticati e abbiate voglia di discuterne ancora un po'.
Dunque, tirando le somme (e le somme, si sa, si tirano per bene proprio quando è già passato qualche giorno) per noi è stata una bella Pasqua. L'abbiamo festeggiata a casa nostra, aprendo la Imperfect-cucina per la prima volta in un'occasione ufficiale. Chiaramente non ho preparato tutto io - ma che siamo matti?! :-o - e ho chiesto l'aiuto degli illustri invitati: nello specifico, la mia family, la family del maritino, il cugino del maritino e la nonna del cugino del maritino (perché noi amiamo allargare la nostra parentela :-D). Così, tra antipasti, primi, secondi e dolci, tutto è filato per il meglio. Se si esclude il fallimento dei miei propositi per prepararmi al top alla prova costume, ma questa è un'altra - spinosissima - storia. ;-)
Dopo l'abbuffata ci hanno raggiunto anche l'allegra tribù, ovvero mia cugina col consorte e i tre arzillissimi pargoli, e la cugina del maritino col promesso e ormai-quasi-sposo (la cronaca del matrimonio sarà prossimamente su questi schermi). Che dire, la compagnia non c'è mancata. E nemmeno le risate. Certo, la sera ero devastata, ma direi che ne è valsa la pena.
Non sono nemmeno stata presa troppo dalla strana malinconia che mi pervade nei giorni di festa. E' una specie di "malattia" che mi porto dietro da tempo. Mi è capitato ai compleanni, alle lauree, a Natale... Boh, mentre tutti sono allegri io li osservo, come dire, da un punto di vista straniato, li guardo dal di fuori, e invece che sentirmi super felice mi viene un po' da piangere. E' una spiegazione un po' contorta, lo so, ma meglio di così non so fare. Dai, ditemi che avete capito e che - almeno di tanto in tanto - è capitato anche a voi, così mi sento meno assurda. ;-)
Comunque, la nostra Pasqua si è conclusa col sorriso e io, tra le braccia del maritino, ho pensato che davvero ho tutto ciò che basta per essere felice.
Ma sì, già che ci siamo parliamo anche di Pasquetta. Ecco, Pasquetta non è iniziata nel migliore dei modi: avevamo in programma una passeggiata pomeridiana con due coppie di amici, una delle quali ha bidonato la mattina stessa. A me i bidoni prendono male, chevvidevodi'. Specie se la suddetta coppia, anzi la sua parte maschile, negli ultimi tempi mostra qualche segno di insofferenza, una certa voglia di cambiamento. Come se gli amici di sempre gli andassero stretti. Io quando prendo atto di 'ste cose soffro. E - ma guarda un po' che novità - piango. Bene, quindi a mezzogiorno di Pasquetta ho versato calde lacrime per 20 minuti prima di ricompormi e partire per la passeggiata con la coppia superstite. Più di due ore a piedi eh, mica bazzecole, poi non ditemi che non rispetto i propositi primaverili (ah... quante volte sono andata a correre finora? Be', diciamo... due? Sono una scansafatiche, lo so :-D). Va be', comunque alla fin fine la giornata si è conclusa bene, con un bell'aperitivo per salutare gli amici atletici e una chiamata dell'ultimo minuto ad altri due soci, invitati ad insediarsi nella Imperfect-cucina e a chiudere le feste con una cena frugale.
Ok, una cosa l'avrete capita: la mia cucina è sempre aperta, basta fare un fischio. :-D
In conclusione, anche se non c'entra molto, la sciatemi rivolgere un pensiero speciale a Papa Giovanni Paolo II... che oggi è il suo giorno, e io certe cose non riesco a scriverle, ma le ho tutte qui dentro al cuore...
3 commenti:
Ti capisco, sono giorni che penso u un post adatto a lui, e non so se alla fine lo scriverò.
e riguardo agli amici che fanno bidoni ... nell'amicizia c'é anche questo: sopportare in silenzio e tenere braccia (e cucina) spalancate per i figlio oprodighi, che prima o poi ritornano, vedrai.
Pasqua di quest'anno è stata un po' controversa. Passata tra casa dei miei e della famiglia di Fidanzato. Felici perché appena rientrati e accolti a braccia aperte, ma una persona molto cara della famiglia di Lui è mancata il giorno dopo pasquetta.
Triste pensare di essere partiti e averla salutata arzilla e allegra come sempre, ritornati a casa abbiamo fatto in tempo a salutarla, ma se n'è andata quasi subito.
Ad ogni modo, adesso ci stiamo riprendendo un po'... qualcosa si muove e piano piano recupereremo tutto :)
Abbraccio grande!
@Corie: spero proprio che questo amico ritorni, perché è uno di quelli che per me ha contato di più negli ultimi 10 anni... :-)
@Kisal: mi dispiace molto per il vostro lutto... ti sono vicina! Perdere una persona cara durante le feste è ancora più triste...
Ho letto sul tuo blog delle belle novità... son contenta! :-)))
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