venerdì 18 febbraio 2011

Ricordi

Esco da una riunione in oratorio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.
Sto per raggiungere il parcheggio quando mi sento chiamare. Una, due, tre volte. Mi fermo e riconosco uno dei ragazzi che un tempo era uno dei miei bimbi del C.R.E. e poi mi ha raggiunto nell' "Olimpo" degli animatori. Ecco ciò che amo della vita di paese. Il fatto che ci si conosca tutti (o quasi) e che capiti di incontrarsi per strada e di intavolare una breve chiacchierata. Mi chiede come va da sposata, ci scambiamo qualche battuta, ci salutiamo. Mentre sono in macchina mi viene da sorridere. Nel cuore il ricordo degli anni passati, delle domeniche in oratorio, delle estati spese tra campi scuola e attività varie. Sono tempi che non torneranno più, ma che mi hanno resa quello che sono e che non dimenticherò mai. Vado a letto con quella sensazione dolce e maliconica che ti lascia il tempo che passa, consapevole che i miei orizzonti sono ora parecchio cambiati. Nessun rimpianto. La vita evolve ed è giusto così. Però è bello sapere che in fondo rimarrai sempre un po' quella ragazza con i pantaloncini e la coda di cavallo che ha fatto giocare centinaia di bambini e man mano li ha visti crescere. Fa bene all'anima.

5 commenti:

Kisal ha detto...

Io non ne so tanto della vita di paese... o dei pomeriggi passati con i bambini ma la fai sembrare tutta una favola. Come é favoloso ricordare il passato forse... i ricordi di tutti noi fanno sempre stringere il cuore, qualche giorno fa mentre andavo a lavoro pensavo la stessa cosa.
Cambiare vita e poi trovarsi a guardare indietro e pensare con tenerezza al passato, a ció che per te al momento era scontato e invece ora é un dolcissimo ricordo.
Parlo anche di momenti poco rosei, ma che hanno pur sempre segnato la tua vita e sai guardare con una maturitá diversa. Fanno tenerezza anche quelli perché ricordi come li hai vissuti, eri - per certi versi - un´altra persona :)
Buona giornata :)

Mr. Tambourine ha detto...

Ci piacque.

ImperfectWife ha detto...

Hai ragione, pensiamo sempre con tenerezza al passato. Ci sono stati periodi della mia adolescenza che non vorrei mai rivivere, ma hanno contribuito a rendermi più forte e allora ripensandoci non fanno più nemmeno così male!

Viktasya ha detto...

Io il mio paesello lo adoro quando torno per qualche breve vacanza. Adoro essere circondata da tutta quella familiarità(oltretutto ora sono "quella che se n'è andata all'estero-uuuuh", mi fermano per strada manco fossi una star - o magari un'aliena...).
Ma fino a pochi anni fa ero "la secchiona" derisa da mezze scuole elementari e medie, e i bambini sono davvero diabolici. Ci metterò ancora del tempo prima di poter riconsiderare l'idea di vivere in un paese!
Ma capisco benissimo quello che provi riguardo il senso di sicurezza, di familiarità, di relax...un abbraccio!

ImperfectWife ha detto...

Sì, la vita di paese può essere anche un po' claustrofobica... per non parlare delle lingue biforcute!! Ma una volta fatta l'abitudine, rimangono molti lati poetici... ;-)
Tu dove ti trovi di preciso? Sono curiosa!! :-)